08.06.2015
Bucarest – Il premier romeno, Victor Ponta, è stato ascoltato, oggi, dalla Commissione Giuridica della Camera dei Deputati, che ha votato contro la richiesta del Procuratore Generale di via libera al suo perseguimento penale per un possibile conflitto dinteressi, reato che sarebbe stato commesso durante lesercizio del mandato. Una decisione finale sarà presa però domani mattina, dalla plenaria dei deputati. La Direzione Nazionale Anticorruzione ha già avviato il perseguimento penale di Victor Ponta per altri tre reati che sarebbero stati compiuti nel periodo in cui era avvocato. Ponta è accusato di falsità in documenti sotto firma privata, concorso in evasione fiscale in forma continuata e riciclaggio di denaro, in un fascicolo in cui è accusato il suo ex ministro dei Trasporti, il senatore socialdemocratico Dan Şova. Il presidente Klaus Iohannis e lOpposizione liberale e popolare hanno chiesto a Victor Ponta di dimettersi, ma questi si è rifiutato. Ad un incontro con leader del Partito Socialdemocratico, Ponta ha affermato che è pronto a battersi fino alla fine se ha il loro sostegno.
România Internațional, 08.06.2015, 17:45
Bucarest — A Bucarest si riunisce, domani, il Consiglio Supremo di Difesa, presieduto dal presidente Klaus Iohannis. Sull’agenda, principalmente, la Strategia Nazionale di Difesa, l’impatto e le misure ferme volte a fermare i diboscamenti illegali, nonchè i progressi del programma di dotazione delle Forze Aeree con aerei multiruolo. Oggi, il presidente Iohannis ha chiamato i partiti parlamentari a consultazioni sulla nuova Strategia di difesa del Paese. Questa sottolinea l’importanza concessa dalla Romania al campo della difesa, per cui prevederà un budget maggiore. Allo stesso tempo, la strategia include il punto di vista sulla posizione della Romania nei confronti della Nato e dell’Ue.
Bucarest — Gli Uffici Permanenti riuniti del Senato e della Camera dei Deputati di Bucarest hanno deciso che la mozione di sfiducia inoltrata dal Partito Nazional-liberale sia letta oggi e dibattuta venerdi’ nella plenaria riunita. I liberali chiedono le dimmissioni del premier Victor Ponta, che accusano del sabottaggio deliberato del voto dei romeni all’estero alle presidenziali dell’anno scorso e del blocco dell’organizzazione quest’anno delle elezioni parziali, locali e politiche. Se il capo del Governo non si dimetterà, la destituzione attraverso sfiducia può essere una soluzione afinchè la Romania esca dalla situazione difficile in cui si trova attualmente. Lo ha affermato la copresidente del Partito Nazional-liberale, Alina Gorghiu, nell’appello agli avversari politici. Il Governo Ponta si confronta per la terza volta con una mozione di sfiducia, dopo che l’anno scorso sono state bocciate dal Parlamento due simili azioni dell’opposizione.
Bucarest — Gli imprenditori romeni Ovidiu Tender e Marian Iancu sono stati condannati, oggi, rispettivamente a 12 anni e 7 mesi e 14 anni di reclusione in un fascicolo in cui sono accusati di truffa e riciclaggio. La decisione, presa dalla Corte d’Appello di Bucarest, è definitiva. Ovidiu Tender e Marian Iancu sono stati riniviati a giudizio sin dal 2006. In seguito ad uno dei più lunghi processi della storia della giustizia romena, i due sono stati trovati colpevoli della presa di controllo illegale di una compagnia nell’est del Paese, cui hanno recato danni di quasi 44 milioni di euro attraverso un circuito finanziario complesso.
Chişinău — Il premier della confinante Moldova (repubblica ex sovietica, a maggioranza romenofona), Chiril Gaburici, è stato convocato, oggi, al Centro Nazionale Anticorruzione di Chişinău per dare spiegazioni in un fascicolo sulal falsificazione dei suoi titoli di studio. Gaburici ha dichiarato di salutare l’insistenza dei procuratori di fare luce sul caso, aggiungendo che è disposto a collaborare con le istituzioni abilitate per porre fine alle speculazioni. Lo scandalo intorno ai titoli di studio di Gaburici è iniziato a fine marzo, dopo che un’indagine giornalistica ha rivelato che i suoi titoli di studio sarebbero stati falsificati. Se le accuse si dimostrano vere, il premier Chiril Gaburici potrebbe essere messo sotto accusa per falsificazione e uso di falso.
XXX — La tennista romena Simona Halep resta il numero terzo mondiale, nonostante sia stata battuta nel secondo turno del Roland Garros. L’americana Serena Williams, vincitrice dell’Open della Francia, dirige decisamente la classifica, seguita dalla ceca Petra Kvitova, mentre la russa Maria Sharapova è scesa al quarto posto. Anche altre tenniste romene si trovano nella top 100. Andreea Mitu ha fatto un salto notevole, dal 100esimo al 68esimo posto, dopo essere giunta negli ottavi al Roland Garros, la migliore posizione della sua carriera. Irina Begu si trova sul migliore posto mai occupato, il 29esimo, Alexandra Dulgheru al 60esimo, e Monica Niculescu, al 61esimo, dopo essere salita di 6 posizioni.
(traduzione di Adina Vasile)