08.11.2017
Washington — Oltre 145 milioni di americani iscritti sulle liste di votanti sono stati chiamati a decidere il 45simo presidente degli USA. Il risultato dello scrutinio viene atteso con ansia in tutto il mondo, i due candidati — la democratica Hillary Clinton (69 anni) e il repubblicano Donald Trump (70 anni). Il successore dell’attuale leader della Casa Bianca, il democratico Barak Obama, preleverà il mandato il prossimo gennaio. Nel contesto delle elezioni presidenziali, l’ambasciatore statunitense a Bucarest, Hans Klemm ha dichiarato che, negli ultimi 70 anni, dopo la seconda guerra mondiale, uno degli aspetti della politica estera americana è stata la continuità mentre la Romania rappresenta un importante alleato e partener degli USA nell’ambito della NATO. Secondo Klemm, il partenariato e l’alleanza continueranno, mentre la sua responsabilità, come ambasciatore, è di lavorare in questo senso. Dal canto suo, il ministro romeno degli Esteri, Lazar Comanescu ha sostenuto che Bucarest è motivato ad essere sicuro che il popolo americano sceglierà in modo giusto e che il rapporto transatlantico non solo continuerà ma sarà anche consolidato, perche un altra alternativa non esiste.
România Internațional, 08.11.2016, 16:48
Washington — Oltre 145 milioni di americani iscritti sulle liste di votanti sono stati chiamati a decidere il 45simo presidente degli USA. Il risultato dello scrutinio viene atteso con ansia in tutto il mondo, i due candidati — la democratica Hillary Clinton (69 anni) e il repubblicano Donald Trump (70 anni). Il successore dell’attuale leader della Casa Bianca, il democratico Barak Obama, preleverà il mandato il prossimo gennaio. Nel contesto delle elezioni presidenziali, l’ambasciatore statunitense a Bucarest, Hans Klemm ha dichiarato che, negli ultimi 70 anni, dopo la seconda guerra mondiale, uno degli aspetti della politica estera americana è stata la continuità mentre la Romania rappresenta un importante alleato e partener degli USA nell’ambito della NATO. Secondo Klemm, il partenariato e l’alleanza continueranno, mentre la sua responsabilità, come ambasciatore, è di lavorare in questo senso. Dal canto suo, il ministro romeno degli Esteri, Lazar Comanescu ha sostenuto che Bucarest è motivato ad essere sicuro che il popolo americano sceglierà in modo giusto e che il rapporto transatlantico non solo continuerà ma sarà anche consolidato, perche un altra alternativa non esiste.
Bucarest – Il Governo contesterà alla Corte Costituzionale la legge sullaumento degli stipendi dei medici e dei professori con il 15% dal 1 gennaio 2017, annuncia il premier romeno, Dacian Ciolos. Egli ha spiegato che non è stato chiesto un punto di vista da parte dellesecutivo per gli ,cosi come richiesto dalla procedura e che non si è svolto un dibattito trasparente sulliniziativa. Il PSD, che ha inoltrato la legge, considera che esistono i fondi per gli aumenti, e sono sostenuti anche dallUDMR e ALDE e dal Gruppo delle Minoranze. Il PNL non ha sostenuto la legge e non ha partecipato al voto finale.
Bucarest — Il presidente romeno, Klaus Iohannis ha dichiarato che la riunione di Bucarest dei ministri degli esteri dei nove paesi membri NATO del fianco est è stata programmata a svolgersi in un momento importante. L’alleanza, ha precisato il capo dello stato, si trova in pieno processo di applicazione delle decisioni adottate al vertice NATO di Varsavia, sullo sfondo di un contesto di sicurezza complesso, segnato dalla mancanza di progressi nella soluzione dele crisi ma anche di nuove tensioni. Alla riunione di Bucarest sono statia invitati i ministri di Bulgaria, R.Ceca, Estonia, Lettonia, Lituania, Polonia, Romania Slovacchia e Ungheria. Questo formato è stato consacrato l’anno scorso su iniziativa del presidente Iohanis e del suo collega polacco Andrej Duda. Vi e’ stato presente anche il vicesegretario generale della Nato, Rose Gottemoeller, che ha iniziato di recente il mandato. Ad un incontro con il presidente Iohannis, Rose Gottemoeller ha sottolineato che apprezza in special modo la Romania e ha ringraziato per il contributo alla stabilizzazione dell’Afghanistan. Dal canto suo, Klaus Iohannis ha dato assirurazioni sull’impegno della Romania a rispettare tutti gli obblighi che le spettano come stato alleato.
Bucarest – Il presidente romeno, Klaus Iohannis parteciperà domani al dibattito “Eliminazione del canone radio tv – sostegno o minaccia per le società pubbliche di radio e televisione “. Lavvenimento, organizzato dallAssociazione Active Watch si propone di assicurare un dialogo tra il capo dello stato e giornalisti, rappresentanti delle organizzazioni media e membri della società civile sulla stiuazione dei servizi pubblici radio-tv, in seguito allapprovazione della legge che prevede leliminazione di una serie di tasse, tra cui anche il canone radio-tv. Radio Romania e la Televisione Romena hanno organizzato un dibattito comune legato alla possibilità delleliminazione del canone. Il direttore del centro per un Giornalismo Indipendente, Ioana Avadanei ha sottolineato che tramite la rinuncia a questo contributo, viene eliminato il contatto diretto tra cittadino e servizio pubblico, mentre la popolazione continuerà a pagare dai soldi del bilancio.
Bruxelles – Il ministro delle finanze, Anca Dragu, partecipa oggi al Consiglio per Affari Economici e Finanziari di Bruxelles. La commissione Europea presenterà presenterà una nuova serie di proposte per aiiplicare a livello comunitario un sistema giusto, competitivo e stabile di tassazione delle società commerciali. Secondo un comunicato del CE, dovrebbe essere approvata la modifica delle norme di governo a livello finanziario nellUnione, secondo cui i paesi UE dovrebbero inviare ogni anno a ottobre il DDL della finanziaria per lanno a seguire. Allo stesso tempo, lEcofin affronterà anche largomento legato a un progetto di direttiva che permetterebbe alle autorità fiscali accesso alle informazioni delle autorità responsabili con la preveznione del riciclaggio del denaro. Le previsioni, che hanno lo scopo di sostenere le autorità a prevenire levasione fiscale, saranno applicate dal gennaio del 2018.
Chisinau – Il FMI ha approvato un programma di finazniamento per la Moldova (stato ex sovietico, a maggioranza romenofona) per un valore di 182 milioni di euro. Chisinau non aveva un accordo col FMI dal 2013 e dalla sua firma dipende anche la ripresa dei finanziamenti da parte di UE e BM come anche lo stanziamento della prossima tranche del credtito da parte della Romania. Gli sviluppi hanno luogo poco prima del secondo turno di scrutinio delle elezioni presidenziali in Moldova. Secondo il più recente sondaggio il 55,6% degli intervistati voterebbe per il candidato pro-russo Iogr Dodon, mentre il 44,4% per la pro-occidentale Maia Sandu. Gli autori del sondaggio, citati dai corrispondenti di Radio Romania precisano che non sono stati intervistati i rappresentanti della diaspora che nel primo turno hanno votato Maia Sandu con una percentuale del 75%.