08.06.2019
ONU — La Romania resterà “profondamente” impegnata a sostenere l’Organizzazione delle Nazioni Unite, e la campagna per ottenere un posto di membro non permanente nel Consiglio di Sicurezza dell’ONU ha “consolidato il profilo internazionale” del Paese — si legge in un comunicato del Ministero degli Esteri di Bucarest. Ieri, la Romania, sostenuta solo da 58 stati, ha fallito nella sua candidatura per un posto di membro non permanente, nel mandato 2020 — 2021, essendo sconfitta dall’Estonia, che ha ottenuto 132 voti. Il presidente Klaus Iohannis ha attribuito questo fallimento alle “dichiarazioni irresponsabili di alcuni esponenti politici, che hanno determinato la reticenza nei confronti della candidatura della Romania al Consiglio di Sicurezza dell’ONU”. D’altra parte, voci della coalizione governativa PSD-ALDE sostengono che la colpa sia piuttosto del Presidente nella sua qualità di coordinatore della diplomazia romena. Il Consiglio di Sicurezza è formato da cinque membri permanenti aventi diritto di veto: USA, Russia, Cina, Francia e Gran Bretagna. Altri 10 membri hanno mandati di due anni e dopo la loro scadenza vengono sostituiti da Paesi della stessa area geografica. Per essere eletto nel Consiglio di Sicurezza dell’ONU, un Paese deve avere il sostegno di due terzi dei membri dell’Assemblea Generale, cioè almeno 129 voti da parte dei 193 stati membri con diritto di voto.
Riunione G20 — Il ministro delle Finanze romeno, Eugen Teodorovici, presiede la delegazione del Consiglio dell’UE alla riunione G20 dei ministri delle Finanze e dei governatori delle banche centrali, che si svolge fino a domani, a Fukuoka, nel Giappone. Secondo un comunicato del MFP, nell’agenda ci sono temi come il finanziamento nel settore sviluppo, l’economia globale, l’imposizione internazionale, gli squilibri globali, l’invecchiamento della popolazione, gli investimenti nell’infrastruttura e i problemi del settore finanziario. Alla fine, i ministri delle Finanze e i governatori delle banche centrali del G20 adotteranno un comunicato ufficiale con gli esiti dei lavori — precisa ancora il ministero di Bucarest.
Moldova — La Corte Costituzionale della Moldova (repubblica ex-sovietica, a maggioranza romenofona) ha dichiarato, oggi, contraria alla costituzione, la designazione della socialista filorussa Zinaida Greceanîi come presidente del Parlamento. La decisione della Corte è definitiva e non ci sono vie per contestarla. I socialisti e la destra pro-europea hanno votato per l’investitura della Greceanîi dopo che la Corte aveva deciso anche che l’attuale Parlamento non ha più il diritto di legiferare o di crearsi organi direttivi, perché il suo mandato è considerato scaduto. Il presidente prorusso Igor Dodon ha rinviato la firma del decreto sullo scioglimento del Parlamento e ha dichiarato che la repubblica sta per destabilizzarsi. Gli sviluppi arrivano dopo tre mesi e mezzo di tentativi falliti di formare una maggioranza parlamentare. Dopo le elezioni del 24 febbraio, i socialisti di Igor Dodon si sono aggiudicati 35 sui 101 seggi di deputati. Al governo, il Partito Democratico, di centro-sinistra, del controverso oligarca Vladimir Plahotniuc, ha 30 deputati, mentre il blocco ACUM, un’alleanza della destra pro-europea, 26. Sette seggi sono andati al partito populista presieduto dal sindaco russofono della città di Orhei (centro), Ilan Shor, condannato dal tribunale di primo grado, a sette anni e mezzo di carcere per aver defraudato un miliardo di dollari dal sistema bancario moldavo. Tra i deputati ci sono anche tre indipendenti.
Cimitero — Il Governo di Bucarest propone che il ministero della Difesa Nazionale sia responsabile del Cimitero degli Eroi sulla Valle dell’Uz (centro) e gli attribuisca lo statuto di cimitero internazionale. La decisione sarà presa dopo consultazioni con tutte le parti coinvolte, precisa, in un comunicato, la premier Viorica Dăncilă. Il primo ministro sollecita con fermezza che siano rispettati i simboli statali della Romania e le norme dell’ordine pubblico ed esorta alla responsabilità per quanto riguarda le azioni e le dichiarazioni politiche relative alla situazione sulla Valle dell’Uz. In questa necropoli sono sepolti militari di varie nazionalità, caduti nelle due guerre mondiali. La polizia ha aperto un fascicolo penale dopo che, giovedì, circa mille rappresentanti di alcune organizzazioni civiche romene hanno forzato l’entrata nel cimitero, per partecipare ad una commemorazione in occasione della Giornata degli Eroi. La Gendarmeria ha precisato che non ci sono state violenze tra gli etnici romeni e le centinaia di membri delle comunità ungheresi che hanno cercato di impedirli e neanche tra i due gruppi e le forze dell’ordine, smentendo in questo modo le accuse lanciate da alcuni politici ungheresi di Romania e di Ungheria.
Consiglio GAI — La ministra dell’Interno romena, Carmen Dan, ha presieduto, ieri, a Lussemburgo, la riunione del Consiglio GAI, l’ultima della presidenza romena del Consiglio UE. Nell’ambito della sezione affari interni del Consiglio Giustizia e Affari Interni sono state proposte misure concrete per la gestione della migrazione, compresa l’adozione di un Regolamento per la creazione del Fondo di Migrazione e Asilo. Quanto all’adesione della Romania e della Bulgaria all’Area Schengen, Carmen Dan ha dichiarato che al momento non esiste unanimità nel Consiglio GAI. Sempre ieri, la ministra dell’interno romena ha partecipato alla firma del Piano di Azione Europol-Frontex, assieme a Catherine de Bolle, direttore esecutivo dell’Europol, Fabrice Leggeri, direttore esecutivo del FRONTEX e ai commissari europei Dimitris Avramopoulos e Julian King.
Calcio — La nazionale di calcio della Romania si trova in Malta, dove incontrerà lunedì la rappresentativa del Paese ospite, per una nuova partita del Gruppo F dei preliminari del Campionato Europeo 2020. Ieri, la Romania ha pareggiato, sempre in trasferta, per 2-2, con Norvegia. Nelle prime due partite del gruppo, a marzo, i calciatori romeni sono stati sconfitti, a Stoccolma, dalla Svezia, per 1-2, e hanno vinto in casa contro le Isole Faroe, per 4-1. Nella classifica, al primo posto si piazza la Spagna, con 9 punti, seguita dalla Svezia, con 7 e dalla Romania con 4. Si qualificano per il torneo finale le prime due squadre di ciascun gruppo. Il sorteggio per l’Euro 2020 avrà luogo a Bucarest, il 30 novembre. La capitale romena ospiterà anche quattro partite del torneo finale, tre dei gruppi e una degli ottavi. Sempre questo mese, la nazionale di calcio Under-21 della Romania giocherà nel torneo finale del Campionato Europeo, in Italia e San Marino, nel Gruppo C, accanto a Inghilterra, Francia e Croazia.
România Internațional, 08.06.2019, 17:04