07.12.2019
Governo – Il premier Ludovic Orban ha annunciato che il Governo porrà la fiducia su ddl importanti, tra cui quelli riguardanti i tetti di spesa del bilancio o la revisione delle leggi sulla giustizia. Il primo ministro liberale ha affermato che la legge sui tetti di spesa del bilancio è necessaria per ultimare la Finanziaria e la Legge sulla previdenza sociale. D’altra parte, la revisione delle leggi sulla giustizia riguarda la proroga dei termini per il pensionamento anticipato dei magistrati, al passaggio dai collegi di 2 ai collegi di 3 magistrati, nonchè l’anzianità per l’ingresso nella magistratura. Durante il periodo compreso tra la fine della seconda sessione ordinaria del 2019, fino alla ripresa dei lavori del Parlamento nella prima sessione del 2020, il Governo sarà in grado di emanare ordinanze in settori non soggetti alle leggi organiche: finanze pubbliche, economia, energia e ambiente imprenditoriale, lavori pubblici, sviluppo e amministrazione, affari interni, trasporti, infrastrutture e comunicazioni, cultura, fondi europei, sanità.
România Internațional, 07.12.2019, 16:07
Governo – Il premier Ludovic Orban ha annunciato che il Governo porrà la fiducia su ddl importanti, tra cui quelli riguardanti i tetti di spesa del bilancio o la revisione delle leggi sulla giustizia. Il primo ministro liberale ha affermato che la legge sui tetti di spesa del bilancio è necessaria per ultimare la Finanziaria e la Legge sulla previdenza sociale. D’altra parte, la revisione delle leggi sulla giustizia riguarda la proroga dei termini per il pensionamento anticipato dei magistrati, al passaggio dai collegi di 2 ai collegi di 3 magistrati, nonchè l’anzianità per l’ingresso nella magistratura. Durante il periodo compreso tra la fine della seconda sessione ordinaria del 2019, fino alla ripresa dei lavori del Parlamento nella prima sessione del 2020, il Governo sarà in grado di emanare ordinanze in settori non soggetti alle leggi organiche: finanze pubbliche, economia, energia e ambiente imprenditoriale, lavori pubblici, sviluppo e amministrazione, affari interni, trasporti, infrastrutture e comunicazioni, cultura, fondi europei, sanità.
Rivoluzione 1989 – A Timisoara, nell’ovest della Romania, sono iniziate le commemorazioni per il 30/o della Rivoluzione anticomunista del dicembre 1989. Per due settimane, si svolgeranno marce e messe commemorative e saranno deposte corone di fiori ai monumenti degli eroi-martiri, si terranno incontri festivi, simposi, mostre, concerti e presentazioni di libri, nonchè eventi dedicati alle giovani generazioni, alla memoria di coloro che si sono sacrificati per la libertà. Il 17 dicembre sarà proclamato giorno di lutto. Gli eventi culmineranno il 20 dicembre con celebrazioni e concerti dedicati al giorno in cui Timisoara è diventata la prima città libera dal comunismo in Romania.
Incendio Colectiv – Il Tribunale di Bucarest dovrebbe pronunciare lunedì una prima condanna nel fascicolo aperto in seguito all’incendio avvenuto a ottobre 2015 nel club Colectiv di Bucarest, in cui hanno perso la vita 65 persone e centinaia sono rimaste ferite. Tra gli incolpati si annoverano i proprietari del club, i vigili del fuoco incaricati ai controlli di sicurezza antincendio, l’ex sindaco del rione in cui si trova il locale, nonchè i rappresentanti dell’impresa che ha installato i fuochi d’artificio che hanno provocato l’incendio. Venerdì, l’ex ministro della Salute, Nicolae Bănicioiu, è stato ascoltato nel fascicolo in cui gli inquirenti della Procura Generale stanno indagando l’intervento delle autorità dopo l’incendio. A novembre 2015, poco dopo la tragedia, Nicolae Bănicioiu dichiarava che le autorità romene non hanno bisogno di aiuto dall’estero per curare i feriti. Un anno dopo, i genitori delle vittime hanno sporto presso la Procura Generale una denuncia penale, accusando parecchi funzionari governativi e del sistema sanitario della cattiva gestione della situazione dopo l’incendio. La Procura Generale ha aperto un fascicolo penale in rem per omicidio doloso aggravato, abuso d’ufficio e negligenza in servizio.
Eurostat – Nel 2018, oltre 3,1 milioni di cittadini romeni attivi, con età compresa tra i 15 e i 64 anni, erano residenti negli Stati membri dell’UE o membri dell’Associazione Europea di Libero Scambio, che include Svizzera, Norvegia, Islanda e Liechtenstein. Lo rilevano i dati dell’Eurostat, indicando che il numero di romeni residenti negli stati UE/ AELS nel 2018 era più elevato di circa 200.000 persone rispetto al 2017, con il più alto aumento da un anno all’altro in termini di migrazione della popolazione all’interno dell’UE. Ai prossimi posti si piazzano l’Italia, con 72.500, la Bulgaria (46.900) e la Grecia (39.100). Dal canto suo, l’Istituto Nazionale di Statistica rileva che, nel 2018, la Romania continuava a essere un Paese di emigrazione, con oltre 238.000 connazionali trasferiti all’estero.
Pallamano – La nazionale di pallamano femminile della Romania giocherà contro la Russia domenica, in seguito alla qualificazione nei gruppi principali dei Mondiali in corso in Giappone, dopo aver sconfitto l’Ungheria per 28-27. Martedì, le giocatrici romene incontreranno la Svezia e mercoledì il Giappone. Tutte le partite si svolgeranno a Kumamoto.