08.02.2019
Finanziaria – In Romania, la bozza della Finanziaria per il 2019 è stata adottata nell’odierna seduta di governo. Lo ha reso pubblico il ministro delle finanze, Eugen Teodorovici, stando al quale il documento prevede aumenti importanti di fondi nei settori salute e istruzione. La bozza prevede la continuazione di uno stanziamento pari al 2% del PIL alla difesa, secondo gli impegni assunti nei confronti dei partner dell’Alleanza Nord-Atlantica. Sono assicurate, allo stesso tempo, anche le somme necessarie all’aumento del 15% delle pensioni a cominciare da settembre, nonché stanziamenti importanti ai budget locali. La bozza, criticata dall’opposizione di destra, prevede una crescita economica del 5,5%, un inflazione del 2,8% e un deficit pari al 2,5% del PIL.
România Internațional, 08.02.2019, 16:56
Trattato INF – Il concetto dello scudo antimissile della NATO rappresenta unazione proporzionale alle minacce attuali e rispetta tutti gli impegni internazionali, compreso il Trattato sulle forze nucleari a medio raggio (INF), mentre qualsiasi tentativo della Russia di negare tale fatto costituisce una “disinformazione flagrante nonché un tentativo di distrarre lattenzione dallinosservanza reale del Trattato da parte dello stato russo. La precisazione è stata fatta dal Ministero degli Esteri romeno e arriva in seguito alle consultazioni del capo della diplomazia romena, Teodor Melescanu, con il segretario generale NATO, Jens Stoltenberg e con gli alleati. Il MAE ribadisce che la base militare di Deveselu (sud della Romania) ha un ruolo difensivo e non è oggetto del Trattato INF. Al centro del conflitto si trova un nuovo tipo di missile russo, il Novator 9M729 che, secondo gli USA, non rispetta le previsioni del Trattato firmato nel 1987 che mette al bando i missili con testate nucleari con gittate tra i 500 e i 5.500 km. Mosca respinge le accuse americane e sostiene che il missile in causa ha una gittata di soli 480 km. Sia gli USA che la Russia hanno annunciato il loro ritiro dal Trattato INF.
Riunione GAI – Sono continuati a Bucarest i lavori della riunione informale dei ministri dellinterno europei, con la sessione Giustizia. I lavori sono presieduti dal ministro della Giustizia, Tudorel Toader, ed hanno tre temi al centro dei dibattiti: il futuro della cooperazione giudiziaria in materia civile e commerciale, prove elettroniche e futuro della cooperazione giudiziaria in campo penale. Alla riunione ha partecipato anche la Commissaria europea per la giustizia, la tutela dei consumatori e l’uguaglianza di genere, Vera Jourova, la quale si è detta ottimista per quanto riguarda il contributo della futura Procura europea al contrasto dei reati con fondi europei e della corruzione. Per la carica di procuratore-capo della Procura Europea, tra i favoriti si annovera anche lex capo della DNA della Romania, Laura Codruta Kovesi. Ieri, temi quali il terrorismo, la cooperazione tra le forze di polizia, la zona Schenghen o la migrazione si sono trovati al centro dei dibattiti della riunione informale dei ministri delinterno degli stati UE, organizzata dalla presidenza romena del Consiglio UE.
Venezuela – Secondo un annuncio della Presidenza, il capo dello stato romeno, Klaus Iohannis, ha riconosciuto ufficialmente Juan Guaido nella carica di presidente ad interim del Venezuela. Iohannis considera che, nel contesto in cui il nostro Paese esercita la presidenza di turno del Consiglio UE, e tenuto conto della dinamica degli sviluppi internazionali, nei fascicoli di politica estera, la Romania debba avere reazioni rapide e ferme, in accordo con le priorità a lungo termine della sua politica estera. Gli USA, il Canada e la maggior parte dei Paesi UE e dell’America latina hanno dichiarato il loro sostegno a Guaido. D’altra parte, durante un incontro del Consiglio di Sicurezza dell ONU, il presidente Nicola Maduro è stato sostenuto, dalla Cina e dalla Russia. Maduro ha respinto i consigli degli USA, del Canada, dei Paesi dell’UE e dell’America Latina di organizzare nuove elezioni.
Corruzione – L’ex sindaco di Costanza, Radu Mazare, è stato condannato in via definitiva, dall’Alta Corte di Cassazione e Giustizia a nove anni di reclusione in un fascicolo legato ad una serie di restituzioni e attribuzioni illegali di terreni. Mazare, è scappato, già da tempo in Madagascar. Nello stesso dossier sono stati condannati l’ex presidente social-democratico del Consiglio provinciale Costanta, Nicusor Constantinescu, e l’ex finanziatore della squadra di calcio Dinamo, Cristian Borcea. Secondo gli inquirenti, il patrimonio pubblico ha perso terreni il cui valore ammonta a 114 milioni di euro.
Proteste – Secondo giorno di proteste, a Bucarest, dei dipendenti delle forze della polizia, del sistema penitenziario e dei militari a riposo che chiedono condizioni migliori di lavoro, una retribuzione equa e la cessazione della discriminazione dei militari a riposo. Secondo i sindacalisti del settore, gli stipendi del personale attivo in questo campo sono stati congelati, tramite decreti governativi, mentre le pensioni dei militari a riposo sono diminuite del 30%.
Finto chirurgo italiano – Un tribunale di Bucarest ha deciso la custodia cautelare in carcere per 30 giorni il finto chirurgo plastico italiano, Matteo Politi, che ha operato, senza avere il diritto, in cinque strutture ospedaliere di Bucarest. Politi è stato fermato dalla polizia al confine con l’Ungheria, mentre cercava di scappare in treno. Matteo Politi non aveva ricevuto l’approvazione a svolgere attività da parte del Collegio dei Medici, il quale si è rivolto Procura. La ministra della Salute, Sorina Pintea, sostiene che la responsabilità di quanto accaduto spetta alle cliniche private che hanno accettato la collaborazione con l’italiano, che, per un anno ha operato sotto il nome di Matthew Mode. Il veneziano Matteo Politi (con la terza media) era già ricercato dalle autorità romene in un fascicolo di frode. In Italia, il finto chirurgo plastico è stato già stato condannato nel 2011 a un anno e mezzo di reclusione con sospensione, dopo aver preteso, per anni, di essere medico.