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08.07.2015

Bucarest – Il premier romeno, Victor Ponta, ha annunciato il presidente romeno Klaus Iohannis che, a partire dal 9 luglio, riprenderà le sue mansioni. Ponta è tornato, oggi, nel Paese dopo lintervento chirurgico al ginocchio subito in Turchia, a metà giugno. Nel frattempo, le sue mansioni sono state assunte dal vicepremier Gabriel Oprea, ministro degli Interni, mentre la direzione del Partito Socialdemocratico, il principale partito della coalizione governativa, è stata assunta ad interim dal ministro del Lavoro, Rovana Plumb. Il 15 giugno, giorno in cui subiva lintervento chirurgico in Turchia, Victor Ponta era stato convocato dai procuratori della Direzione Nazionale Anticorruzione per essere ascoltato, dopo che, 10 giorni prima, era stato annunciato di essere indagato per falsità in documenti sotto firma privata, concorso in evasione fiscale in forma continuata e riciclaggio di denaro. I reati sarebbero stati commessi nel periodo in cui era avvocato e sono collegati ad un fascicolo in cui è indagato il suo collega di partito, il senatore Dan Sova. Il premier Ponta ha dichiarato, quando era in Turchia, che si sarebbe recato alla Direzione Nazionale Anticorruzione appena rientrato nel Paese.

08.07.2015
08.07.2015

, 08.07.2015, 17:01



Bucarest – Mihai Răzvan Ungureanu è tornato, oggi, nellincarico di direttore dellIntelligence Estera romena. Alla cerimonia di investitura, il presidente Klaus Iohannis ha affermato che lIntelligence estera si trova in prima linea nella battaglia contro le sfide nonconvenzionali estere. Il capo dello stato romeno ha aggiunto che il ruolo dellIntelligence estera è importante anche dalla prospettiva delle relazioni e della cooperazione euroatlantica ed internazionale, nellambito delle quali ha dimostrato la sua efficienza nel campo dellanalisi strategica e nella promozione degli interessi nazionali. Proposto da Iohannis per lincarico di direttore, Ungureanu è stato votato, il 30 giugno, dai senatori e deputati del Partito Nazional-liberale e dellUnione Democratica Magiari di Romania (allopposizione), ma anche dellUnione Nazionale per il Progresso della Romania (partner-junior al governo) e del Gruppo delle minoranze nazionali, in una plenaria del Parlamento boicottata dal Partito Socialdemocratico e dallAlleanza Liberali e Democratici (ALDE). Ungureanu aveva già diretto lIntelligence estera tra il 2007 e il 2012, durante il mandato dellex presidente Traian Basescu. In precedenza, Ungureanu era stato ministro degli Esteri, tra il 2004-2007, e, ulteriormente, per un breve periodo, capo del Governo, nella prima metà del 2012.



Chisinau — Il capo della delegazione del Parlamento Europeo per la Moldova (repubblica ex sovietica, a maggioranza romenofona), il socialdemocratico romeno Andi Cristea, ha chiesto la formazione quanto più rapida di un nuovo governo a Chisinau. Dopo le dimissioni di giugno del Governo presieduto da Gaburici, i negoziati tra i partiti proeuropei di Chisinau, per la creazione di una maggioranza parlamentare e la formazione di un nuovo governo segnano il passo, le discussioni svolte finora non avendo portato a risultati concreti. Stando alla Costituzione, se fino al 16 settembre non sarà insediato un nuovo governo, il presidente Nicolae Timofti sarà costretto a sciogliere il Parlamento e a convocare le anticipate. Martedi’, alle discussioni di Suceava (nel nord-est) con il suo collega moldavo, anche il capo dello stato romeno, Klaus Iohannis, si è pronunciato per l’insediamento urgente di un nuovo Esecutivo a Chisinau.



Bucarest — La Romania è un modello europeo per quanto riguarda la tutela dei diritti delle minoranze nazionali, che supera gli standard internazionali. Lo ha affermato, oggi, il capo della diplomazia romena, Bogdan Aurescu. Presente ad una conferenza su questo tema a Timisoara, città multietnica nell’ovest del Paese, Aurescu ha precisato che la Romania sostiene non solo la tutela dell’identità delle minoranze nazionali, ma anche la loro implicazione nelle decisioni sulla società nel suo insieme. 18 minoranze nazionali riconosciute dallo stato romeno hanno ciascuna un seggio riservato nella Camera dei Deputati, e l’Unione Democratica Magiari di Romania, che rappresenta politicamente la più folta minoranza nazionale, ha fatto parte, dopo il 1996, di numerose coalizioni governative di Bucarest.



Bucarest — Tre navi militari romene partecipano, questi giorni, a manovre nel Mar Nero. La fregata “Re Ferdinando”, il dragamine “Sottotenente Alexandru Axente” e la nave portamissili “Il Gabbiano” partecipano all’esercitazione Breeze 15, organizzata dalle Forze Navali bulgare. Oltre 30 navi, 10 aerei e 1.700 militari della Bulgaria, Grecia, Olanda, del Portogallo, della Romania, degli Usa e della Turchia partecipano a manovre nelle acque territoriali della Bulgaria e in quelle internazionali del Mar Nero. Allo stesso tempo, 600 militari romeni e americani partecipano alle esercitazioni militari Dacian Eagle 2015, alla base aerea vicino a Câmpia Turzii (nel centro della Transilvania). Le forze aeree romene partecipano con 6 caccia Mig 21 Lancer e con 5 elicotteri IAR-330 Puma. La parte americana è rappresentata da 12 caccia multiruolo F-15.



Bucarest — Un gruppo di 7 cittadini romeni, nella località libica Misurata, è stato evacuato e rimpatriato in sicurezza. Lo ha reso noto, oggi, il Ministero degli Esteri di Bucarest, il quale precisa, in un comunicato, che “purtroppo, il gruppo si è spostato in Libia ignorando i moniti permanenti del Ministero di evitare qualsiasi viaggio in questo stato, vista la situazione di sicurezza precaria”. I cittadini romeni si sono ritrovati in una situazione difficile in seguito ad un conflitto di lavoro con il datore di lavoro locale, ma, grazie all’assistenza consolare offerta dal Ministero degli Esteri romeno, tramite l’Ambasciata della Romania a Tripoli, spostata a Tunisi, il conflitto è stato sedato, precisa ancora la fonte. Il Ministero ammonisce nuovamente sul pericolo estremo cui si sottopongono i cittadini romeni se viaggiano in Libia e raccomanda la cancellazione di qualsiasi viaggio in questo Paese devastato dalla guerra civile.



Bucarest — Il Governo romeno ha dato il via libera, oggi, alla riorganizzazione dell’Istituto Nazionale di Ricerca “Cantacuzino” di Bucarest, l’unico produttore di vaccini nel Paese. Lo scorso mese, l’Esecutivo ha concesso all’istituto, tramite ordinanza d’urgenza, lo statuto di istituzione pubblica d’interesse strategico, stanziandogli, allo stesso tempo, un budget di 10 milioni di euro per il pagamento dei debiti e delle spese di funzionamento fino alla fine dell’anno. L’Istituto Cantacuzino, uno dei più apprezzati produttori di vaccini nel mondo, è entrato in declino a febbraio 2010. L’Agenzia Nazionale per i Farmaci ha ritirato in quel momento la sua autorizzazione di vendere sul mercato prodotti iniettabili in quanto era scaduto il suo standard di buone pratiche di produzione. L’interruzione dell’attività di base ha portato, ulteriormente, l’Istituto Cantacuzino sull’orlo della chiusura. Allo stesso tempo, la Romania è costretta a importare i vaccini necessari per l’imunizzazione della popolazione.



Bucarest — Un terremoto dalla potenza di 3,3 gradi sulla scala Richter è avvenuto, stasera, nella zona sismica Vrancea, nel sud-est della Romania. Il sisma è stato preceduto da uno di minore intensità, di 2,8 gradi, ad una profondità di soli 19 km. Lo scorso anno, il 22 novembre, si è verificato un sisma di 5,7 gradi sulla scala Richter, il più forte in Romania negli ultimi anni.



Bucarest — Le temperature resteranno canicolari nel sud e nel sud-est della Romania, dove si registreranno anche giovedi’ 35 e persino 38 gradi centigradi. Nell’ovest, dove oggi è scattato il codice rosso per canicola, si verificheranno tempeste violente, che si faranno sentire, gradualmente, in tutto il Paese. Su aree isolate le piogge potranno diventare anche nubifragi con grandinate. A causa dell’afa di questi giorni, i treni circolano a velocità ridotta.



Bucarest — Qualificazione, oggi, per la coppia di tennisti romeno-indiana Florin Mergea/Rohan Bopanna nelle semifinali del doppio maschile del torneo di tennis su erba di Wimbledon, il terzo di Grande Slam dell’anno, dopo aver battuto i leader mondiali, i fratelli americani Bob e Mike Bryan. La vittoria della coppia Mergea/Bopanna, testa di serie numero 9, assicura alla Romania un rappresentante nella finale maschile di doppio, in quanto i due giocheranno contro la coppia romeno-olandese Horia Tecău/Jean-Julien Rojer, testa di serie numero 4, che ha battuto la coppia Marcin Matkowski (Polonia)/Nenad Zimonjic (Serbia). Per Horia Tecau sarebbe la quarta finale a Wimbledon. Il tennista romeno ha già giocato tre volte nella finale, accanto a Robert Lindstedt (2010, 2011, 2012), senza alcuna vittoria.


(traduzione di Adina Vasile)


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