09.08.2022
Inflazione – La Banca Centrale romena (BCR) ha rivisto al rialzo le previsioni sullinflazione per la fine dellanno in corso fino al 13,9% e stima uninflazione del 7,5% per la fine del prossimo anno. Lo rilevano i dati presentati oggi dal governatore dellistituzione, Mugur Isarescu. A maggio, la Banca Centrale stimava uninflazione del 12,5% per la fine di questanno e del 6,7% per il 2023. La Banca Centrale prevede uninterruzione del trend disinflazionistico nel secondo trimestre del 2023, con leliminazione delle misure di contenimento dei prezzi per elettricità e gas naturali. Venerdì scorso, il Consiglio di Amministrazione della Banca ha deciso di aumentare il tasso di interesse di riferimento dal 4,75% al 5,5% allanno.
România Internațional, 09.08.2022, 16:26
Inflazione – La Banca Centrale romena (BCR) ha rivisto al rialzo le previsioni sullinflazione per la fine dellanno in corso fino al 13,9% e stima uninflazione del 7,5% per la fine del prossimo anno. Lo rilevano i dati presentati oggi dal governatore dellistituzione, Mugur Isarescu. A maggio, la Banca Centrale stimava uninflazione del 12,5% per la fine di questanno e del 6,7% per il 2023. La Banca Centrale prevede uninterruzione del trend disinflazionistico nel secondo trimestre del 2023, con leliminazione delle misure di contenimento dei prezzi per elettricità e gas naturali. Venerdì scorso, il Consiglio di Amministrazione della Banca ha deciso di aumentare il tasso di interesse di riferimento dal 4,75% al 5,5% allanno.
Deficit – Secondo i dati pubblicati dallIstituto Nazionale di Statistica romeno, nei primi sei mesi dellanno, il deficit della bilancia commerciale della Romania è salito fino a 15,44 miliardi di euro, con 4,74 miliardi di euro in più rispetto al valore registrato nello stesso periodo dellanno scorso. In questo intervallo, le esportazioni sono aumentate di circa il 24% e le importazioni del 28,5%. Le maggiori esportazioni e importazioni sono state quelle d macchinari, attrezzature di trasporto e altri prodotti manifatturieri.
Siccità – Secondo gli ultimi dati centralizzati dal Ministero dellAgricoltura e dello Sviluppo Rurale, in Romania, quasi 268.000 ettari, di 30 province, sono colpiti dalla siccità. Larea colpita è in aumento rispetto alla fine della scorsa settimana. Le più colpite sono le colture di frumento e triticale, ma anche quelle di colza o mais. In alcune zone della Romania, la siccità ha generato il prosciugamento dei pozzi o dei ruscelli dove si abbeveravano gli animali.
Coronavirus – Sono oltre 9.800 i nuovi casi di contagio da SARS-CoV-2 rilevati in Romania nelle ultime 24 ore. La maggior parte dei casi sono stati accertati a Bucarest e nelle province di Timiș (ovest), Cluj (nord’ovest) e Costanza (sud’est). Oltre 4.000 persone sono ricoverate nelle unità sanitarie specializzate, con 295 pazienti nelle terapie intensive. Sempre nelle ultime 24 ore, a causa delle complicanze provocate dal coronavirus, hanno perso la vita 43 persone.
Gas – Entrata in vigore, oggi, la riduzione volontaria del 15% del consumo di gas naturale da parte dellUnione Europea. Quasi la metà degli Stati dellUE è già interessata alla riduzione delle forniture di gas dalla Russia, molti hanno iniziato ad adottare misure per ridurre i consumi e stanno facendo riserve per la stagione fredda. In Germania, le autorità hanno deciso che lacqua calda non sarà più disponibile negli edifici pubblici, mentre in molte città, nei luoghi pubblici, le luci sono state spente e le fontane sono state chiuse. La Francia chiede la chiusura obbligatoria delle porte chiuse nei luoghi in cui funziona laria condizonata, mentre la Grecia ha annunciato un programma da 640 milioni di euro per rinnovare le finestre e i sistemi di raffreddamento nelle strutture statali. La Romania non ha ancora una strategia nazionale per ridurre il consumo di energia, ma le autorità raccomandano ai cittadini il risparmio. La riduzione volontaria del 15% dovrebbe essere raggiunta entro il 31 marzo 2023. Gli Stati membri devono aggiornare i loro piani di emergenza nazionali entro la fine di settembre e riferire i progressi alla Commissione ogni due mesi.
Proteste – Sindacalisti della Polizia romena e dei penitenziari hanno organizzato presidi presso la sede del Ministero delle Finanze. Tra le richieste dei protestatari, lapplicazione della Legge-quadro sulle retribuzioni, la concessione di alcuni aumenti previsti dalla legge, laggiornamento e il ricalcolo delle pensioni dei militari. I sindacati del settore accusano il fatto che, attraverso una bozza inoltrata di recente dal Ministero del Lavoro, solo pochi ministeri beneficerebbero di un aumento del 15% dello stipendio base. Secondo i manifestanti, in assenza di una risposta positiva dal Governo, le manifestazioni saranno estese a livello nazionale. Alla protesta di oggi si sono uniti anche i rappresentanti della Federazione dei sindacati dellAmministrazione Nazionale dei Penitenziari.