07.10.2018
Bucarest — I romeni con diritto di voto sono stati attesi questo finesettimana, alle urne, al referendum per la revisione della Costituzione, con la ridefinizione della famiglia come matrimonio liberamente acconsentito tra un uomo e una donna, e non tra coniugi, come attualmente. Secondo i dati resi pubblici dall’Ufficio Elettorale Centrale, due ore prima della chiusura delle urne, in Romania aveva votato il 18,87% degli elettori, la maggior parte nelle città. Per i romeni della diaspora sono stati creati 378 seggi elettorali, presso le missioni diplomatiche, gli uffici consolari, gli istituti culturali e altri spazi. I più numerosi si trovano in Italia, Spagna, Moldova, USA, Gran Bretagna, Francia e Germania. Il voto all’estero, iniziato venerdì sera a Auckland, in Nuova Zelanda, si svolgerà per 58 ore in rapporto all’ora romena e si concluderà lunedì mattina, 8 ottobre, sulla Costa Occidentale degli USA e nel Canada. Il processo di revisione è stato votato nel Parlamento ed ha alla base un’iniziativa cittadina che ha raccolto 3 milioni di firme. Il referendum è valido se si presenta alle urne almeno il 30% delle persone iscritte sulle liste elettorali permanenti — quasi 19 milioni – e sarà approvato se le opzioni validamente espresse rappresentano almeno il 25% degli elettori iscritti sulle liste.
România Internațional, 07.10.2018, 15:11
Bucarest — I romeni con diritto di voto sono stati attesi questo finesettimana, alle urne, al referendum per la revisione della Costituzione, con la ridefinizione della famiglia come matrimonio liberamente acconsentito tra un uomo e una donna, e non tra coniugi, come attualmente. Secondo i dati resi pubblici dall’Ufficio Elettorale Centrale, due ore prima della chiusura delle urne, in Romania aveva votato il 18,87% degli elettori, la maggior parte nelle città. Per i romeni della diaspora sono stati creati 378 seggi elettorali, presso le missioni diplomatiche, gli uffici consolari, gli istituti culturali e altri spazi. I più numerosi si trovano in Italia, Spagna, Moldova, USA, Gran Bretagna, Francia e Germania. Il voto all’estero, iniziato venerdì sera a Auckland, in Nuova Zelanda, si svolgerà per 58 ore in rapporto all’ora romena e si concluderà lunedì mattina, 8 ottobre, sulla Costa Occidentale degli USA e nel Canada. Il processo di revisione è stato votato nel Parlamento ed ha alla base un’iniziativa cittadina che ha raccolto 3 milioni di firme. Il referendum è valido se si presenta alle urne almeno il 30% delle persone iscritte sulle liste elettorali permanenti — quasi 19 milioni – e sarà approvato se le opzioni validamente espresse rappresentano almeno il 25% degli elettori iscritti sulle liste.
Bucarest — La mozione semplice del PNL (all’opposizione) contro il ministro dell’Economia romeno, Dănuţ Andruşcă, sarà esaminata lunedì nella plenaria della Camera dei Deputati e verrà sottoposta al voto mercoledì. I liberali accusano Dănuţ Andruşcă di destabilizzare volontariamente l’economia romena. La settimana scorsa, i deputati hanno bocciato una mozione semplice avviata sempre dai liberali contro il ministro delle Finanze, Eugen Teodorovici, accusato dal PNL del fallimento della strategia fiscale del bilancio. I firmatari del documento hanno sollecitato la rimozione della sovraccisa sui carburanti, l’avvio di alcuni importanti progetti di investimenti e lo stanziamento del 100% dell’imposta sul reddito all’amministrazione locale a cominciare dall’anno prossimo. Martedì scorso, il Senato ha bocciato una mozione semplice contro il ministro dei Trasporti, Lucian Şova, inoltrata dal PNL e dall’USR (all’opposizione). I firmatari del documento gli hanno rimproverato il modo in cui ha gestito il settore stradale e ferroviario.
Bucarest — La Commissione Europea ha trasmesso una lettera alle autorità romene in cui pone alcune domande sugli sviluppi legislativi nel campo della Giustizia — conferma l’Esecutivo europeo, dopo che alcune informazioni in tal senso sono apparse sulla stampa romena. La Commissione segue da vicino la situazione in Romania, soprattutto gli sviluppi legislativi relativi alle leggi sulla giustizia e alle leggi sui Codici penale e di procedura penale. Analizziamo gli emendamenti per accertarci della loro conformità alla legislazione UE e abbiamo trasmesso alle autorità romene domande precise e dettagliate in riferimento a questi problemi di interesse”, ha precisato, domenica, un potavoce della CE, in risposta ad una sollecitazione dell’agenzia stampa AGERPRES. La lettera arriva dopo il dibattito, il 3 ottobre, nella plenaria del Parlamento Europeo di Strasburgo, sulla situazione dello stato di diritto in Romania, cui ha partecipato anche il capo del governo romeno, Viorica Dăncilă. Il primo-vicepresidente della CE, Frans Timmermans, ha ammonito le autorità di Bucarest che l’esecutivo europeo sarà severo, se necessario, nella valutazione della Romania, mentre Viorica Dăncilă ha dichiarato che la Romania rispetterà lo stato di diritto e seguirà la sua strada pro-europea.
Bucarest — L’Alta Corte di Cassazione e Giustizia romena ha stabilito per l’8 ottobre il primo termine dell’appello nel fasciolo sulle assunzioni fittizie in cui il presidente della Camera e leader del PSD, Liviu Dragnea, è stato condannato in prima istanza a 3 anni e 6 mesi di carcere con esecuzione. A giugno, l’Alta Corte lo aveva condannato per istigazione all’abuso d’ufficio. I procuratori DNA accusano Liviu Dragnea che, mentre era presidente del Consiglio Provinciale Teleorman (sud), ha disposto l’assunzione fittizia di due membri del partito presso la Direzione di Assistenza Sociale e Tutela dell’Infanzia. Le due dipendenti sarebbero state pagate da fondi pubblici, sebbene avessero lavorato esclusivamente per il PSD. Il leader socialdemocratico ha affermato di non aver commesso nessuno dei reati. Nel 2016, è stato condannato in via definitiva a due anni di carcere con sospensione per tentativo di broglio elettorale. L’Alta Corte di Cassazione e Giustizia ha però annullato, in estate, la sospensione dell’esecuzione in questo fascicolo.
Sofia — La giornalista investigativa bulgara Victoria Marinova (30 anni), direttrice amministrativa e presentatrice dell’emittente televisiva regionale TVN, è stata assassinata violentemente, sabato, nella città di Ruse. Victoria Marinova è il terzo giornalista investigativo ucciso in uno stato membro dell’UE in meno di un anno, dopo Daphne Caruana Galizia in Malta e Jan Kuciak in Slovacchia, le cui morti hanno provocato sconvolgimento a livello mediatico e politico. Victoria Marinova presentava su TVN il programma proprio Detector, la cui ultima edizione è stata trasmessa il 30 settembre. Allora, Marinova aveva allora intervistato il giornalista bulgaro Dimitar Stoianov, del sito Bivol, affiliato a WikiLeaks, e il giornalista romeno Attila Biro, membro RISE Romania. Stando all’Agenzia France Presse, Stoianov e Biro sono stati arrestati lo scorso mese dalla polizia bulgara, mentre stavano indagando sulla distruzione di documenti che avrebbero svelato atti di corruzione da parte di una ditta privata di costruzioni stradali, sospettata di frode sui fondi europei.
Bucarest — Compagnie teatrali di sei Paesi, gruppi e interpreti di musica klezmer di fama mondiale si riuniscono a Bucarest, nel periodo 7 – 14 ottobre, alla terza edizione del Festival Internazionale di Teatro Yiddish – TES FEST. L’evento è organizzato dal Teatro Ebraico di Stato in occasione del 70esimo anniversario dell’istituzione e in ricorrenza dei 142 anni dalla fondazione del primo teatro professionista in lingua yiddish del mondo, in Romania, a Iaşi, nel 1876, da parte dello scrittore e artista Avram Goldfaden. Al Festival parteciperanno compagnie di teatro in lingua yiddish di USA, Israele, Francia, Moldova, Austria, Polonia. Saranno organizzati anche alcuni eventi connessi: workshop di cultura yiddish realizzati da grandi personalità artistiche, incontri tematici, proiezioni di film, ma anche due mostre sulla storia e l’attività del Teatro Ebraico di Romania.
Stoccolma — La stagione Nobel 2018 si conclude, lunedì, con l’assegnazione, a Stoccolma, del premio per l’Economia. Venerdì, a Oslo, il ginecologo congolese Denis Mukwege, che ha curato vittime della violenza sessuale nel suo Paese, e Nadia Murad, un’attivista kurda per i diritti dell’uomo sopravvissuta alla schiavitù sessuale cui l’ha sottoposta l’organizzazione terroristica Stato Islamico, sono stati insigniti del Premio Nobel per la pace quest’anno. Il Comitato Nobel norvegese ha precisato di averli insigniti dei premi per i loro sforzi di porre fine alla violenza sessuale come arma bellica.
Bucarest – La squadra romena di pallamano AHC Dobrugea Sud Costanza (sud-est) incontra, oggi, in casa la ceca Talent Robstav MAT Plzen, nella seconda tappa del secondo turno preliminare della Coppa EHF di pallamano maschile. Ieri la AHC Dobrugea Sud Costanza ha battuto, in casa, per 28-21, la squadra ceca, nella prima tappa del secondo turno preliminare della Coppa EHF. A Chiajna, CSA Steaua Bucarest ha sconfitto per 25-23 la squadra israeliana Maccabi Srugo Rishon Lezion nella prima tappa del secondo turno preliminare della Coppa EHF di pallamano maschile.