09.09.2017
Bucarest — E’ stata lanciata ufficialmente la candidatura della Romania per il trasloco a Bucarest dell’Agenzia Europea del Farmaco (EMA), la cui sede è attualmente a Londra. “Bucarest è la sesta città come misura nell’UE, dopo Londra, Berlin, Madrid, Roma e Parigi” — così inizia il video di promozione della capitale romena nella corsa per diventare sede dell’Agenzia Europea del Farmaco, dopo che la Gran Bretagna avrà lasciato l’Unione. Il ministro della Salute, Florian Bodog, sostiene che la Romania si merita di ospitare l’Agenzia, perché vanta 15 anni di esperienza nel settore e manodopera specializzata, cioè 18.000 ricercatori altamente qualificati. In gara nella corsa per ospitare l’Agenzia Europea del Farmaco ci sono anche Francia, Svezia, Danimarca, Ungheria e Bulgaria. La Commissione Europea esaminerà i progetti e farà una valutazione entro il 15 settembre, mentre la decisione finale verrà presa in margine al Consiglio Affari Generali in novembre. L’EMA è un’istituzione decentrata dell’UE. La sua principale responsabilità è la tutela e la promozione della salute pubblica, tramite la valutazione e la sorveglianza dei medicinali ad uso umano e veterinario.
România Internațional, 09.09.2017, 16:54
Bucarest — Le autorità romene hanno chiesto nuovamente all’Ucraina confinante di riesaminare la nuova Legge sull’insegnamento, che limita moltissimo l’insegnamento in mandrelingua per le minoranze nazionali. Il ministro degli Esteri, Teodor Meleşcanu, ha affermato, dopo un colloquio telefonico con il suo collega ucraino, Pavlo Klimkin, che la situazione potrebbe essere risolta solo ad un incontro fra i ministri dell’istruzione dei due Stati. In precedenza, ad un incontro con l’ambasciatore d’Ucraina a Bucarest, Oleksandr Bankov, il ministro per i romeni nel mondo, Andreea Păstârnac, aveva chiesto a Kiev di rispettare l’impegno di permettere agli etnici romeni di imparare nella propria lingua. I cambiamenti di legislazione adottati nel parlamento di Kiev prevedono, tra l’altro, che nei licei e nelle facoltà si insegnerà esclusivamente nella lingua ufficiale, l’ucraino, mentre la madrelingua potrà essere ancora utilizzata solo all’asilo e alle elementari. Quasi mezzo milione di etnici romeni vivono nel Paese confinante, la maggior parte nei territori romeni orientali annessi, nel 1940, in seguito ad un ultimatum, all’ex Unione Sovietica ed ereditati, nel 1991, dall’Ucraina quale stato successore.
Budapest — L’Ungheria ha ribadito la sua decisione di non sostenere l’adesione di Romania e Croazia all’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCDE). In una dichiarazione del ministero degli Esteri di Budapest, il motivo invocato nel caso della Romania è la chiusura del Liceo Teologico Romano-Cattolico di Târgu Mureş (centro), mentre in quello della Croazia — la disputa legata ad un investimento della compagnia ungherese MOL in questo Paese. L’attività del liceo teologico in lingua ungherese è stata sospesa perché, dal punto di vista giuridico, il liceo non esiste più, in seguito ad una decisione giudiziaria definitiva. La diplomazia di Bucarest ha precisato che ogni istituzione di insegnamento in Romania deve osservare, senza alcun’eccezione, la legge romena, che non viene applicata in maniera discriminatoria, su criteri etnici, religiosi o di altro tipo. Stando al MAE romeno, ogni tentativo di presentare la situazione del Liceo Romano-Cattolico di Târgu-Mures come un esempio di mancata osservazione dei diritti delle persone appartenenti alle minoranze nazionali è contrario alla realtà, perché esistono numerosi esempi di istituzioni di insegnamento che confermano il fatto che lo stato romeno garantisce, ai più alti standard, il diritto della minoranza ungherese all’educazione nella propria madrelingua.
Bucarest — Nella località di Treznea, nel nord-ovest della Romania, si svolgono oggi cerimonie di commemorazione del massacro commesso il 9 settembre 1940 dalle truppe dell’Ungheria di Horthy. Subito dopo l’entrata in vigore del Diktat di Vienna, tramite cui la Germania nazista e l’Italia fascista hanno costretto la Romania a cedere all’Ungheria il nord della Transilvania, le truppe ungheresi hanno ucciso centinaia di etnici romeni. Tra i massacri più noti ci sono quelli di Treznea, dove sono state uccise 86 persone, e Ip, con 157 morti. Verso la fine sella seconda guerra mondiale, il 14 ottobre 1944, un massacro simile si è verificato a Moisei, dove sono stati uccisi 29 etnici romeni.
Bucarest — La Croce Rossa Romena ha organizzato oggi il maggiore corso di pronto soccorso gratuito, in occasione della Giornata Mondiale del Pronto Soccorso. Secondo un comunicato della Croce Rossa, mille persone di 41 capoluoghi provinciali e dei sei rioni di Bucarest hanno imparato, per 6 ore, tecniche di pronto soccorso presso le filiali di questa istituzione. Il tema è stato la concessione dell’aiuto medico d’urgenza in caso di incidenti domestici che includono tutti gli avvenimenti inaspetati che si possono verificare in casa e che comportano ferite o decesso.
Bucarest — Due imbarcazioni con migranti a bordo sono state intercettate da navi della Guardia costiera romena, mentre galleggiavano alla deriva, vicino alla riva del Mar Nero. Una delle navi è stata direzionata verso la Bulgaria mentre la seconda si è mossa verso il porto di Mangalia, nel sud del litorale romeno, dove è stata scortata da navi della Guardia Costiera. Per i migranti, le autorità hanno disposto l’allestimento di una tenda speciale dall’Ispettorato per le Situazioni d’Urgenza.
Bucarest – A Bucarest continua il prestigioso festival internazionale di musica classica “George Enescu”. Oggi, nell’ottavo giorno, sono previsti cinque concerti, trasmessi in diretta da Radio Romania Musicale e Radio Romania Culturale. Tra i concerti più attesi oggi si annoverano quelli dell’Orchestra Filarmonica di Monaco di Baviera, diretta da Valery Gherghiev, e della Camerata Salzburg, diretta dal romeno Tiberiu Soare. Gli appassionati di musica sono attesi anche nella piazza del festival, dove è previsto un concerto della Camerata Reale. Più di tre mila dei più apprezzati artisti internazionali si troveranno a Bucarest e in altre sette città del Paese fino al 24 settembre. Inaugurato nel 1958, cancellato nel 1971 dal regime comunista e ripreso dopo il crollo del comunismo, il Festival Enescu si svolge ogni due anni.
Washington — La coppia romeno-olandese Horia Tecău/Jean-Julien Rojer ha vinto il trofeo nella prova di doppio maschile del torneo di tennis US Open, l’ultimo di grande slam dell’anno, dopo aver sconfitto gli spagnoli Feliciano e Marc Lopez, per 6-4, 6-3, nella finale svoltasi a Flushing Meadows, New York. Tecău e Rojer si sono aggiudicati così il secondo titolo di grande slam, dopo quello di Wimbledon, vinto nel 2015. L’ultimo romeno che aveva vinto un titolo a US Open è stato il leggendario Ilie Năstase, nel 1975, assieme all’americano Jimmy Connors. Assieme alla tennista americana CoCo Vandeweghe, Tecău ha giocato anche nelle semifinali del doppio misto a US Open, ma sono stati sconfitti, per 4-6, 6-7 (8), dalla coppia Martina Hingis (Svizzera) / Jamie Murray (Gran Bretagna). Il tennista romeno ha nel palmares un titolo di grande slam nel doppio misto, vinto nel 2012 all’Australian Open, assieme ad un’altra americana, Bethanie Mattek-Sands, e una finale giocata a Melbourne assieme all’indiana Sania Mirza.