08.05.2020
Economia – In Romania, il deficit di bilancio sarà superiore alle previsioni e dovrà essere finanziato. Lo ha dichiarato il presidente Klaus Iohannis, dopo aver incontrato oggi il primo ministro Ludovic Orban, il ministro delle Finanze, Florin Cîţu, e il Governatore della Banca Centrale, Mugur Isărescu, per valutare la situazione economica nel contesto della crisi causata dall’epidemia di COVID-19. Sottolineando la necessità di misure particolarmente coerenti per rilanciare l’economia, il capo dello stato ha precisato che sono state individuate soluzioni che possono essere messe in pratica se tutti i fattori coinvolti lavorano insieme. In precedenza, il premier Ludovic Orban aveva incontrato nuovamente i ministri del settore economico per ultimare il piano di misure di ripresa. I rappresentanti del Governo invieranno le proposte per la normativa sul passaggio dallo stato di emergenza a quello di allerta, dopo il 15 maggio. Le misure incluse nel documento andranno al dibattito pubblico, di modo che le aziende e i datori di lavoro interessati dalla revoca delle restrizioni possano esprimere le proprie opinioni. In parallelo, gli specialisti di salute pubblica e sicurezza sul lavoro stanno lavorando a un set di regole specifiche ad ogni settore per la ripresa delle attività.
România Internațional, 08.05.2020, 19:30
Economia – In Romania, il deficit di bilancio sarà superiore alle previsioni e dovrà essere finanziato. Lo ha dichiarato il presidente Klaus Iohannis, dopo aver incontrato oggi il primo ministro Ludovic Orban, il ministro delle Finanze, Florin Cîţu, e il Governatore della Banca Centrale, Mugur Isărescu, per valutare la situazione economica nel contesto della crisi causata dall’epidemia di COVID-19. Sottolineando la necessità di misure particolarmente coerenti per rilanciare l’economia, il capo dello stato ha precisato che sono state individuate soluzioni che possono essere messe in pratica se tutti i fattori coinvolti lavorano insieme. In precedenza, il premier Ludovic Orban aveva incontrato nuovamente i ministri del settore economico per ultimare il piano di misure di ripresa. I rappresentanti del Governo invieranno le proposte per la normativa sul passaggio dallo stato di emergenza a quello di allerta, dopo il 15 maggio. Le misure incluse nel documento andranno al dibattito pubblico, di modo che le aziende e i datori di lavoro interessati dalla revoca delle restrizioni possano esprimere le proprie opinioni. In parallelo, gli specialisti di salute pubblica e sicurezza sul lavoro stanno lavorando a un set di regole specifiche ad ogni settore per la ripresa delle attività.
Coronavirus – Salgono a 14.811 i contagi da COVID-19 accertati in Romania, di 312 in più rispetto al precedente bollettino diramato dal Gruppo di Comunicazione Strategica. In crescita il numero dei guariti e dimessi, arrivati a 6.423 persone, ma anche quello dei decessi – 923. All’estero, sono 2.444 i connazionali rilevati positivi al nuovo coronavirus, per la maggior parte in Italia e Spagna, e 96 hanno perso la vita dall’inizio dell’epidemia. Intanto, a Bucarest è operativo un nuovo ospedale modulare da 500 posti letto, per il ricovero dei pazienti affetti da forme lievi del Covid-19.
Giorno della Vittoria – Gli stati europei hanno segnato con cerimonie discrete il Giorno della Vittoria, nel 75/o anniversario della vittoria degli Alleati nella seconda Guerra Mondiale. Il segretario generale della NATO, Jens Stoltenberg, ha ringraziato le forze armate alleate, che continuano a svolgere un ruolo chiave nel contrasto delle attuali sfide alla sicurezza, compresa la lotta contro la pandemia. La NATO è stata costruita sulle rovine della guerra, creando un legame indissolubile tra Europa e Nord America. Oggi siamo 30 amici e alleati. Tutto per uno e uno per tutti. E siamo più forti insieme, ha sottolineato Stoltenberg nel suo messaggio. Ieri, i ministri degli Esteri di nove Paesi europei, la Romania compresa, insieme agli Stati Uniti, hanno firmato una dichiarazione congiunta che rende omaggio alle vittime e ai soldati che hanno combattuto per sconfiggere il regime nazista e porre fine all’Olocausto.
Fondi PMI – L’Unione Europea ha approvato lo stanziamento di 750 milioni di euro destinati alle piccole e medie imprese di Romania, ai quali si aggiungeranno il cofinanziamento dello Stato romeno e un possibile contributo del beneficiario, per un importo totale di un miliardo di euro. Lo ha annunciato il ministro dei Fondi europei, Marcel Boloş, precisando che nel successivo periodo sarà stabilito anche il modo in cui le aziende potranno accedere ai fondi.
PIL UE – Lo scorso anno, il contributo della Romania al PIL totale dell’UE è stato dell’1,6%, pari a quello della Repubblica Ceca, ma superiore a quello del Portogallo – 1,5% o della Grecia – 1,3%. Lo rilevano i dati resi noti oggi dall’Eurostat, indicando che il PIL della Romania è ammontato a circa 223 miliardi di euro. Al livello dell’Unione Europea, il valore del PIL ha raggiunto i 13.900 miliardi di euro, di cui circa un quarto generato dalla Germania, seguita da Francia, Italia e Spagna. L’Eurostat sottolinea che quest’anno è prevista una forte contrazione dell’economia comunitaria a causa delle restrizioni imposte per la pandemia del COVID-19.
Infrastruttura UE – L’Esecutivo comunitario continuerà gli investimenti nelle infrastrutture ferroviarie ovunque nell’Unione Europea, poichè questo tipo di trasporto è il più sostenibile. Lo ha dichiarato la commissaria europea per i Trasporti, Adina Vălean, in un dialogo online con i cittadini, sottolineando che il trasporto ferroviario genera basse emissioni, sposta grandi volumi e che esistono infrastrutture che devono solo essere modernizzate. Una parte delle somme destinate alla ripresa economica dovrebbe essere stanziata con priorità in questa direzione, ha sottolineato la commissaria UE.
Moldova – La Corte Costituzionale di Chisinau ha annullato un accordo di prestito dalla Russia alla Moldova, per un valore di 200 milioni di euro. La decisione ha provocato la scontentezza del presidente Igor Dodon, che ha accusato la Corte di essere politicizzata, mentre l’opposizione ha elogiato i giudici per la loro equità, nonostante le pressioni subite. L’accordo di prestito era stato ratificato dal Parlamento con i voti dei deputati socialisti e del Partito democratico. L’opposizione ha ammonito che l’accordo con Mosca avrebbe consentito l’inclusione nei debiti della Moldova degli arretrati di alcune aziende, incluso quello accumulato dalla regione della Transnistria per il gas ricevuto dalla Russia, che supera 6,5 miliardi dolari.