07.03.2018
Bucarest – La Romania ha raggiunto dei progressi limitati nella soluzione delle raccomandazioni della Commissione Europea per il periodo 2017-2018. Lo rileva un rapporto della CE, indicando che quest’anno Bucarest dovrebbe compiere uno sforzo notevole per un migliore adempimento agli oneri fiscali e per la raccolta delle imposte, al fine di raggiungere l’obiettivo di bilancio a medio termine. D’altra parte, la Romania dovrà combattere il lavoro in nero. Un’altra raccomandazione della Commissione che non è stata rispettata interessa l’adozione della legislazione che prevede la parità dell’età pensionabile per uomini e donne. Secondo Bruxelles, va migliorato anche l’accesso a un’istruzione generale qualitativa, sopratutto negli ambienti rurali. Nel settore Sanità, la Romania dovrebbe contrastare il fenomeno dei pagamenti informali e favorire le cure ambulatoriali. Nel successivo periodo, le autorità di Bruxelles organizzeranno riunioni bilaterali con ogni Paese membro dell’UE, e a maggio, in base alle conclusioni, provvederà a fare nuove raccomandazioni.
România Internațional, 07.03.2018, 16:51
Bucarest – Il presidente romeno, Klaus Iohannis, incontra domani l’omologo della confinante Serbia, Aleksandr Vucic, in visita ufficiale a Bucarest. Secondo la Presidenza, i due capi di stato affronteranno le modalità per approfondire la cooperazione bilaterale politica, economica e settoriale. D’altra parte, saranno esaminate le modalità tramite cui la Romania appoggia l’adesione della Serbia all’UE, sopratutto in vista del semestre romeno di presidenza del Consiglio UE dal 1 gennaio 2019. I due presidenti affronterano anche la problematica delle minoranze nazionali dei due Paesi, aspetti di interesse comune legati alla cooperazione nei Balcani Occidentali, nonchè gli sviluppi nel dossier Kosovo. La Romania è uno dei cinque Paesi membri dell’UE a non aver riconosciuto l’indipendenza proclamata 10 anni fa dall’ex provincia serba, abitata da popolazione a maggioranza albanese.
Zagabria – Il ministro degli Esteri romeno, Teodor Melescanu, comincia domani una visita ufficiale di due giorni in Croazia. Il programma include l’inaugurazione del Consolato di Romania a Spalato, incontri con le autorità locali e con il presidente della Camera di Economia della Croazia, Luka Burilovic. Venerdì, Melescanu avrà colloqui ufficiali con il vicepremier e ministro croato degli Esteri, Marija Pejčinović Burić, con la presidente Kolinda Grabar-Kitarović, con il premier Andrej Plenković e con il presidente del Parlamento, Gordan Jandroković. Il programma include anche una visita alla Chiesa Ortodossa Romena di Zagabria, messa a disposizione della comunità romena dalla Chiesa Cattolica Croata, nonchè un incontro con i dirigenti dell’Associazione dei romeni di Croazia.
Chisinau – Il presidente filorusso Igor Dodon ha accusato oggi la confinante Romania di alimentare il movimento unionista in Moldova (ex sovietica, a maggioranza romenofona), il che, a suo avviso, presenterebbe rischi per la statalità del Paese. Dodon ha minacciato che, per por fine a questa situazione, si rivolgerà all’ONU e al Consiglio d’Europa. Secondo i corrispondenti di Radio Romania a Chisinau, Dodon si è detto preoccupato anche a causa delle manifestazioni unioniste in programma a fine mese. Le accuse del presidente della Moldova fanno seguito alla decisione di oltre 100 consigli locali di adottare dichiarazioni simboliche di unione con la Romania. Di recente, Dodon aveva accusato Mihail Baciu, console di Romania a Balti (nord), di aver corrotto i rappresentanti locali e di partigianato politico. Secondo il Ministero degli Esteri di Bucarest, le accuse hanno scopo elettorale, in vista delle politiche in programma verso fine anno. La Moldova è stata creata su una parte dei territori romeni orientali annessi in seguito all’ultimatum dell’ex Unione Sovietica, nel 1940. D’altra parte, la Romania è stata il primo Paese ad aver riconosciuto l’indipendenza dello stato confinante, nel giorno stesso della sua proclamazione, il 27 agosto 1991.
Bucarest – Blitz dei procuratori stamattina nelle province di Timis e Arad (ovest) per smatellare una rete coinvolta nel traffico di migranti. La Direzione per l’investigazione dei reati di criminalità organizzata e terrorismo ha precisato che, per smantellare la rete, le autorità romene hanno collaborato con quelle tedesche. Creata lo scorso anno, la rete assicurava il transito di migranti illegali diretti dalla Turchia verso la Germania, attraversando Bulgaria, Serbia, Romania, Ungheria ed Austria. Le persone arrivate illegalmente in Romania dalla Serbia venivano alloggiate in ostelli a Timisoara. I migrati inoltravano richiesta d’asilo in Romania e, mentre le autorità esaminavano i documenti, venivano trasportati illegalmente in Ungheria.
Bucarest – Il Procuratore Generale della Romania, Augustin Lazar, ha presentato oggi il rapporto di attività del Pubblico Ministero per il 2017. L’attività dei procuratori è stata dominata da numerose cause da risolvere, la complessità dei fasicoli, nonchè il numero di persone coinvolte. Secondo i dati presentati da Lazar, i procuratori hanno istruito circa 1.750.000 fascicoli, di quali hanno risolto 550.000. Dei 60.000 incolpati rinviati a giudizio, il 35% non ha rispettato la legislazione stradale. Lazar ha affermato che è stata constatata una crescita degli atti di violenza in famiglia, nonchè l’aumento del numero dei minorenni rinviati a giudizio fino a quasi 4.000 dei minorenni. Intervenendo alla presentazione del rapporto, il presidente Klaus Iohannis ha dichiarato che, malgrado i tentativi di accreditare falsamente l’idea che sono nemici della società, i procuratori si trovano dalla stessa parte di coloro che hanno come meta l’applicazione della legge. Presenti anche le principali istituzioni giudiziarie.
Bucarest – Il Centro Nazionale di Monitoraggio e Controllo delle Malattie Trasmissibili ha reso noto che il numero dei decessi provocati dall’influenza stagionale in Romania è salito a 84. La fonte precisa che le ultime vittime del virus influenzale non erano state vaccinate ed erano già afflitte da altre malattie. Nell’ultima settimana sono stati registrati più di 1700 casi di contagio, rispetto agli 85 nel corrispondente periodo dello scorso anno.
Bucarest – Secondo le stime riviste pubblicate oggi dall’Eurostat, nel quarto trimestre del 2017 la Romania ha registrato la crescita più alta del PIL dei 28 stati membri dell’UE, indicata al 7%. Il ritmo di crescita dell’economia romena è rallentato nel quarto trimestre dell’anno scorso, fino al 7%, dopo una crescita dell’8,5% registrata nei tre mesi precedenti. Accanto alla Romania, nell’UE le crescite più alte sono state registrate in Slovenia (6,2%), Estonia (5,3%) e R.Ceca (5,2%). L’Istituto Nazionale di Statistica di Romania ha riconfermato, dal canto suo, la crescita economica del 7% registrata l’anno scorso. Lo sviluppo economico è stato determinato principalmente dalle spese per il consumo finale delle abitazioni, aumentate del 10%.