08.02.2020
Politica – Il premier liberale designato, Ludovic Orban, presenterà lunedì al Parlamento la lista di ministri e il programma di governo aggiornato, in vista dell’avvio delle procedure di investitura. Il presidente Klaus Iohannis ha incarico alla premiership sempre il leader liberale, dopo il voto di sfiducia al governo presieduto dallo stesso Ludovic Orban. La mozione era stata inoltrata dall’opposizione socialdemocratica, in seguito alla decisione del governo di porre la fiducia sul ripristino dell’elezione dei sindaci a due turni, qualche mese prima delle amministrative. Il capo dello stato ha ribadito inoltre che, a suo avviso, le elezioni politiche anticipate rappresentano, al momento, la migliore opzione per la Romania. La vicepremier ad interim Raluca Turcan ha dichiarato che tutti i parlamentari liberali saranno presenti all’investitura del nuovo Gabinetto, ma che si asterranno dal voto, per poter avviare le anticipate. Per la loro convocazione, il Parlamento dovrebbe bocciare due proposte consecutive di premier designato. Prima del voto per il Governo Orban 2, i socialdemocratici hanno ipotizzato la possibilità di contestare alla Corte Costituzionale la designazione di Ludovic Orban, appena sfiduciato dal Parlamento.
România Internațional, 08.02.2020, 16:07
Fusione – I leader dell’Unione Salvate Romania (USR), terza forza nel Parlamento di Bucarest, e dell’extraparlamentare PLUS, guidata dall’ex primo ministro e commissario europeo Dacian Cioloş, si sono incontrati in riunioni separate per decidere la possibile fusione. D’altra parte, in seguito ad una consultazione interna, convocata su iniziativa del leader Dan Barna, il 91% dei membri USR ha votato per un orientamento dottrinario del partito di centrodestra. Eletti su liste comuni a maggio 2019, gli eurodeputati USR e PLUS sono iscritti al gruppo centrista Renew Europe del Parlamento Europeo.
Resistenza anticomunista – Commemorati oggi al Museo Memoriale delle Vittime del Comunismo e della Resistenza di Sighet (nord-ovest della Romania) i 67 anni dalla morte del grande politico Iuliu Maniu, leader del Partito Nazionale Contadino, premier della Romania tra le due guerre e membro dell’Accademia Romena. Militante per l’unità nazionale, promotore dei principi democratici, oppositore del nazismo e del comunismo, Maniu fu arrestato nel 1947 dal regime-fantoccio insediato dall’occupazione sovietica. Si è spento nel 1953, all’età di 80 anni, nella prigione di Sighet, dove era stata incarcerata quasi tutta l’élite democratica.
Influenza – Sono 23 i decessi provocati dall’influenza stagionale in Romania, dove nei giorni scorsi è stata dichiarata ufficialmente epidemia. La diffusione del virus ha determinato la sospensione parziale o totale delle lezioni in numerose scuole del Paese, che interessa 16.000 alunni. Gli specialisti affermano la tendenza crescente dei contagisi manterrà anche nelle prossime settimane, dato che molti romeni non sono stati vaccinati.
Rimpatrio – Sono state ultimate le procedure di rimpatrio dalla Siria, attraverso la Turchia, di una famiglia di tre cittadini romeni. Il Ministero degli Esteri di Bucarest precisa in un comunicato che i diplomatici romeni di Ankara e Istanbul sono intervenuti presso le autorità turche per agevolare il loro ingresso in Turchia. Dall’inizio delle operazioni di evacuazione in Siria, nel 2011, sono stati rimpatriati 790 cittadini romeni e i familiari. L’Ambasciata di Romania a Damasco concede assistenza e protezione consolare ai cittadini di Australia, Canada, Francia, Moldova e Portogallo che si trovano in Siria, e, su richiesta, anche ai cittadini di altri Stati.