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08.04.2025 (aggiornamento)

Difesa: presidente ad interim della Romania, Ilie Bolojan, non ci sono discussioni o informazioni ufficiali in merito ad un ritiro delle truppe americane schierate sul Fianco Orientale della NATO/Governo: premier Marcel Ciolacu, priorità politica estera romena immutate, opinioni espresse pubblicamente da cittadini romeni che non ricoprono alcuna carica ufficiale sono puramente personali e non rappresentano la posizione dello stato romeno

08.04.2025 (aggiornamento)
08.04.2025 (aggiornamento)

, 08.04.2025, 19:16

Difesa – Non ci sono discussioni o informazioni ufficiali in merito al ritiro delle truppe americane dal Fianco Orientale della NATO. Lo ha dichiarato oggi il presidente ad interim della Romania, Ilie Bolojan, spiegando di aver concordato con il ministro della Difesa di comunicare ufficialmente una posizione del Ministero su questo argomento. Bolojan ha ricordato che di recente il segretario di stato americano, Marco Rubio, ha ribadito l’impegno degli Stati Uniti di proseguire tutti i progetti legati alla NATO. La reazione del presidente ad interim arriva dopo che la tv americana NBC News ha annunciato, citando sei funzionari europei e americani, che il Pentagono sta valutando di ritirare fino a 10.000 militari dall’Europa Orientale, dal totale di 20.000 schierati sul Fianco Orientale dall’ex presidente Joe Biden, dopo l’invasione russa dell’Ucraina nel 2022. Secondo i giornalisti americani, tra i paesi dai quali gli Stati Uniti potrebbero ritirare truppe si annoverano la Romania e la Polonia. Secondo NBC News, le discussioni sulla riduzione del numero di truppe americane si svolgono in un momento in cui il presidente americano Donald Trump sta cercando di convincere il suo omologo russo ad accettare un cessate il fuoco in Ucraina. Se la proposta si concretizza, saranno consolidati i timori secondo i quali gli Stati Uniti stanno abbandonando i loro alleati tradizionali, che vedono nella Russia una minaccia crescente. I giornalisti americani ritengono che l’amministrazione Trump intende concentrare le sue risorse militari su minacce come la Cina.

 

Governo – Le priorità della politica estera romena restano immutate. Così il primo ministro Marcel Ciolacu, sottolineando che le opinioni espresse pubblicamente da cittadini romeni che non ricoprono alcuna carica ufficiale son o puramente personali e non rappresentano la posizione dello stato romeno.  In un post sui social, il premier sottolinea che le posizioni ufficiali della Romania vengono trasmesse esclusivamente attraverso canali istituzionali, in stretto collegamento con la Presidenza e con il Ministero degli Affari Esteri. Le precisazioni del premier arrivano dopo che l’imprenditore Dragoş Sprânceană, membro della comunità romena negli Stati Uniti, ha rilasciato una serie di dichiarazioni in merito alla posizione della Romania nei confronti dell’Ucraina e dell’Unione Europea, diverse dalla posizione ufficiale di Bucarest.

 

Elezioni – La Posta Romena ha inviato schede elettorali in 93 paesi per i cittadini romeni che voteranno per corrispondenza alle presidenziali di maggio. Lo ha annunciato l’operatore nazionale di servizi postali, precisando che oltre 6.000 elettori si sono registrati per votare per corrispondenza, la maggior parte in Germania, circa 1.400. Le schede ritorneranno ulteriormente a Bucarest, all’Ufficio Elettorale di circoscrizione, oppure presso le sedi delle missioni diplomatiche, a seconda della scelta di ogni elettore. La Posta Romena ha confermato l’impegno di garantire un processo elettorale efficiente e trasparente per tutti i cittadini romeni che hanno scelto di esprimere il loro voto per corrispondenza. Per le elezioni del 4 maggio, sono state confermate 11 candidature: quattro indipendenti e sette sostenuti da partiti o alleanze elettorali. Il ballottaggio, se necessario, verrà organizzato il 18 maggio, tra i primi due candidati determinati in base al numero di voti ottenuti al primo turno.

 

Dazi USA – La Borsa di Bucarest (BVB) ha aperto la seduta odierna in rialzo. L’indice principale BET, che presenta l’evoluzione delle 20 società più liquide, ha registrato un apprezzamento dell’1,99%,, mentre il BET-Plus, sull’evoluzione delle 43 azioni più liquide della Borsa, è salito dell’1,91%. Le borse europee, compresa quella di Bucarest, avevano registrato perdite, a causa delle preoccupazioni degli investitori relative all’evoluzione dell’economia mondiale generate dai nuovi dazi americani. CNN rileva che un numero sempre più alto di miliardari americani, la maggior parte sostenitori di Trump e finanziatori della sua campagna elettorale, stanno pubblicamente mettendo in discussione l’efficacia delle nuove tariffe e chiedendo addirittura il loro annullamento. Nel frattempo, la Commissione Europea ha proposto tariffe del 25% su una serie di prodotti americani, in risposta ai dazi del 25% imposti da Washington sulle importazioni di acciaio e alluminio. Per quanto riguarda le tariffe generali del 20% annunciate da Donald Trump la scorsa settimana, la Commissione vuole proseguire i negoziati con Washington e ha proposto un accordo di libero scambio senza aggiunta di dazi.

 

Politica monetaria – La Banca Nazionale della Romania ha deciso di mantenere il tasso di interesse di politica monetaria al 6,5% annuo. L’istituzione ammonisce tuttavia sul fatto che il paese deve affrontare incertezze e rischi in aumento legato alla futura evoluzione dei prezzi dell’energia e dei prodotti alimentari. D’altra parte, la Banca Cnetrale ritiene che si debba tenere conto anche del contesto della politica commerciale dell’amministrazione statunitense, nonchè delle contromisure adottate da altri paesi, che possono influenzare  l’economia e il commercio internazionale.

 

Mar Nero – La Camera dei Deputati ospita, oggi e domani, la 64a riunione della Commissione per le politiche economiche e di sviluppo dell’Assemblea Parlamentare per la Cooperazione Economica al Mar Nero (BSEC). All’incontro intitolato “Verso un futuro più verde: cooperazione per soluzioni tecnologiche nella regione del Mar Nero”, partecipano delegazioni parlamentari degli stati membri dell’Organizzazione, rappresentanti del Segretariato internazionale dell’APCEMN, membri del corpo diplomatico  ed esponenti governativi. La riunione rappresenta una buona opportunità per aumentare la visibilità della Romania nella regione del Mar Nero.

 

Governo – Il Governo romeno ha modificato la legislazione sulla corporate governance delle aziende pubbliche, adeguandola alle richieste della Commissione Europea. I nuovi provvedimenti non consentono, tra l’altro, che i membri delle commissioni di selezione e nomina intrattengano rapporti giuridici di coordinamento o di subordinazione gerarchica con i candidati iscritti alla procedura di selezione e nomina. Inoltre, i membri dei consigli di amministrazione non potranno cumulare lo status di membri con quello di dipendenti di aziende pubbliche. La bozza dell’ordinanza d’urgenza in merito al calcolo della retribuzione della direzione, che includerà un’indennità fissa mensile e un’indennità variabile, che sarà rivista annualmente e verrà stabilita a seconda della performance. La legislazione modificata dal Governo rappresenta un traguardo essenziale nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

 

Cultura – La ministra della Cultura romena, Natalia Intotero, partecipa a Varsavia a un incontro informale assieme ai colleghi  dell’UE, incentrato sul ruolo della cultura nel rafforzamento dell’identità europea. Sul tavolo della riunione temi come il sostegno ai giovani artisti, la tutela del patrimonio culturale o la definizione di un nuovo quadro strategico per le politiche culturali europee, conosciuto come “Bussola culturale”. Il Ministero precisa in un comunicato che Natalia Intotero si pronuncia per la promozione della cultura non solo come vettore di identità, ma anche come strumento di resilienza e coesione sociale, in un’Europa a confronto con molteplici crisi. L’incontro di Varsavia sottolinea l’importanza della cooperazione europea nel campo della cultura, nonchè l’impegno della Romania di contribuire attivamente alla formazione delle politiche culturali a livello europeo, rileva la fonte citata.

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