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07.06.2020

COVID-19 — In Romania, il numero dei contagi dal coronavirus ammonta a quasi 20.500, mentre 14.638 persone sono guarite — lo rilevano i dati resi pubblici oggi dal Gruppo di Comunicazione Strategica. Dall’inizio dell’epidemia, il numero dei decessi è salito a 1.326. In leggero aumento è anche il numero dei cittadini romeni all’estero contagiati dal nuovo coronavirus. Stando al GCS, 3.304 cittadini romeni all’estero sono stati rilevati positivi al nuovo coronavirus, 19 in più rispetto al bilancio di sabato. I casi più numerosi sono stati registrati in Italia, quasi 1.900, ma il maggior numero di decessi si registrano in Gran Bretagna, oltre 40, nel contesto in cui il numero dei romeni contagiati nel Regno Unito è inferiore a 100. Questi dati sono stati forniti alle missioni diplomatiche e agli uffici consolari della Romania all’estero, dalle autorità competenti degli stati di residenza, oppure direttamente dai cittadini romeni all’estero — precisano le autorità di Bucarest. D’altra parte, il ministro della Salute romeno, Nelu Tătaru, ha affermato che un’eventuale seconda ondata dell’epidemia non avrà la stessa intensità come la prima. Stando al ministro, se la popolazione osserverà le misure preventive, verso la fine di luglio e l’inizio di agosto si tornerà ad una vita quasi normale.

07.06.2020
07.06.2020

, 07.06.2020, 16:42

COVID-19 — In Romania, il numero dei contagi dal coronavirus ammonta a quasi 20.500, mentre 14.638 persone sono guarite — lo rilevano i dati resi pubblici oggi dal Gruppo di Comunicazione Strategica. Dall’inizio dell’epidemia, il numero dei decessi è salito a 1.326. In leggero aumento è anche il numero dei cittadini romeni all’estero contagiati dal nuovo coronavirus. Stando al GCS, 3.304 cittadini romeni all’estero sono stati rilevati positivi al nuovo coronavirus, 19 in più rispetto al bilancio di sabato. I casi più numerosi sono stati registrati in Italia, quasi 1.900, ma il maggior numero di decessi si registrano in Gran Bretagna, oltre 40, nel contesto in cui il numero dei romeni contagiati nel Regno Unito è inferiore a 100. Questi dati sono stati forniti alle missioni diplomatiche e agli uffici consolari della Romania all’estero, dalle autorità competenti degli stati di residenza, oppure direttamente dai cittadini romeni all’estero — precisano le autorità di Bucarest. D’altra parte, il ministro della Salute romeno, Nelu Tătaru, ha affermato che un’eventuale seconda ondata dell’epidemia non avrà la stessa intensità come la prima. Stando al ministro, se la popolazione osserverà le misure preventive, verso la fine di luglio e l’inizio di agosto si tornerà ad una vita quasi normale.



Rimpatri — Il Ministero degli Esteri di Bucarest informa che, il 5 giugno, è stato facilitato il rientro in patria di 346 cittadini romeni che si trovavano in Francia, Italia e Belgio. L’azione si è svolta nell’ambito degli sforzi delle autorità per facilitare il rientro nel Paese dei romeni all’estero che sono stati colpiti dalle misure di restrizione del trasporto aereo adottate per contenere la diffusione del virus COVID-19. Inoltre, le azioni delle autorità romene hanno reso possibile lo spostamento verso lo stato di domicilio/residenza di 27 cittadini stranieri: 22 francesi, due canadesi, due britannici e un camerunese, precisa il MAE di Bucarest.



Turismo — I padronati del settore turistico romeno sollecitano al Governo di rimuovere le restrizioni per il funzionamento dei locali all’aperto dal 15 giugno e di permettere la ripresa parziale dell’attività all’interno dei ristoranti. In una lettera aperta, essi affermano che, in caso contrario, si potrebbero aggravare le perdite registrate finora dagli alberghi e dai ristoranti, che ammontano al 30% del fatturato dei precedenti anni, stimato a 6 miliardi di euro. Una seconda tappa della riapertura darà una spinta anche ai settori partner, come la fornitura di frutta e verdura, acque minerali, bibite e bevande, l’industria della lavorazione della carne e del latte, le pannetterie, i fornitori di equipaggiamenti e servizi, che, assieme all’industria dell’accoglienza, rappresentano il 5% del PIL della Romania — affermano ancora i rappresentanti di quest’industria.



Tarom — La compagnia di trasporto aereo romena TAROM introduce, nuovamente, da lunedì, voli Bucarest-Londra, andata e ritorno. Secondo un annuncio pubblicato sulla pagina Facebook della compagnia, dalla Gran Bretagna verso la Romania saranno accettati solo i cittadini che sollecitano il rimpatrio, mentre da Bucarest a Londra saranno accettati solo i cittadini britannici. I prezzi dei biglietti partono da 267 euro. Sempre da lunedì, la Gran Bretagna introduce la quarantena obbligatoria per tutte le persone in arrivo sul suo territorio.



Banche — La Banca Centrale Europea fornirà alla Banca Centrale della Romania liquidità in euro, tramite una linea di operazioni repo. Le due istituzioni hanno firmato un’intesa in tal senso, per l’eventualità di una necessità di liquidità in euro, nel contesto delle disfunzionalità del mercato provocate dalla pandemia di COVID-19. Secondo un comunicato della Banca Centrale della Romania, questa potrà prendere in prestito fino a 4,5 miliardi di euro, in cambio a garanzie di alta qualità”, denominate in euro.



Festa — I cristiani ortodossi e greco-cattolici di tutto il mondo, compresa la Romania a maggioranza ortodossa, hanno celebrato oggi le Pentecoste oppure la Discesa dello Spirito Santo sugli apostoli, 50 giorni dopo la Pasqua, momento che rappresenta la fondazione della Chiesa cristiana. Secondo il Nuovo Testamento, i 12 Apostoli, riuniti in una casa, hanno accolto lo Spirito Santo che gli ha dotati del potere di predicare in lingue che non avevano mai parlato. In seguito alla predica dell’Apostolo Pietro, 3.000 persone si sono fatte battezzare ed hanno formato la prima comunità cristiana. Nelle chiese, i fedeli hanno ricevuto rami di noce benedetti, simboli delle fiamme apparse sopra le teste degli Apostoli nel momento della Discesa dello Spirito Santo. Nella minivacanza di Pentecoste, migliaia di turisti si trovano nelle stazioni sulla Valle del Prahova (sud) o sul litorale del Mar Nero (sud-est). Molti romeni hanno scelto di passare questi giorni nel Delta del Danubio (sud-est), dove le associazioni turistiche annunciano un grado di occupazione di almeno l’80%.

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