08.03.2018
Bucarest – I rapporti tra la Romania e la Serbia sono ottimi e diventeranno migliori ancora. Lo ha dichiarato oggi a Bucarest il presidente Klaus Iohannis, al termine dell’incontro con l’omologo serbo, Aleksandar Vučić. La Serbia è il nostro principale partner nei Balcani Occidentali, ha sostenuto Iohannis, menzionando che i romeni di Serbia e i serbi di Romania svolgono un ruolo molto importante nel rafforzamento dei rapporti tra i due Paesi. D’altra parte, Iohannis ha affermato che la soluzione della questione Kosovo rappresenterebbe un passo enorme sulla strada europea per tutta la zona dei Balcani Occidentali. La Romania è uno dei cinque Paesi membri UE a non aver riconosciuto l’indipendenza proclamata 10 anni fa dall’ex provincia serba, abitata da popolazione a maggioranza albanese. Dal canto suo, Vučić ha espresso la gratitudine del suo Paese per il sostegno concesso dalla Romania al percorso europeo della Serbia, nonchè l’apertura alla collaborazione in vari settori.
România Internațional, 08.03.2018, 16:51
Zagabria – Il ministro degli Esteri romeno, Teodor Melescanu, ha cominciato oggi una visita ufficiale di due giorni in Croazia. Il programma include l’inaugurazione del Consolato onorario di Romania a Spalato, incontri con le autorità locali e con il presidente della Camera di Economia della Croazia, Luka Burilovic. Domani, Melescanu avrà colloqui ufficiali con il vicepremier e ministro croato degli Esteri, Marija Pejčinović Burić, con la presidente Kolinda Grabar-Kitarović, con il premier Andrej Plenković e con il presidente del Parlamento, Gordan Jandroković. Il programma include anche una visita alla Chiesa Ortodossa Romena di Zagabria, messa a disposizione della comunità romena dalla Chiesa Cattolica in Croazia, nonchè un incontro con i dirigenti dell’Associazione dei romeni che vivono in questo Paese.
Bucarest – Il ministro romeno con delega agli Affari Europei, Victor Negrescu, ha incontrato il ministro britannico per la Brexit, David Davis, che sta effettuando una serie di visite in Paesi membri dell’UE, in vista della riunione del Consiglio Europeo. Secondo un comunicato del Ministero degli Esteri, durante i colloqui è stata ribadita la volontà delle parti di stabilire al più presto il testo dell’Accordo sul ritiro, per consentire l’avvio dei negoziati sui rapporti futuri. D’altra parte, i colloqui hanno evidenziato anche la necessità di una cooperazione approfondita tra l’UE e la Gran Bretagna, in base ai legami storici e valori comuni. Victor Negrescu ha ribadito che per la Romania, una delle priorità è quella di proteggere i diritti dei romeni che lavorano, studiano o hanno la residenza nel Regno Unito.
Bruxelles – Il ministro dell’Interno romeno, Carmen Dan, partecipa da oggi a Bruxelles alla riunione del Consiglio Giustizia e Affari Interni. I colloqui sono incentrati sulla cooperazione nelle missioni/operazioni di Politica di Sicurezza e Difesa Comune dell’UE, nonchè in sede delle agenzie europee attive nel campo degli affari interni. Carmen Dan si pronuncerà per il consolidamento del coordinamento tra la sicurezza interna dell’UE e la sua dimensione esterna, e ribadirà il sostegno della Romania all’approfondimento della cooperazione nel contrasto della criminalità organizzata, terrorismo ed estremismo. Non in ultimo, saranno esaminate le possibilità di rafforzare la sicurezza ai confini e di sviluppare una gestione efficiente della migrazione.
XXX – La Giornata Internazionale della Donna rappresenta un occasione per ribadire limpegno della Romania per la promozione dei loro diritti e per leliminazione della discriminazione si afferma in un comunicato del ministero romeno degli Esteri. Secondo listituzione citata il momento rappresenta un ottima occasione per riflettere sui progressi realizzati nella promozione del ruolo delle donne e per il riconoscimento del loro contributo allo sviluppo della società moderna. Più di 50 Paesi hanno celebrato oggi la Giornata Internazionale della Donna. Dal 1975, la Festa della Donna viene celebrata l’8 marzo. Una risoluzione adottata due anni dopo dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite riconosceva il ruolo della donna negli sforzi di pace e sviluppo, con un appello alla cessazione della discriminazione e al coinvolgimento delle donne nella vita sociale.