09.02.2015
Bucarest — Nonostante la Romania non abbia firmato una nuova lettera dintenti con il FMI, l’accordo con l’ente finanziario resta in vigore. Lo ha dichiarato il premier romeno Victor Ponta dopo colloqui, a Bucarest, con i rappresentanti dei creditori internazionali. Anche se moltissimi degli obiettivi importanti per la Romania prefissi nel nuovo accordo con il FMI sono stati raggiunti, sull’agenda restano due argomenti sui quali non è stato raggiunto un accordo, ha spiegato il premier. Si tratta del calendario di liberalizzazione del prezzo dei gas naturali per la popolazione, con cui i finanziatori esterni non sono d’accordo, e della ristrutturazione delle industrie produttrici di energia dal carbone. I due temi saranno affrontati ad aprile quando la missione congiunta del FMI, la CE e la BM tornerà a Bucarest. L’attuale accordo, di tipo preventivo, sospeso dallo scorso settembre, è il terzo sollecitato al FMI dall’inizio della crisi economica nel 2009 e si conclude in autunno, ammontando a circa 2 miliardi di euro. Esso è volto a proteggere l’economia romena da eventuali shock sui mercati finanziari.
România Internațional, 09.02.2015, 17:06
Bucarest — Nonostante la Romania non abbia firmato una nuova lettera dintenti con il FMI, l’accordo con l’ente finanziario resta in vigore. Lo ha dichiarato il premier romeno Victor Ponta dopo colloqui, a Bucarest, con i rappresentanti dei creditori internazionali. Anche se moltissimi degli obiettivi importanti per la Romania prefissi nel nuovo accordo con il FMI sono stati raggiunti, sull’agenda restano due argomenti sui quali non è stato raggiunto un accordo, ha spiegato il premier. Si tratta del calendario di liberalizzazione del prezzo dei gas naturali per la popolazione, con cui i finanziatori esterni non sono d’accordo, e della ristrutturazione delle industrie produttrici di energia dal carbone. I due temi saranno affrontati ad aprile quando la missione congiunta del FMI, la CE e la BM tornerà a Bucarest. L’attuale accordo, di tipo preventivo, sospeso dallo scorso settembre, è il terzo sollecitato al FMI dall’inizio della crisi economica nel 2009 e si conclude in autunno, ammontando a circa 2 miliardi di euro. Esso è volto a proteggere l’economia romena da eventuali shock sui mercati finanziari.
Bucarest — Il presidente romeno, Klaus Iohannis, ha tenuto, oggi, davanti alla plenaria del Parlamento, il suo primo messaggio dall’inizio del mandato, il 21 dicembre. Il capo dello stato ha affermato che desidera un parlamento forte, responsabile e attivo e ha precisato che “il progresso di una nazione non può nascere dal conflitto permanente tra quelli che la rappresentano”. Il capo dello stato ha pure detto che per la riforma delle istituzioni politiche occorre rinunciare ad alcune pratiche, come il populsimo e l’elettoralismo. D’altra parte, Iohannis ha annunciato che desidera una mediazione delle cosiddette leggi “Big Brother” sull’accesso ai dati di traffico informatico, bocciate di recente dalla Corte Costituzionale. Il discorso del presidente fa seguito ad una serie di consultazioni con i rappresentanti dei partiti. Il primo incontro si è concretato con la firma di un accordo politico sull’aumento del finanziamento per l’esercito. Il secondo round di negoziati, svoltosi a fine gennaio, ha puntato sulla modifica della legislazione elettorale e sul funzionamento dei partiti.
Bucarest — Il direttore interinale dell’Intelligence romena, Florian Coldea, ha smentito pubblicamente le accuse mosse nei suoi confronti, oggi, dopo il suo ascolto nella Commissione parlamentare per il controllo dell’attività dell’Intelligence. Coldea è stato accusato dalla deputata Elena Udrea, del Partito Movimento Popolare, di abuso d’ufficio e di aver chiesto metà milione di euro ad un imprenditore per la creazione di una tv di un politico socialdemocratico. Florian Coldea ha affermato che le accuse sono calunnie e ha sottolineato che nel 2014, anno elettorale, l’Intelligence ha svolto la sua attività nello spirito della neutralità e dell’equidistanza politica. La direzione dell’Intelligence ha deciso in questo caso una verifica interna e le conclusioni sono state presentate alla commissione parlamentare.
Bruxelles — Il capo della diplomazia romena, Bogdan Aurescu, ha partecipato, a Bruxelles, alla riunione dei ministri degli Esteri Ue. I ministri hanno svolto ampie discussioni sugli aspetti esterni della lotta al terrorismo. Bogdan Aurescu ha proposto che si rifletta sull’utilità della creazione di un tribunale internazionale che punisca il crimine di terrorismo internazionale. Sul’agenda anche la situazione in Iraq e Siria nel contesto delle azioni dello Stato Islamico e gli ultimi sviluppi in Siria e Yemen. Inoltre, i ministri hanno discusso della situazione in Ucraina e delle prospettive di soluzione diplomatica della crisi. Essi hanno esteso la lista dei sanzionati per aver minato l’integrità territoriale e la sovranità dell’Ucraina di 19 persone e 9 entità. I leader dell’Ucraina, Russia, Francia e Germania si incontreranno mercoledi’ a Minsk, in Bielorussia, per cercare di negoziare il cessate il fuoco nell’est dell’Ucraina.
Bucarest — Militari di Romania, Bulgaria, Georgia, Lettonia, Lituania, Gran Bretagna e Usa hanno participato, a Costanza (nel sud-est della Romania), alla cerimonia di apertura dell’esercitazione annuale diretta dal Comando delle Forze della Fanteria Marina Americana dislocate in Europa ed Africa. Le manovre si svolgono nella zona del Mar Nero, nei Balcani e nella regione del Caucaso. Attività di addestramento congiunto si terranno in Romania, Bulgaria e Georgia. La ceremonia ha segnato anche la fine dell’esercitazione multinazionale “Black Sea Rotational Forces 2014”, svoltasi in Romania, Bulgaria e Serbia. Sempre oggi, il cacciatorpediniere USS Cole e’ arrivato nel porto di Costanza, dove fa uno scalo di 4 giorni, nell’ambito del Partenariato strategico romeno-americano. Lo scalo rappresenta una continuazione delle azioni congiunte per lo sviluppo della buona cooperazione e la crescita del livello di fiducia e sicurezza nel Mar Nero.
(traduzione di Adina Vasile)