09.02.2020
Politica – Il premier liberale designato, Ludovic Orban, presenterà domani al Parlamento la lista di ministri e il programma di governo aggiornato, in vista dell’avvio delle procedure di investitura. Il presidente Klaus Iohannis ha incarico alla premiership sempre il leader liberale, dopo il voto di sfiducia al governo presieduto dallo stesso Ludovic Orban. La mozione era stata inoltrata dall’opposizione socialdemocratica, in seguito alla decisione del governo di porre la fiducia sul ripristino dell’elezione dei sindaci a due turni, qualche mese prima delle amministrative. Il capo dello stato ha ribadito inoltre che, a suo avviso, le elezioni politiche anticipate rappresentano, al momento, la migliore opzione per la Romania. Dal canto suo, il leader socialdemocratico interinale, Marcel Ciolacu, ha annunciato che domani contesterà alla Corte Costituzionale la designazione di Ludovic Orban, appena sfiduciato dal Parlamento. Per la convocazione delle anticipate, il Parlamento dovrebbe bocciare due proposte consecutive di premier designato.
România Internațional, 09.02.2020, 15:43
Politica – Il premier liberale designato, Ludovic Orban, presenterà domani al Parlamento la lista di ministri e il programma di governo aggiornato, in vista dell’avvio delle procedure di investitura. Il presidente Klaus Iohannis ha incarico alla premiership sempre il leader liberale, dopo il voto di sfiducia al governo presieduto dallo stesso Ludovic Orban. La mozione era stata inoltrata dall’opposizione socialdemocratica, in seguito alla decisione del governo di porre la fiducia sul ripristino dell’elezione dei sindaci a due turni, qualche mese prima delle amministrative. Il capo dello stato ha ribadito inoltre che, a suo avviso, le elezioni politiche anticipate rappresentano, al momento, la migliore opzione per la Romania. Dal canto suo, il leader socialdemocratico interinale, Marcel Ciolacu, ha annunciato che domani contesterà alla Corte Costituzionale la designazione di Ludovic Orban, appena sfiduciato dal Parlamento. Per la convocazione delle anticipate, il Parlamento dovrebbe bocciare due proposte consecutive di premier designato.
Tasso di cambio – Gli analisti economici rilevano che la moneta nazionale romena, il leu, ha chiuso la settimana con una tendenza al rialzo, apparentemente non influenzata in modo significativo dall’instabilità causata dalla sfiducia al governo. Il leu ha registrato un apprezzamento nelle transazioni di giovedì e venerdì, con un tasso di cambio riferito dalla Banca Centrale a 4,76 lei per un euro. Il governatore della BC, Mugur Isarescu, ritiene che gli investitori abbiano già iniziato ad abituarsi all’incertezza politica, spiegando l’apprezzamento del leu è dovuto alla mancanza di liquidità sul mercato. Ciò sarebbe stato causato dal fatto che, in questo periodo, sia le aziende che la popolazione pagano i loro contributi allo stato, generando un’eccedenza nei conti del Ministero delle Finanze, soldi che escono dalla circolazione. Venerdì, la Banca Centrale ha deciso di ridurre dall’8 al 6% le riserve minime richieste per le passività in valuta, il che diminuisce le disponibilità delle banche commerciali in euro e dollari. Secondo le stime degli specialisti, si tratta dell’equivalente di circa mezzo miliardo di euro.
Fusione – I leader dell’Unione Salvate Romania (USR), terza forza nel Parlamento di Bucarest, e dell’extraparlamentare PLUS, guidata dall’ex primo ministro e commissario europeo Dacian Cioloş, hanno annunciato una possibile fusione. D’altra parte, in seguito ad una consultazione interna, convocata su iniziativa del leader Dan Barna, il 91% dei membri USR ha votato per un orientamento dottrinario del partito di centrodestra. Eletti su liste comuni a maggio 2019, gli eurodeputati USR e PLUS sono iscritti al gruppo centrista Renew Europe del Parlamento Europeo.
Diplomazia – Il ministro degli Esteri romeno, Bogdan Aurescu, copresiederà domani a Vienna la riunione ministeriale della Conferenza internazionale sulla Sicurezza Nucleare – ICONS 2020, organizzata sotto l’egida dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (AIEA). Accanto alla Romania, l’edizione di quest’anno sarà copresieduta anche da Panama. I due stati dovranno gestire la negoziazione della Dichiarazione Ministeriale che sarà adottata in questa occasione. Tra gli incontri bilaterali che il ministro Bogdan Aurescu avrà a margine della conferenza, si annoverano quelli con il direttore generale dell’AIEA, Rafael Grossi, e con il segretario generale dell’OSCE, Thomas Greminger.
Influenza – La Romania si trova nel quarto giorno di epidemia di influenza, e gli esperti affermano che il trend crescente dei contagi continuerà nelle prossime settimane, poichè molte persone non sono state vaccinate. Sono 23 i decessi provocati dall’influenza stagionale in Romania. I medici raccomandano alla popolazione di evitare gli affollamenti, misure igieniche e valutazione epidemiologica in tutte le comunità, specialmente nelle scuole e negli asili.
Arrivi in Romania – Oltre 12,8 milioni di cittadini stranieri sono entrati in Romania nel 2019, in crescita del 9% rispetto all’anno precedente. Lo rilevano i dati dell’Istituto Nazionale di Statistica, indicando che quasi la metà proveniva da altri Paesi dell’UE, con oltre il 90% da Stati del continente, soprattutto dalla confinante Moldova. Rispetto al 2018, si è verificato un aumento significativo degli arrivi da Africa, America e Australia. Il trasporto stradale è stato il mezzo prediletto dagli stranieri per arrivare in Romania. Anche il trasporto ferroviario o navale è aumentato di oltre il 10%.
Tennis – Sconfitta dalla Russia per 2-3, la Romania ha fallito la qualificazione al torneo finale della Fed Cup, contesa tra le squadre nazionali di tennis femminile. Ieri, a Cluj (nord-ovest), nell’incontro decisivo del doppio, le romene Jaqueline Cristian e Gabriela Ruse sono state superate dalla coppia Ana Blinkova / Ana Kalinskaia in due set, 3-6, 2-6. Simona Halep, ex leader mondiale, Irina Begu e Monica Niculescu non hanno partecipato a questa gara, per dedicarsi ai tornei WTA, in vista delle Olimpiadi di Tokyo.