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09.02.2023 (aggiornamento)

CE – Le prossime settimane saranno decisive per l’esito della guerra in Ucraina. Lo ha dichiarato il presidente del Consiglio Europeo, Charles Michel, sollecitando agli esponenti degli stati membri dell’UE di rispondere alle richieste di armi inoltrate da Kiev. Al vertice straordinario del Consiglio Europeo, il presidente Volodymyr Zelensky ha chiesto per l’Ucraina munizioni, artiglieria, missili, veicoli e sistemi di difesa. Dal canto suo, la presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, ha sottolineato che l’Ucraina può contare sul sostegno dell’UE ora e nel futuro. La presidente della CE ha annunciato che il prossimo set di sanzioni dell’UE avrà effetti contro leader militari e politici russi e includerà divieti di esportazioni per un valore superiore a 10 miliardi di euro. Inoltre, Ursula von der Leyen ha specificato che al momento ci sono discussioni sulla creazione di un tribunale per i crimini commessi dalla Russia, a livello dell’UE esistendo volontà politica in questo senso. Inoltre, a margine dell’incontro, i leader europei, tra cui il presidente romeno, Klaus Iohannis, hanno espresso il loro impegno e il forte sostegno all’Ucraina e al suo popolo. Oltre al tema della guerra della Russia contro l’Ucraina, a Bruxelles viene esaminata anche la situazione economica nell’UE e il tema della migrazione. Prima del vertice, il capo dello stato ha dichiarato che la Romania non rappresenta una fonte di migrazione e neanche un paese di transito. Iohannis ha aggiunto che il problema è uno europeo e che Bucarest vuole partecipare all’individuazione delle migliori soluzioni. Inoltre, Klaus Iohannis ha sottolineato che la migrazione non deve essere confusa con Schengen.

09.02.2023 (aggiornamento)
09.02.2023 (aggiornamento)

, 09.02.2023, 18:54

CE – Le prossime settimane saranno decisive per l’esito della guerra in Ucraina. Lo ha dichiarato il presidente del Consiglio Europeo, Charles Michel, sollecitando agli esponenti degli stati membri dell’UE di rispondere alle richieste di armi inoltrate da Kiev. Al vertice straordinario del Consiglio Europeo, il presidente Volodymyr Zelensky ha chiesto per l’Ucraina munizioni, artiglieria, missili, veicoli e sistemi di difesa. Dal canto suo, la presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, ha sottolineato che l’Ucraina può contare sul sostegno dell’UE ora e nel futuro. La presidente della CE ha annunciato che il prossimo set di sanzioni dell’UE avrà effetti contro leader militari e politici russi e includerà divieti di esportazioni per un valore superiore a 10 miliardi di euro. Inoltre, Ursula von der Leyen ha specificato che al momento ci sono discussioni sulla creazione di un tribunale per i crimini commessi dalla Russia, a livello dell’UE esistendo volontà politica in questo senso. Inoltre, a margine dell’incontro, i leader europei, tra cui il presidente romeno, Klaus Iohannis, hanno espresso il loro impegno e il forte sostegno all’Ucraina e al suo popolo. Oltre al tema della guerra della Russia contro l’Ucraina, a Bruxelles viene esaminata anche la situazione economica nell’UE e il tema della migrazione. Prima del vertice, il capo dello stato ha dichiarato che la Romania non rappresenta una fonte di migrazione e neanche un paese di transito. Iohannis ha aggiunto che il problema è uno europeo e che Bucarest vuole partecipare all’individuazione delle migliori soluzioni. Inoltre, Klaus Iohannis ha sottolineato che la migrazione non deve essere confusa con Schengen.



Politica monetaria – La Banca Centrale di Romania ha mantenuto l’indice di riferimento al 7% annuo, decisione presa dopo 11 aumenti consecutivi. Mantenuti anche i livelli attuali dei tassi delle riserve minime obbligatorie per le passività in lei e in valuta estera delle istituzioni di credito, vale a dire le somme che le banche commerciali sono obbligate a detenere nei conti della Banca Centrale. Il tasso annuo d’inflazione è leggermente diminuito a dicembre, superando di poco il 16%. La BC anticipa un’ulteriore calo dell’indice fino a una singola cifra nel terzo trimestre di quest’anno, sullo sfondo della proroga del price cap e dei sistemi di compensazione dei prezzi per l energia.



Terremoto Turchia-Siria – Continua a salire il numero delle vittime provocate dal terremoto che ha colpito Turchia e Siria, che ha superato ormai i 20.000 morti. D’altra parte, stanno ormai scomparendo le possibilità di sopravvivenza delle persone rimaste intrappolate sotto le macerie. Secondo il capo della Mezzaluna Rossa turca, Kerem Kinik, il maltempo e il freddo stanno complicando la missione dei soccorritori, dato che le prime 72 ore sono cruciali per trovare eventuali sopravvissuti. Twitter è diventato inaccessibile ai principali provider di telefonia mobile turchi a causa delle crescenti critiche online sulla gestione della tragedia da parte delle autorità. Abbiamo avuto difficoltà all’inizio con gli aeroporti e sulle strade, ma oggi va meglio e domani andrà ancora meglio, ha dichiarato il presidente Recep Tayyip Erdogan, apparentemente per temperare la rabbia provocata dalla lenta reazione del regime. Al potere dal 2003 e candidato a un nuovo mandato alle elezioni presidenziali di maggio, Erdogan ha annunciato la distribuzione di 10.000 lire turche (l’equivalente di circa 494 euro) a ciascuna famiglia colpita dal sisma.



Aiuti Romania Turchia – La Romania ha inviato una seconda squadra di ricerca e soccorso nelle zone terremotate in Turchia. Al momento, sul campo si trovano quasi 120 soccorritori romeni, accompagnati da cani appositamente addestrati, equipaggiamenti e mezzi di trasporto. Per quanto riguarda la Siria, anch’essa fortemente colpita dai terremoti, Bucarest ha deciso di inviare aiuti umanitari. D’altra parte, sono stati rimpatriati i 26 cittadini romeni che avevano sollecitato sostegno per rientrare nel Paese. Non ci sono dei romeni tra le vittime del terremoto, ha dichiarato a Radio Romania il portavoce del Ministero degli Esteri.



OCSE – L’adesione della Romania all’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE) è il prossimo passo del Paese sulla strada verso la modernizzazione, lo sviluppo e la prosperità. Lo ha dichiarato, a Bucarest, il primo ministro Nicolae Ciucă, in una conferenza organizzata dal Governo sui benefici dei Paesi membri di questa Organizzazione. L’evento ha segnato un anno dall’inizio del processo di adesione della Romania all’OCSE. L’adesione della Romania all’OCSE è diventata un obiettivo prioritario della politica estera nonchè un obiettivo nazionale strategico, dopo l’adesione all’Unione Europea e alla NATO, ha sottolineato il premier Ciucă, ricordando che dell’Organizzazione fanno parte Paesi che rappresentano oltre il 70% del commercio mondiale e circa il 90% del valore degli investimenti di capitale. Per quanto riguarda l’attuale situazione economica in Romania, il premier ha ricordato che, nel 2022, il Prodotto Interno Lordo è aumentato in modo significativo, di quasi 50 miliardi di euro rispetto all’anno precedente, ovvero del 4,9%.



Influenza – Tra il 30 gennaio e il 5 febbraio, in Romania sono stati accertati quasi 100.000 casi di infezioni respiratorie acute. L’Istituto Nazionale di Pubblica Sanità considera la situazione stazionaria. La maggior parte dei casi di influenza è stata rilevata a Bucarest e nelle province di Cluj (nord-ovest), Timiş (ovest), Iaşi (nord-est) e Buzau (sud-est). Secondo l’INPS, in questa stagione sono stati confermati 50 decessi a causa del virus influenzale. Quasi 1,5 milioni di persone sono state vaccinate contro l’influenza con siero distribuito gratuitamente dal Ministero della Salute.



Cultura – Il 15 febbraio, quando la Romania celebra la Giornata Nazionale della Lettura, l’Istituto Culturale Romeno organizza una serie di eventi letterari in Germania, Austria, Messico, Norvegia e Svezia. Lo scrittore Mircea Cărtărescu parteciperà a Stoccolma, il 15 e 16 di questo mese, a due eventi per lanciare il suo volume Nostalgia tradotto in svedese, mentre il 23 febbraio, a Vienna, leggerà in romeno frammenti dello stesso libro. La scrittrice Tatiana Ţibuleac partecipa a lanci e dibattiti organizzati in Norvegia, a Oslo, Trondheim e Bergen, nell’ambito del Festival di Letteratura Litfest Bergen 2023, in occasione dell’uscita dell’edizione in norvegese del romanzo Glass Garden/Flaskehagen, che ha portato alla scrittrice romena il Premio dell’Unione Europea per la Letteratura 2019. L’ICR annuncia che sta sostenendo anche un lungo tour in Messico dello scrittore romeno Dinu Flâmând dal 16 al 28 febbraio. L’ICR di Berlino organizza, il 14 febbraio, in collaborazione con Haus fur Poesie, una delle più importanti istituzioni letterarie della capitale tedesca, una tavola rotonda sulle 11 Elegie pubblicate dal poeta Nichita Stănescu nel 1966 e recentemente tradotte in tedesco.




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