07.04.2024
NATO: Giornata dell'Alleanza, celebrata in Romania/ Difesa: oltre 2.200 militari NATO e di stati partner all’esercitazione Sea Shield 24 in Romania/ Demografia: invecchiamento accentuato nel 2023/ Governo: legge retribuzione unitaria, ultimati colloqui con partner sociali
Newsroom, 07.04.2024, 17:41
NATO – La Romania si identifica pienamente con i valori democratici della NATO e agisce con responsabilità e risolutezza a livello alleato, come un vero pilastro di sicurezza e stabilità nella regione del Mar Nero e sul Fianco Orientale. Così il presidente Klaus Iohannis, in un messaggio trasmesso oggi, in occasione della Giornata NATO in Romania e del 75/o anniversario dell’Alleanza Nord-Atlantica. Accanto ai partner dell’Europa e dell’Asia-Pacifico, continuereno a rafforzare la NATO, affinchè rimanga la più solida alleanza politico-militare della storia, aggiunge il capo dello stato. Lungo i 20 anni trascorsi dal suo ingresso nella NATO, la Romania ha consolidato il suo profilo di alleato responsabile, impegnato attivamente nella promozione dei valori e dei principi democratici, della sicurezza e della stabilità nello spazio euroatlantico e al di fuori di esso, sottolinea, a sua volta, il premier Marcel Ciolacu. Collocata nell’immediata prossimità del conflitto in Ucraina, la Romania beneficia, da stato membro della NATO, “della più completa garanzia di sicurezza che abbia mai avuto”, aggiunge il primo ministro. Dal 2004, la Romania è entrata a far parte della NATO, fondata nel 1949 come alleanza di sicurezza tra gli Stati Uniti, il Canada e 10 paesi dell’Europa occidentale. Con l’adesione della Svezia quest’anno, l’Alleanza conta attualmente 32 membri.
Difesa – Dall’8 al 21 aprile, oltre 2.200 militari NATO e di stati partner si addestreranno in Romania, nella zona costiera, sul Danubio e nel Delta, nell’ambito dell’esercitazione multinazionale Sea Shield 24, per missioni di contrasto alle attività illegali, controllo marittimo e fluviale, ricerca e salvataggio in mare, assistenza a navi in difficoltà e sicurezza dell’infrastruttura critica. Accanto alla Romania, all’esercitazione organizzata dalle Forze Navali Romene partecipano 12 stati: Bulgaria, Francia, Georgia, Grecia, Italia, Gran Bretagna, Repubblica di Moldova, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Turchia e Stati Uniti. I militari utilizzeranno 27 navi marittime e fluviali, 17 aeronavi e 91 autoveicoli e imbarcazioni. La prima edizione Sea Shield si è svolta nel 2015 e gli scenari sono stati continuamente adattati, in modo tale da poter rispondere velocemente ed efficacemente all’intero ventaglio di minacce alla sicurezza e alla stabilità regionale, precisa il Ministero della Difesa romeno.
Demografia – Il fenomeno dell’invecchiamento demografico si è intensificato lo scorso anno in Romania. Lo rilevano i dati dell’Istituto Nazionale di Statistica, indicando che la popolazione di età pari a oppure over 65 supera di oltre il 27,5% quella fino a 14 anni. Al 1° gennaio, la quota maggiore della popolazione totale era detenuta dalla fascia di età 45-49 anni, pari all’8,6%. I bambini fino a 4 anni rappresentano il 4,4% degli abitanti del Paese, quelli tra 5 e 9 anni il 4,9%. In Romania ci sono più donne che uomini.
Popolazione – Al 1° gennaio 2024, la popolazione della Romania per domicilio ha raggiunto, 21.830.000 persone, in calo dello 0,5% rispetto al 1° gennaio 2023, secondo i più recenti dati pubblicati dall’Istituto Nazionale di Statistica. La popolazione residente urbana era di quasi 12.190.000 persone, in calo dell’1% rispetto al 1° gennaio 2023, mentre quella rurale era indicata a circa 9.650.000 persone, in lieve aumento dello 0,2%. L’età media della popolazione era di 42,5 anni. Secondo il Codice Amministrativo, il numero dei membri di ciascun consiglio locale è stabilito con ordine del prefetto, a seconda del numero degli abitanti delle località e città, conformemente alla popolazione dichiarata, in base al domicilio, dall’Istituto Nazionale di Statistica per il 1° gennaio dell’anno in cui sono organizzate le elezioni. In Romania, le amministrative si terranno il 9 giugno, in contemporanea alle europee.
Governo – A Bucarest, il Governo ha ultimato i colloqui con i partner sociali sulla nuova legge della retribuzione unitaria e il Ministero del Lavoro sta elaborando la forma finale del documento insieme agli specialisti della Banca Mondiale. Lo ha dichiarato la ministra del Lavoro, Simona Bucura-Oprescu, ricordando che la legge eliminerà le disparità nel sistema retributivo. Secondo la nuova legge, nessun salario potrà essere superiore a quello del capo dello stato, e la gerarchia dei posti sarà stabilita a seconda della complessità o dell’importanza del lavoro svolto. Simona Bucura-Oprescu ha spiegato che una componente della legge riguarda strettamente la performance. La legge sulla retribuzione unitaria è un impegno assunto nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, che registra dei ritardi, poichè doveva essere completato già dallo scorso anno.
PSE – Riuniti ieri a Bucarest per decidere la strategia per l’Eurocamera, i Socialisti europei hanno ribadito la necessità della piena integrazione della Romania in Schengen. Al congresso ha partecipato anche il cancelliere tedesco, Olaf Scholz. Romania continua a contare sull’appoggio della Germania per la piena adesione a Schengen, ha detto il premier Marcel Ciolacu, spiegando che l’intera famiglia socialdemocratica europea sosterrà ulteriormente il nostro paese per raggiungere questa meta. Il cancelliere tedesco si è congratulato con la Romania per l’ingresso in Schengen, esprimendo apprezzamenti per il suo contributo alla sicurezza dell’Europa. A sua volta, il presidente del Partito dei Socialisti Europei, Stefan Löfven, ha criticato la posizione dell’Austria, contraria alla piena integrazione della Romania in Schengen. Anche il candidato del PES alla presidenza della Commissione Europea – il commissario europeo per il Lavoro e i diritti sociali, Nicolas Schmit – afferma che non esiste alcuna ragione per la quale la Romania sia esclusa dalla libertà di circolazione dei suoi cittadini anche per quanto riguarda le vie terrestri. Lo scorso mese, Bucarest ha ospitato anche il congresso dei Popolari Europei, che ha nominato la politica tedesca Ursula von der Leyen come candidata per un secondo mandato alla guida della Commissione.
Pallamano – La nazionale di pallamano femminile romena incontra oggi in casa, a Buzău (sud-est), la squadra della Grecia, nell’ultima partita del Gruppo 1 dei turni preliminari del Campionato Europeo – EHF EURO 2024. Nello stesso gruppo, si gioca anche la partita tra Croazia – Bosnia ed Erzegovina. Vittoriosa in tutte e cinque le partite precedenti e già qualificata agli Europei, la Romania occupa il primo posto, con 10 punti, seguita da Croazia, 6 punti, Grecia, 4 punti, Bosnia-Erzegovina, 0 punti. Si qualificano alla fase finale le prime due squadre di ogni girone, più le quattro migliori terze classificate. EHF EURO 2024 si terrà dal 28 novembre al 15 dicembre in Austria, Ungheria e Svizzera.