09.07.2022 (aggiornamento)
Inflazione – La Banca Centrale Romena anticipa un lieve calo dell’inflazione negli ultimi mesi del corrente anno. Una nuova impennata dei prezzi potrebbe, però, verificarsi la prossima primavera, se il Governo non prorogherà il tetto alle tariffe per energia elettrica e gas anche da aprile 2023 in poi. Lo ha spiegato a Radio Romania il portavoce della Banca Centrale, Dan Suciu, precisando che si tratta di un’inflazione importata, derivante dalla crescita globale dei prezzi dell’energia e dei combustibili. Le cifre di inflazione relative al mese di maggio indicavano una crescita generalizzata dei prezzi del 14,5% nella media del paniere di consumo e le stime sono in crescita, con una punta tra giugno e luglio.
România Internațional, 09.07.2022, 18:42
Inflazione – La Banca Centrale Romena anticipa un lieve calo dell’inflazione negli ultimi mesi del corrente anno. Una nuova impennata dei prezzi potrebbe, però, verificarsi la prossima primavera, se il Governo non prorogherà il tetto alle tariffe per energia elettrica e gas anche da aprile 2023 in poi. Lo ha spiegato a Radio Romania il portavoce della Banca Centrale, Dan Suciu, precisando che si tratta di un’inflazione importata, derivante dalla crescita globale dei prezzi dell’energia e dei combustibili. Le cifre di inflazione relative al mese di maggio indicavano una crescita generalizzata dei prezzi del 14,5% nella media del paniere di consumo e le stime sono in crescita, con una punta tra giugno e luglio.
Siccità – Il 70% del territorio della Romania è colpito dalla siccità, e in più località l’erogazione dell’acqua è limitata a poche ore al giorno. Colpito anche il traffico sul Danubio, la cui portata è quasi dimezzata rispetto alla media pluriennale, e le previsioni indicano che il calo continuerà. Disagi anche alle centrali idroelettriche di Porţile de Fier I e II, mentre le navi devono osservare restrizioni di tonnellaggio per evitare eventuali arenamenti sul Danubio. L’Ente Nazionale delle Risorse Idriche Romene assicura che in questo momento non si pone il problema della mancanza di acqua per i sistemi di erogazione centralizzati nelle grandi città. Ospite di una trasmissione televisiva, il ministro dell’Agricoltura, Petre Daea, ha dichiarato che non ci sono dei problemi nei sistemi di irrigazione e i prezzi allo scaffale non subiranno influenze notevoli per la scarsità dell’acqua. La Romania ha generato produzione anche quest’anno e il raccolto che si chiuderà fra quache giorno garantirà i fabbisogni del Paese e una quantità eccedente che sarà esportata, ha detto ancora il ministro.
Energia – La Romania avrà indipendenza e sicurezza energetica. Lo sottolinea oggi in un post su Facebook il ministro dell’Energia, Virgil Popescu, spiegando che, nei prossimi anni, la Romania produrrà energia elettrica a base di carbone a capacità massima, per superare la crisi. Virgil Popescu ha ricordato la decisione delle autorità di Bucarest di investire in una nuova centrale che genererà energia elettrica utilizzando gas romeno. La crisi energetica ha costretto più stati europei a riaprire le centrali a carbone, nonostante i timori ambientali. I governi dell’Europa stano cercando in questo modo di ridurre la dipendenza energetica dalla Russia. Ultimamente, Mosca ha ridotto notevolmente le forniture e c’è preoccupazione che l’approvvigionamento possa cessare nell’intera Europa.
Sicurezza – La sicurezza energetica, la ricostruzione dell’Ucraina e le prospettive dei paesi della regione di aderire all’Unione Europea sono stati i principali temi affrontati dal forum interparlamentare organizzato al Palazzo del Parlamento di Bucarest. La Romania appoggia il percorso europeo della Moldova e dell’Ucraina e si impegna a fornire assistenza e a condividere l’esperienza nel raggiungere gli standard europei, ha dichiarato la presidente ad interim del Senato, Alina Gorghiu, ricordando che Bucarest si è annoverata tra i sostenitori più forti di questi due stati. Nel corso dei lavori, è stato sottolineato che la Romania intende svolgere un ruolo importante nella ricostruzione dell’Ucraina e stanzierà fondi notevoli a tale meta. Credo che la ricostruzione dell’Ucraina sia la responsabilità di una società europea civilizzata e tutti noi, tutti i Paesi dell’UE, dobbiamo contribuirci, ha detto il ministro dell’Economia, Florin Spătaru, ricordando il sostegno già concesso dalla Romania agli ucraini in fuga dalla guerra.
Traffico frontiere – Circa 220.000 persone, cittadini romeni e stranieri, con oltre 54.560 mezzi di trasporto, hanno effettuato ieri le formalità di controllo ai valichi di confine, sia per entrare che per uscire dalla Romania. Lo ha riferito oggi l’Ispettorato Generale della Polizia di Frontiera, precisando che in Romania sono entrate 107.837 persone, di cui 22.298 cittadini ucraini, in aumento del 104% rispetto al giorno precedente. A partire dal 10 febbraio, quindi prima del conflitto, fino a ieri, ore 24:00, in Romania sono entrati più di 1,5 milioni di cittadini ucraini. La Polizia di Frontiera lavora alla capacità massima consentita dall’infrastruttura dei valichi di confine e i controlli si svolgono con operatività, precisa la fonte.
Coronavirus – Il Ministero della Salute ha annunciato che da martedì si torna ai bollettini giornalieri COVID-19, pubblicati a cadenza settimanale da un mese. La decisione fa seguito alla crescita dei contagi registrata ultimamente. Stando al Ministero, dal 27 giugno al 3 luglio, sono stati accertati 7.726 nuovi casi di infezione da SARS-CoV-2, di cui 1.307 pazienti reinfettati e rilevati positivi a più di 90 giorni dal primo contagio.
Romania – USA – L’Ambasciata di Romania a Washington celebra con una rosa di eventi il 25/o anniversario del Partenariato Strategico tra il nostro Paese e gli Stati Uniti d’America, che ricorre la settimana prossima. Questo fine settimana, la capitale statunitense ospita un festival romeno, mentre l’11 luglio sarà lanciato un sito web dedicato alle relazioni bilaterali. Il Partenariato Strategico sarà celebrato il 12 luglio nel Congresso degli Stati Uniti, mentre nei successivi due giorni una serie di personalità saranno insignite di onorificenze. In riferimento all’importanza della relazione tra la Romania e gli USA, l’ex ambasciatore di Romania a Washington, Mircea Geoană, attualmente vicesegretario generale della NATO, ha valutato che questo rapporto va permanentemente mantenuto, rinfrescato e messo a frutto. Nulla è più importante della relazione tra i nostri cittadini, tra i nostri giovani, tra le nostre università, tra i nostri ricercatori, tra gli imprenditori, tra i giovani politici e forse anche tra quelli più maturi, ha detto inoltre Mircea Geoană, aggiungendo che un rapporto talmente essenziale non si può mantenere strettamente dalla dimensione strategica. Questa relazione deve e acquista ogni giorno una dimensione molto più profonda, civica, di appartenenza ad un set di valoro comuni: è questa la relazione tra la Romania e l’America, ha detto ancora Mircea Geoană.
Nuoto – Il nuotatore romeno David Popovici, doppio campione mondiale seniores nei 100 e 200 m stile libero, si è qualificato oggi per la finale dei 100 metri stile libero ai Campionati Europei Juniores in corso a Otopeni, vicino a Bucarest. Il 17enne Popovici, che vanta il record mondiale juniores in questa prova, è arrivato con il tempo più veloce nella finale che si svolgerà domani. Con l’oro aggiudicato ieri da David Popovici nei 50 metri stile libero, la Romania conta sei medaglie – quattro d’oro e due d’argento. La delegazione romena ha vinto l’oro con la staffetta 4×100 metri stile libero maschili (David Popovici, Vlad Stancu, Ştefan Cozma e Patrick Sebastian Dinu), David Popovici nei 200 m e 50 m SL, Vlad Ştefan Stancu nei 1.500 m SL, e l’argento con la staffetta mista 4×100 m SL (David Popovici, Patrick Sebastian Dinu, Bianca Costea e Rebecca Aimée Diaconescu) e Bianca Costea nei 50 m SL. Agli Europei juniores, che hanno riunito quasi 500 atleti di 42 paesi, la Romania è rappresentata da 26 nuotatori – 14 nelle gare maschili e 12 in quelle femminili.