08.12.2024
Elezioni: il candidato indipendente Călin Georgescu e AUR contestano annullamento presidenziali, la Chiesa Ortodossa Romena chiede ai preti e ai fedeli di non prendere parte ad azioni contrarie alla legge/ Siria: MAE romeno consiglia i connazionali di lasciare subito questo paese/ Libri: chiude i battenti la Fiera Gaudeamus, organizzata da Radio Romania
Newsroom, 08.12.2024, 15:05
Elezioni – Il Patriarcato Romeno esorta le parrocchie, i monasteri e i fedeli a non coinvolgersi e a non partecipare ad azioni contrarie alla legge e alla pace sociale. Un comunicato dell’Ufficio Stampa del Patriarcato precisa che all’interno di gruppi di rappresentanti di alcuni partiti politici della Romania è stato deciso che essi si rechino oggi nelle parrocchie, per mobilitare i fedeli, al fine di organizzare proteste e movimenti di piazza contro la Corte Costituzionale della Romania e altre istituzioni statali. I rappresentanti della Chiesa Ortodossa Romena richiamano l’attenzione che tali incitamenti possono avere conseguenze negative sia per il clero che per i fedeli, e ricordano che la Chiesa promuove la preghiera e la tranquillità dell’anima per il bene della società. La reazione della Chiesa Ortodossa Romena arriva anche dopo che l’ex candidato indipendente alle presidenziali Călin Georgescu (estremista, sovranista, al centro di uno scandalo per l’ingerenza della Russia nelle elezioni) ha esortato la gente a recarsi oggi alle urne, anche se non è aperto nessun seggio elettorale. Le elezioni sono state annullate dalla Corte Costituzionale. Anche i membri dell’AUR (sovranista), che ha ugualmente contestato l’annullamento del voto, sono stati chiamati dalla direzione del partito davanti agli ex seggi elettorali per accendere delle candele. Venerdì la CCR ha deciso la ripresa integrale delle elezioni presidenziali. Nella motivazione la decisione, i giudici costituzionali affermano che il processo elettorale è stato viziato per tutta la sua durata. Inoltre, è stato leso il carattere trasparente ed equo della campagna elettorale e non sono state rispettate le norme legali relative al suo finanziamento.
Inchiesta – Sette persone sono sotto controllo giudiziario in un’inchiesta penale aperta in Romania dopo che la scorsa settimana più di 100 persone hanno partecipato alla commemorazione di Corneliu Zelea Codreanu, il leader dell’ex movimento dei legionari (i fascisti romeni del periodo compreso tra le due guerre), dove hanno esposto simboli fascisti e legionari, atti vietati dalla legge. Secondo la Procura, le persone prese di mira dalle indagini hanno utilizzato bandiere, simboli dei legionari, e hanno distribuito su TikTok dei video sull’evento. D’altra parte, il Pubblico Ministero ha reso noto che cinque persone sono state poste sotto controllo giudiziario in un fascicolo legato all’espressione di minacce di morte nei confronti di alcuni sostenitori dell’ex candidata alle presidenziali, Elena Lasconi. Un altro fascicolo riguarda il finanziamento della campagna elettorale presidenziale e, secondo alcune fonti giudiziarie, le perquisizioni avvenute a Brasov (centro) hanno riguardato Bogdan Peşchir, possessore di un account TikTok, sospettato dalla procura di aver corrotto gli elettori, nonchè di riciclaggio di denaro e frode informatica. I documenti declassificati dal Consiglio Supremo di Difesa del Paese indicano che Peşchir ha contribuito al finanziamento della campagna elettorale di Călin Georgescu.
Giorno della Costituzione – L’8 dicembre si celebra il Giorno della Costituzione della Romania. La legge fondamentale è stata adottata dall’Assemblea Costituente il 21 novembre 1991 e approvata con referendum nazionale l’8 dicembre dello stesso anno, con una maggioranza di oltre il 77%. La Costituzione romena, modificata nel 2003, comprende 156 articoli suddivisi in 8 titoli e regola, tra le altre cose, i principi generali dell’organizzazione statale, i diritti, le libertà e i doveri fondamentali dei cittadini e delle autorità pubbliche. Nel messaggio inviato oggi, il presidente Klaus Iohannis ha sottolineato che la legge fondamentale è un impegno per la democrazia, la libertà e la difesa dei diritti dei cittadini. “La legge fondamentale resta il garante della stabilità della vita politica e istituzionale, dell’equilibrio della pace sociale della nazione e del mantenimento del nostro cammino europeo ed euro-atlantico”, afferma nel suo messaggio il premier Marcel Ciolacu.
Siria – Il Ministero degli Affari Esteri romeno raccomanda ai connazionali di lasciare immediatamente la Siria, su qualsiasi rotta sicura esistente, alla luce dell’escalation della situazione in questo paese. Il MAE sottolinea in un comunicato che attualmente non ci sono voli diretti verso la Romania e suggerisce una rotta via terra per Beirut, in Libano, attraverso il valico di frontiera di Masnaa. Si consiglia ai romeni di annunciare la propria presenza nella zona e di comunicare i riferimenti all’Ambasciata a Damasco in modo da poter essere contattati in situazioni di emergenza.
Gaudeamus – È l’ultimo giorno della Fiera del Libro Gaudeamus, organizzata da Radio Romania a Bucarest dal 4 all’8 dicembre. I visitatori sono attesi ad acquistare novità editoriali a prezzi attraenti e a partecipare a numerose presentazioni di libri e dibattiti. Sabato si sono svolti quasi 200 eventi tra lanci editoriali, incontri con gli scrittori, dibattiti o laboratori di lettura e illustrazione di libri. Presidente onorario di questa edizione è stato nominato lo scrittore Mircea Cărtărescu, uno dei più conosciuti e apprezzati autori romeni contemporanei, pluripremiato in Romania e all’estero.
Notre Dame – Una grandiosa festività, alla presenza di numerosi capi di stato e reali, ha segnato sabato sera, a Parigi, la riapertura della cattedrale Notre-Dame de Paris, completamente restaurata dopo il devastante incendio di cinque anni fa. Migliaia di esperti e artigiani hanno riportato all’antico splendore il monumento del XII secolo, uno dei più amati e visitati della capitale francese. In occasione delle cerimonie, il presidente francese Emmanuel Macron ha organizzato un dialogo strategico tra il presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky, e il futuro presidente degli USA, Donald Trump, al suo primo viaggio all’estero dopo la vittoria alle elezioni di novembre. In un post sui social, il leader di Kiev ha definito “buoni e fruttuosi” i colloqui tripartiti, aggiungendo che hanno concordato di continuare a lavorare insieme. Donald Trump ha rivolto oggi un appello al cessate il fuoco immediato in Ucraina e a negoziati per la fine del conflitto.