07.03.2024
Congresso PPE: la presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, candidata ufficiale per un nuovo mandato/ Schengen: incontro tra il presidente romeno, Klaus Iohannis, e il cancelliere austriaco, Karl Nehammer
Newsroom, 07.03.2024, 22:46
Congresso PPE – La presidente in carica della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, è ufficialmente la candidata del Partito Popolare Europeo (PPE) per un nuovo mandato nello stesso incarico. La candidatura è stata votata dalla plenaria del Congresso, svoltosi a Bucarest. I sondaggi collocano il PPE come la prima forza politica in vista delle elezioni europee di giugno. “L’Unione Europea è un bene prezioso che dobbiamo difendere e preservare per le generazioni future”, ha sottolineato Ursula von der Leyen dopo l’ufficializzazione della candidatura, sottolineando che Vladimir Putin non deve vincere la guerra lanciata in Ucraina e con la quale cerca di spostare i confini con la forza. “Siamo al fianco dell’Ucraina e la sosteniamo con tutte le nostre forze per integrarla in Europa”, ha sottolineato il capo della Commissione Europea. Dal canto suo, il presidente romeno, Klaus Iohannis, ha sottolineato, davanti ai partecipanti al congresso, che ci troviamo in un contesto internazionale complicato, complesso e instabile e che l’estremismo rappresenta una delle tante sfide che l’Unione Europea deve affrontare. Al congresso PPE hanno partecipato oltre 2.000 delegati provenienti da oltre 40 paesi, tra cui capi di stato e di governo, leader di partiti e commissari europei. La Romania ha già ospitato un congresso dei Popolari Europei nel 2012.
Schengen – Il presidente romeno Klaus Iohannis ha ricevuto al Palazzo Cotroceni il cancelliere austriaco, Karl Nehammer, con il quale ha discusso della piena adesione della Romania a Schengen. Dopo l’incontro, Iohannis ha precisato in un post sui social che il processo continuerà fino al raggiungimento dell’obiettivo finale. L’Unione Europea deve restare unita, forte e prospera, e l’ingresso della Romania nello spazio europeo di libera circolazione rafforzerà la sicurezza continentale a beneficio di tutti i suoi cittadini, ha sottolineato il presidente romeno. Dal canto suo, il cancelliere austriaco ha affermato che i confini dell’Unione Europea hanno bisogno di finanziamenti e che sono necessarie nuove procedure di asilo, affinché coloro che si trovano illegalmente sul territorio dell’Unione possano essere rimpatriati. Di conseguneza, Nehammer resta contrario all’allargamento Schengen. Ieri, nel primo giorno del congresso di Bucarest, il Partito Popolare Europeo ha adottato all’unanimità un manifesto elettorale in cui chiede la piena adesione della Romania e della Bulgaria a Schengen, dopo che anche la delegazione austriaca ha rinunciato di votare contro. Nel manifesto adottato dal PPE si legge che è necessaria “la piena adesione a Schengen di Bulgaria e Romania, eliminando al più presto non solo i controlli aerei e marittimi, ma anche quelli ai confini terrestri” .
Elezioni – A Bucarest, il Governo PSD-PNL esamina la bozza dell’ordinanza d’urgenza riguardante l’accorpamento delle elezioni amministrative con le europee, il prossimo 9 giugno. Secondo un sondaggio INSCOP, commissionato da News.ro, al voto per il Parlamento Europeo, il PSD e il PNL, che si presenteranno su liste comuni, otterrebbero il 43,7% dei voti. Seguono l’AUR (opposizione nazionalista), con poco più del 20%, e l’Alleanza della Destra Unita (sempre all’opposizione) con il 13,7%. Per quanto riguarda il voto alle amministrative, nel caso dei consigli provinciali e locali, il PSD otterrebbe il 30,6%, il PNL il 25,6%, l’AUR il 17,4% e l’Alleanza della Destra Unita il 9,8%. Per quello che riguarda l’accorpamento elettorale, i dati del sondaggio rilevano che più del 57% dei romeni vede in termini positivi questo approccio. Più di un terzo degli intervistati ha una buona opinione della candidatura di PSD e PNL su liste comuni al Parlamento Europeo e separate per le amministrative, mentre il 51,3% è contrario. In Romania, a settembre sono previste le elezioni presidenziali, mentre a dicembre le politiche.
Moldova – Il presidente Emmanuel Macron ha riaffermato il totale sostegno della Francia all’indipendenza, alla sovranità e all’integrità territoriale della Repubblica di Moldova. Macron ha incontrato a Parigi la presidente Maia Sandu, con la quale ha firmato due accordi bilaterali nel campo della difesa e dell’economia. L’incontro avviene una settimana dopo le minacce dei separatisti della regione separatista della Transnistria, che hanno sollecitato l’aiuto di Mosca. Sandu e Macron hanno lanciato un appello congiunto alla Russia affinché ritiri immediatamente le truppe illegalmente stanziate sul territorio della Moldova, in Transnistria. “Nonostante le minacce, le pressioni e le intimidazioni, la Moldova ha scelto la libertà, l’indipendenza e l’Europa. Il rafforzamento della sicurezza è una condizione necessaria per il suo sviluppo economico. Sulla base dei due accordi firmati a Parigi, la Francia darà tutto il suo sostegno”, ha affermato, dal canto suo, il presidente Macron, annunciando una missione francese a Chisinau, che lavorerà per rafforzare le relazioni in settori quali l’addestramento e l’interoperabilità delle forze armate dei due Paesi. La presidente Maia Sandu ha sottolineato che l’incontro si svolge nel contesto di un nuovo tentativo da parte della Russia di esercitare pressioni sul suo Paese. “I moldavi hanno il diritto di decidere il proprio futuro, che si trova nell’Unione Europea”, ha sottolineato la leader di Chisinau.
Rosia Montana – Il Centro internazionale per il regolamento delle controversie relative agli investimenti della Banca Mondiale, annuncia domani la decisione nella causa intentata contro la Romania dalla società canadese Gabriel Resources in merito allo sfruttamento dei giacimenti auriferi di Roşia Montană. Il ministro delle Finanze romeno, Marcel Boloş ha dichiarato che i risarcimenti che la Romania potrebbe essere costretta a pagare potrebbero salire fino a 6,7 miliardi di euro, menzionando che lo Stato romeno ha una strategia che applicherà nel momento in cui inizierà il dialogo con i titolari della decisione. Il ministro ha aggiunto che questa spesa imprevista avrà effetto sull’aumento del bilancio, ma che, nel calcolo del deficit, esiste anche la possibilità di essere considerata come spesa straordinaria. Gabriel Resources, azionista maggioritario di Roşia Montană Gold Corporation, ha fatto causa contro la Romania, invocando perdite di miliardi di dollari a causa del fatto che l’amministrazione di Bucarest ha deciso di bloccare l’estrazione dell’oro, dopo di che, sostengono i canadesi, erano già stati fatti investimenti importanti. Grazie agli iter della Romania, dal 2021, Roşia Montană è stata iscritta nella Lista del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO, bloccando in questo modo ogni tentativo ulteriore di riprendere lo sfruttamento.
Manodopera – Da domani entrano in vigore una serie di novità riguardanti il soggiorno e l’impiego degli stranieri in Romania. In questo senso, i permessi per l’assunzione di stranieri non saranno più concessi alle aziende che hanno come obiettivo l’agevolazione dell’ingresso di questi cittadini nel Paese. I datori di lavoro devono inoltre dimostrare di svolgere attività sul territorio della Romania e di aver assolto tutti gli obblighi finanziari nei confronti dello Stato. D’altra parte, viene esteso a 2 anni il permesso di soggiorno temporaneo degli stranieri per motivi di lavoro e a 3 anni per i lavoratori altamente qualificati. Inoltre, la legislazione attuale consente che, dopo un minimo di 12 mesi di residenza legale in uno stato membro dell’Unione Europea, i cittadini stranieri in possesso della Carta Blu Europea hanno il diritto di stabilirsi e lavorare in Romania senza l’obbligo di possedere un permesso di lavoro.