UE: CE, via libera a reintroduzione regime Romania per sostenere imprese in difficoltà a causa della guerra in Ucraina/ NATO: oltre 2.200 militari alleati in Romania per esercitazione multinazionale Sea Shield 24/ Moldova: al via censimento popolazione e abitazioni
UE – La Commissione Europea ha approvato la reintroduzione del piano della Romania stimato al valore di circa 2,5 miliardi di euro per sostenere le imprese in difficoltà nel contesto generato dalla guerra lanciata dalla Russia contro l’Ucraina. Gli aiuti assumeranno la forma di garanzie dirette e sovvenzioni. La misura mira a garantire le liquidità necessarie alle imprese colpite dalle perturbazioni economiche generate dalla guerra. La Commissione ha notato che il regime della Romania, nel modo in cui è stato reintrodotto, resta in linea con le condizioni del quadro temporaneo di crisi e transizione. Gli aiuti non potranno superare i 280.000 euro per un’azienda attiva nel settore agricolo, i 335.000 euro per un’azienda operativa nel campo della pesca e dell’acquacoltura e 2,25 milioni di euro per un’azienda attiva in altri settori.
Energia atomica – La stretta collaborazione tra la Romania e l’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica nello sviluppo del programma nucleare civile e le prospettive di approfondimento della cooperazione nella medicina oncologica e nel campo dell’energia, si annoverano tra i temi analizzati a Bucarest dal primo ministro Marcel Ciolacu assieme al direttore generale dell’Agenzia, Rafael Grossi. D’altra parte, la ministra degli Esteri romena, Luminiţa Odobescu, ha parlato con Grossi della guerra lanciata dalla Russia contro l’Ucraina nonchè degli attacchi contro la centrale nucleare di Zaporizhzhia. Il capo della diplomazia romena ha sottolineato l’importanza del ruolo dell’Agenzia nell’uso delle tecnologie nucleari per scopi pacifici in condizioni di sicurezza. Dal canto suo, Grossi ha evidenziato l’implementazione delle nuove tecnologie nel campo dell’energia nucleare destinate all’installazione di reattori modulari in Romania. Il capo dell’AIEA ha incontrato anche il ministro dell’Energia, Sebastian Burduja. L’agenda dei colloqui ha incluso la ristrutturazione dell’Unità 1 della centrale nucleare di Cernavodă e i progetti delle Unità 3 e 4.
Energia – La Romania si annovera tra i Paesi con il più basso consumo di elettricità pro capite in Europa. Lo annuncia l’Associazione dei Prosumer e delle Comunità Energetiche, secondo cui per la transizione verso un’economia verde sarà necessario aumentare questo tipo di consumo rispetto ad altri combustibili come il gas naturale o il legno. L’organizzazione rileva che, in questo contesto, l’elettrificazione è la chiave per raggiungere la completa decarbonizzazione, mentre le tecnologie necessarie sono le pompe di calore per le abitazioni e l’idrogeno verde, accanto ai veicoli elettrici per l’industria.
NATO – Oltre 2.200 militari alleati partecipano da oggi all’esercitazione multinazionale Sea Shield 24, che si svolge in Romania. Fino al 21 aprile, militari romeni, di paesi NATO e partner come Georgia o Moldova, si addestreranno sul Mar Nero e nel Delta del Danubio, con 27 navi, 17 aerei e 91 veicoli. A Bucarest, il Ministero della Difesa ha precisato che si tratta dell’esercitazione più complessa condotta dalle Forze Navali Romene nel 2024. Sempre questa settimana, gli aerei britannici della Royal Air Force iniziano una missione di Air Policing in Romania. Nei prossimi quattro mesi, il distaccamento britannico, composto da circa 220 soldati e sei aerei tipo Eurofighter Typhoon, effettuerà, insieme ai colleghi dell’aeronautica romena, missioni di Enhanced Air Policing sotto il comando della NATO.
Moldova – Nella Repubblica di Moldova (ex sovietica, a maggioranza romenofona), è iniziato oggi il censimento della popolazione e delle abitazioni. Secondo il portavoce del governo, Daniel Vodă, tutti i cittadini dovranno rispondere alle domande e le autorità hanno l’obbligo di mantenere la confidenzialità sulle risposte, informa Radio Chișinău. L’ultimo censimento in Moldova è stato organizzato nel 2014, quando la popolazione ammontava a 2.800.000 persone, di cui 2,5 milioni residenti. I dati non coprono anche la regione separatista filo-russa della Transnistria (est), uscita de facto dal controllo di Chișinău nel 1992, dopo un conflitto armato che ha provocato centinaia di vittime, concluso con l’intervento delle truppe di Mosca a favore dei ribelli secessionisti.