07.12.2014
Bucarest — I rappresentanti del Fondo Monetario Internazionale e della Commissione Europea hanno continuato con le autorità di Bucarest i negoziati sulla Finanziaria per il 2015, segnati da vertenze sul deficit di bilancio. Mentre i rappresentanti del FMI e della CE si pronunciano per un livello pari allo 0,9% del Pil, il governo di Bucarest insiste per l’1,4%. Le autorità di Bucarest definiscono come inaccettabile la sollecitazione dei partner internazionali, in quanto significherebbe la riduzione delle somme stanziate agli investimenti, alla sanità o al cofinanziamento dei progetti europei, e porterebbe a quello che hanno chiamato un inginocchiamento definitivo dell’economia romena.
Corina Cristea, 07.12.2014, 13:01
Bucarest — Il presidente del Consiglio provinciale di Buzau, Cristinel Marian Bîgiu (Partito socialdemocratico, al co-governo), e suo figlioccio, Florin Colgiu (leader locale della gioventù del Partito nazionale liberale, all’opposizione) sono stati fermati dalla Direzione Nazionale Anticorruzione con l’accusa di aver intascato tangenti. I procuratori affermano che avrebbero colto in flagrante Bîgiu mentre prendeva le mazzette da un imprenditore, in cambio dell’assegnazione di alcuni contratti, mentre Colgiu sarebbe stato l’intermediario delle tangenti. Bîgiu è stato senatore del Partito nazionale liberale fino al 2012, quando è stato eletto presidente del Consiglio provinciale di Buzau, e quest’autunno è passato al Partito socialdemocratico, approfittando dell’ordinanza del governo socialdemocratico che ha consentito il trasformismo degli eletti locali. I commentatori notano che circa la metà dei capi di consigli provinciali di Romania, quasi tutti socialdemocratici o liberali, sono oggetto di dossier di corruzione.
Bucarest — Il Ministero degli Esteri romeno condanna fermamente la brutale uccisione del giornalista americano di origine britannica Luke Somers e del docente sudafricano Pierre Korkie per mano del gruppo terroristico Al Qaida e rivolge condoglianze alle loro famiglie. La diplomazia di Bucarest sottolinea in un comunicato che questi atti di crudeltà e violenza estrema non possono avere alcuna giustificazione, e i colpevoli devono rispondere per i fatti commessi. Il MAE ribadisce l’impegno della Romania, accanto agli altri stati alleati e partner, nella lotta all’estremismo e al terrorismo internazionale, gravi minacce contro i valori democratici, la libertà e la sicurezza dei cittadini.
Chisinau — Il Parlamento della Polonia ha ratificato l’Accordo di Associazione tra la Moldova e l’Unione Europea. Il viceministro degli Esteri di Varsavia, Tomasz Orlowski, ha dichiarato, nel corso di una riunione del Sejm, che la Moldova ha avviato con successo delle riforme e ha bisogno di un segnale in più dall’UE in grado di assicurarla che il suo futuro è uno europeo. Finora, il documento è stato ratificato da dieci stati membri dell’UE: Romania, Lettonia, Malta, Estonia, Lituania, Bulgaria, Slovacchia, Ungheria, Svezia e Polonia. L’Accordo di Associazione tra la Moldova e l’UE è stato firmato il 27 giugno 2014 e ratificato dal Parlamento di Chisinau il 2 luglio, una procedura che dovrebbe essere adempiuta da tutti gli stati membri dell’UE.
Chisinau — La Corte Costituzionale della Moldova esaminerà domani una segnalazione sulla neutralità di questo stato ex-sovietico, a maggioranza romenofona, inoltrata da parlamentari liberali che desiderano l’adesione alla NATO. Ai sensi della Costituzione, la Moldova è neutrale e non ammette il dispiegamento di truppe straniere sul suo territorio, però il leader liberale, Mihai Ghimpu, considera nulli questi provvedimenti, data la presenza dei militari russi nella regione separatista promoscovita della Transnistria (est). Parallelamente, i liberali e i loro partner dell’attuale coalizione governativa filoeuropea, il Partito liberale democratico e il Partito democratico, continuano i colloqui sul futuro programma governativo. Alle elezioni politiche del 30 novembre, i tre partiti hanno riunito insieme 55 dei 101 seggi di deputato. Il governo di Chisinau auspica di ottenere per la Moldova nel 2017 lo statuto di candidato all’ingresso nell’UE e la membership nel 2020.
XXX — Nell’Unione Europea, la speranza di vita è cresciuta notevolmente dagli anni 90, però permangono ancora forti disparità tra i Paesi. Lo rileva un rapporto annuo sulla salute in Europa, pubblicato dall’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico. Mediamente, nei 28 stati membri dell’UE, la speranza di vita era di 79,2 anni nel 2012, di 5,1 anni in più rispetto al 1990. La crescita si spiega principalmente con la riduzione notevole della mortalità provocata da malattie cardiovascolari, soprattutto per le persone in età tra i 50 e i 65 anni. La Spagna, con 82,5 anni, l’Italia, con 82,4, e la Francia, con 82,1, sono i Paesi europei con la maggiore speranza di vita. I Paesi dell’est europeo e quelli baltici sono il fanalino di coda, con una speranza di vita inferiore ai 75 anni in Romania, Bulgaria, Lettonia o Lituania.
Budapest — La nazionale femminile di pallamano di Romania gioca a Debrecen, nella confinante Ungheria, con la squadra della Norvegia, la partita di debutto del torneo finale del Campionato Europeo. Lo stesso girone include anche la Danimarca e l’Ucraina. L’allenatore Gheorghe Tadici vede la squadra romena tra le prime otto agli Europei di quest’anno, dopo essersi piazzata al decimo posto a quelli del 2012 e del 2013, lungi dalle aspettative dei tifosi. Nelle ultime partite preparatorie prima del torneo finale, la Romania si è aggiudicata, in trasferta, una doppia vittoria, rispettivamente 26-23 e 27-23 con la squadra tedesca.