07.11.2019
Economia – Il tasso di crescita delleconomia romena aumenterà leggermente questanno, fino al 4,1% del PIL, per rallentare al 3,6% nel 2020, e al 3,3% nel 2021, secondo le previsioni economiche d’autunno pubblicate, oggi, dalla Commissione europea. Si prevede un calo dei consumi privati, che resteranno tuttavia il principale motore di crescita per tutto il periodo di previsione, man mano che i redditi disponibili continueranno a essere sostenuti da una politica fiscale espansiva e da una solida crescita dei salari, afferma lEsecutivo Comunitario. La Commissione prevede inoltre che le pressioni inflazionistiche in Romania diminuiranno dal 4,1%, nel 2018, al 3,9%, nel 2019, e torneranno nellintervallo preso in esame dalla Banca Centrale (il 2,5% più/ meno un punto percentuale) nel 2020. LEsecutivo comunitario ammonisce che, questanno, il deficit del bilancio salirà al 3,6% in seguito agli aumenti salariali significativi nel settore pubblico. Il deficit aumenterà notevolmente anche nei prossimi due anni al 4,4% e al 6,1% del PIL, come conseguenza degli aumenti delle pensioni adottati nellestate del 2019, sottolinea la CE.
România Internațional, 07.11.2019, 15:50
Politica – Il nuovo primo ministro romeno, il liberale Ludovic Orban, ha partecipato, oggi, allassunzione dei mandati da parte dei nuovi titolari dei Ministeri della Sanità, dellIstruzione e della Ricerca, dei Lavori Pubblici, dello Sviluppo e dellAmministrazione, nonche dellAmbiente e delle Foreste, del Lavoro, e della Cultura. Per loccasione, il nuovo Ministro della Salute, Victor Costache, ha attirato lattenzione sul fatto che in questo settore non ci sono soldi sufficienti per chiudere lanno. Costache ha affermato che una delle priorità del suo mandato è lorganizzazione dellesame di abilitazione allesercizio professionale, l8 dicembre, come concordato con i rappresentanti degli studenti. Il ministro della Pubblica Istruzione, Monica Anisie, afferma che desidera trasparenza e capacità decisionale a beneficio dei giovani. Dal canto suo, Ion Stefan ha affermato che la priorità numero uno al Ministero dei Lavori Pubblici, dello Sviluppo e dellAmministrazione è lo sviluppo della rete di gas in Romania.
Presidenziali – I romeni residenti allestero sono attesi da venerdì, per tre giorni, alle urne per eleggere il presidente del Paese per i prossimi cinque anni. Sia il primo, che il secondo turno si svolgeranno, nei seggi all’estero, per la prima volta, in tre giorni. Il primo turno si svolgerà da venerdì a mezzogiorno (ora locale) fino a domenica sera, mentre il secondo, tra il 22 e il 24 novembre. I romeni residenti allestero che si sono registrati online possono votare anche per corrispondenza. Il presidente dellAutorità Elettorale Permanente (AEP), Constantin-Florin Mituleţu-Buică, ha dichiarato che le elezioni presidenziali di questanno in Romania saranno le più costose mai organizzate. La somma totale ammonta a circa 150 milioni di euro, di cui 50 destinati al voto allestero. Al fine di evitare le file, come accaduto negli anni precedenti, allestero sono stati allestiti 835 seggi, più del doppio rispetto alle elezioni precedenti. In Romania, i cittadini aventi diritto potranno votare in un unico giorno nei due turni, rispettivamente il 10 e il 24 novembre. Per la più alta carica nello stato, sono in lizza 14 candidati, sia da parte di tutti i gruppi parlamentari e di alcuni partiti extraparlamentari, che indipendenti.
Proteste minatori – I minatori di Uricani e Paroseni (centro-ovest della Romania) hanno sospeso oggi le proteste iniziate 11 giorni fa, quando si erano asserragliati sottoterra. La decisione è stata presa in attesa della realizzazione delle promesse del nuovo Governo guidato dal liberale Ludovic Orban a risolvere i loro problemi. Ieri, lEsecutivo ha emesso in prima lettura unordinanza sulla tutela sociale dei minatori licenziati. Si tratta di un reddito mensile concesso per due anni e della registrazione di questo periodo come anzianità contributiva. Secondo i sindacalisti, è la protesta più lunga dei minatori degli ultimi 15 anni. Alla fine del 2017, le due miniere sono entrate in un programma di chiusura ed ecologizzazione. Inoltre, decine di minatori di Salina Ocna Dej (nord-ovest) si sono asserragliati sottoterra per protestare contro la mancata concessione dei buoni vacanze. Per lo stesso motivo, la produzione di sale è stata interrotta per circa una settimana in diversi sfruttamenti del sale in Romania.