09.04.2015
XXX — La Romania è un alleato di fiducia della NATO e la NATO difende tutti i suoi alleati contro qualsiasi altra minaccia. Lo ha trasmesso oggi l’Alleanza Nord-Atlantica, in reazione alle affermazioni del Ministero degli Esteri russo nei confronti di Bucarest. L’Alleanza è del parere che Mosca, che ha trasgredito il diritto internazionale e non ha rispettato gli impegni previsti nell’atto fondatore NATO-Russia tramite le sue azioni aggressive in Ucraina, continua a fare affermazioni provocatorie, prive di fondamento, inadeguate e che non contribuiscono alla stabilità e alla prevedibilità in Europa. Stando al MAE russo, il Governo romeno sacrifica la sicurezza della regione accettando il dispiegamento di forze militari del blocco nord-atlantico sul suo territorio. Il premier Victor Ponta ha salutato la reazione della NATO di fronte alla posizione del ministero russo degli Esteri ed ha dichiarato che la Romania, stato membro NATO, prenderà solo quelle decisioni che considera corrette e opportune per gli obiettivi di sicurezza nazionali e dell’Alleanza Nord-Atlantica. La posizione espressa dalla NATO in merito ai commenti fatti dal portavoce del MAE russo riflette pienamente la posizione della Romania, ha scritto su un sito di socializzazione anche il capo della diplomazia di Bucarest, Bogdan Aurescu.
România Internațional, 09.04.2015, 16:25
Bucarest — Il Senato di Bucarest si sottoporrà alla decisione della Corte Costituzionale e pubblicherà la decisione tramite cui è stata bocciata la domanda di approvazione del fermo e della custodia cautelare nei confronti del senatore socialdemocratico Dan Şova, accusato di concorso in abuso d’ufficio. La Corte Costituzionale ha notato che esiste in questo caso un conflitto costituzionale tra la Procura dell’Alta Corte di Cassazione e Giustizia e il Senato. L’opposizione liberale ha affermato che inoltrerà alla Corte Costituzionale una nuova contestazione dopo la pubblicazione della decisione del Senato. Il 25 marzo, il Senato non ha approvato la custodia cautelare nei confronti di Dan Şova, già ministro dei trasporti, perché non è stata raggiunta la maggioranza sul numero totale dei senatori favorevoli alla sollecitazione della Direzione Nazionale Anticorruzione.
Bucarest — Il deficit della bilancia commerciale è stato, nei primi due mesi dell’anno, di 563,3 milioni di euro, inferiore di 4,7 milioni di euro rispetto a quello registrato nei primi due mesi del precedente anno. Lo rilevano i dati dell’Istituto Nazionale di Statistica (INS), resi pubblici oggi. Le esportazioni e le importazioni della Romania sono aumentate, nei primi due mesi dell’anno, rispettivamente del 3,6% e del 3,3%, rispetto allo stesso periodo del 2014. Il valore dell’interscambio comunitario di beni in questo lasso di tempo è ammontato a 6,35 miliardi di euro per le esportazioni e a 7,1 miliardi di euro per le importazioni, mentre il valore dell’interscambio extracomunitario di beni nello stesso periodo è stato di 2,22 miliardi di euro per l’export e di 2,03 miliardi di euro per l’import. Un peso importante nella struttura delle esportazioni e delle importazioni ce l’hanno le macchine, gli equipaggiamenti di trasporto e altri prodotti di manifattura.
Washington — La Banca Mondiale ha diminuito le previsioni di crescita economica della Moldova per quest’anno dal 3,8%, quando anticipato anteriormente, al 2%, inferiore alla media per regione. E’ inoltre prevista una diminuzione dell’avanzo economico anche per l’anno prossimo ad una media dell’1,5% rispetto a quella del 3% annunciata in precedenza. Secondo il rapporto, l’ex repubblica sovietica, a maggioranza romenofona, resta vulnerabile di fronte alle tensioni geopolitiche, della durevolezza e della trasparenza del settore finanziario e bancario. La Banca Mondiale considera che la Moldova deve intraprendere azioni immediate per trovare una soluzione per quanto riguarda le tre banche sospettate di transazioni dubbiose, in seguito alle quali sono usciti dal Paese circa un miliardo di euro, secondo alcune informazioni preliminari. Vi ricordiamo che le transazioni delle tre banche che hanno recato danni allo stato avrebbero avuto luogo nel periodo precedente le elezioni politiche dello scorso novembre e una parte dei soldi sarebbero arrivati nelle banche russe.
Bucarest — Giovedì Santo, oggi, per i cristiani ortodossi e greco-cattolici di tutto il mondo, la Romania inclusa (Paese a maggioranza ortodossa). In questo giorno, sono ricordati il gesto del Redentore di lavare i piedi dei suoi discepoli, l’ultima cena di Gesù Cristo e il suo arresto in seguito al tradimento di Giuda. I fedeli partecipano la sera alla messa in cui sono evocati gli ultimi momenti della vita di Cristo fino alla sua crocefissione. La notte fra sabato e domenica, i cristiani ortodossi e greco-cattolici festeggiano la Pasqua.
(traduzione di Gabriela Petre)