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08.02.2017


08.02.2017
08.02.2017

, 08.02.2017, 17:21


Bucarest – La prima mozione di censura inoltrata dal PNL e USR, allopposizone, contro lattuale governo di coalizione PSD-ALDE è stata respinta dalla plenaria riunita del Parlamento di Bucarest. Sono stati contati 161 voti “per” e 8 “contro”. Per essere adottata la mozione avrebbe dovuto riunite almeno 223 voti favorevoli. Il PSD, ALDE e UDMR si sono astenuti. La mozione, intitolata Governo Grindeanu, governo della Provocazione Nazionale. Non legalizzate il furto in Romania è stata inoltrata la scorsa settimana e sostenuta davanti alla plenaria del Legislativo. Al premier social-democratico Grindeanu viene chiesto di assumersi lerrore di aver adottato il decreto legge per la modifica dei codici penali e di un disegno legge su una grazia collettiva. Allo stesso termpo, i firmatari della mozione hanno chiesto al governo le dimissioni, con laccusa di abuso istituzionale. Ricordiamo che ladozione dellordinanza di modifica della legislazione penale, abrogata ulteriormente, ha generato ampie manifestazioni di protesta in tutto il Paese ma anche allestero.



Bucarest – La Corte Costituzionale di Romania ha stabilito che non esiste un conflitto giuridico di natura costituzionale tra I poteri nello stato in seguito alladozione del decreto legge sulla modifica dei Codici Penali. La Corte ha risposto dopo che ha discusso le richieste del presidente Klaus Iohannis e del capo del Consiglio Superiore della Magistratura, Mariana Ghena. Anteriormente, il governo aveva abrogato il decreto annunciando di rinunciare, per il momento, alla modifica dei Codici Penali. Ieri, il presidente Iohannis aveva chiesto, davanti alla plenaria del Parlamento, , al governo di sinistra di trovare soluzioni alla crisi creata tramite ladozione del decreto governativo che modifica i Codici Penali.



Bucarest – Il presidente romeno, K;aus Iohannis ha inviato un messaggio in occasione dellanniversario di 27 anni dalla creazione del Servizio Romeno di Informazioni Estere, nel quale sottolinea la sua importanza nella difesa della democrazia e dello stato di diritto. Il presidente ha sottolineato che il SIE rappresenta una struttura importante del sistema nazionale di sicurezza ringraziando ai rappresentanti del serivzio per lintera attività svolta a favore della Romania. Il SIE ha contribuito al consolidamento del profilo del nostro paese di promotore dei principi e dei valori euroartlantici partecipando in modo attivo e predittibile all’assicurazione della stabilità regionale — ha affermato il capo dello stato.



Bucarest — Nona giornata consecutiva di manifestazioni antigovernative davanti alla sede dell’Esecutivo di Bucarest ma anche in altre città sullo sfondo delle modifiche della legislazione penale. I manifestanti, in numero più basso rispetto ai giorni precedenti, hanno chiesto le dimissioni del Governo di sinistra. Il pià alto numero di protestatari è stato registrato domenica, quando oltre mezzo milione di persone hanno manifestato nella capitale e nelle principali città del Paese, ma anche all’estero, contro l’Ordinanza che modifica i codici penali, malgrado sia stata abbrogata nello stesso giorno. Sempre oggi, il presidente Klaus Iohannis ha tentato di avere un dialogo con i protestatari che chiedono le Sue dimissioni. Si tratta del quarto giorno in cui davanti alla sede dell’Amministrazione Presidenziale manifestanti si radunano per sostenere il Governo Grindeanu.




Bucarest — I 500 militari delle Forze terrestri degli USA spiegati in Europa, partiti dalla Polonia verso la Romania, occupano i loro posti alla Base Aerea “Mihail Kogalniceanu” nel distretto di Constanta, informa un comunicato del ministero della Difesa di Bucarest. I militari americani effettueranno esercitazioni assieme alle forze romene, come parte dell’impegno americano di assicurare la sicurezza del fianco est della NATO.




Bucarest — La sezione giudici del Consiglio Superiore della Magistratura della Romania ha deciso l’esclusione dalla magistratura del giudice Camelia Bogdan. Bogdan ha guidato la corte che nel 2014 ha condannato ha 10 anni di reclusione un potente imprenditore romeno, Dan Voiculescu in un fascicolo di privatizzazione fraudolenta. La decisione del CSM non e’ definitiva e puo’ essere attaccata all’Alta Corte di Cassazione e Giustizia.Il giudice e’ accusato che nel periodo in cui si occupava del fascicolo Voiculescu ha partecipato a un corso di specializzazione sposorizzato dal Ministero dell’Agricoltura che si era costituito parte civile nel fascicolo in causa.


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