07.03.2017
Bucarest – Il PIL della Romania è cresciuto nel 2016 del 4,8%, rispetto al 2015, stando ai dati provvisori pubblicati oggi dallIstituto Nazionale di Statistica. Il Pil stimato per il 2016 ha superato 759 miliardi di lei, ossia circa 169 miliardi di euro, rispetto ai 160 miliardi euro del 2015. Lo rilevano i dati preliminari dellIstituto Nazionale di Statistica. Alla crescita del PIL nel 2016 hanno contribuito tutti i rami delleconomia, ad eccezione dellagricoltura e delledilizia, che hanno stagnato. Leconomia è stata sostenuta nel 2016 principalmente dal consumo, secondo lINS. Per il 2017, la Commissione Europea ha rivisto al rialzo, al 4,4%, le previsioni sullevoluzione del PIL, mentre lavanzo dovrebbe rallentare al 3,7% nel 2018. FMI punta nel 2017 su un avanzo del PIL del 3,8%, il più alto ritmo di crescita economica in Europa. Ricordiamo che il budget della Romania per il 2016 punta su una crescita del 5,2% del PIL.
România Internațional, 07.03.2017, 18:30
Bucarest – Il 2016 è stato un anno in cui si sono registrati risultati notevoli nellattività giudiziaria, in condizioni di instabilità legislativa. Lo ha dichiarato, oggi, il procuratore generale della Romania, Augustin Lazăr, alla presentazione del bilancio della Procura Generale per il 2016. Nella sua opinione, il Ministero Pubblico ha compiuto la sua missione importante nellarchitettura istituzionale dello stato di diritto, prevista dalla Costituzione. Il procuratore generale ha precisato che lapproccio alla missione istituzionale ha alla base la Strategia Nazionale di Difesa per il periodo 2015 – 2019, “Una Romania forte in Europa e nel mondo”, la Strategia Nazionale Anticorruzione e la Strategia Nazionale di Riforma del Sistema Giudiziario 2015 – 2020. Per questanno, egli ha elencato tra le priorità il contrasto della corruzione e dellevasione fiscale, il contrasto dei reati ambientali (forestali), ma anche di quelli riguardanti il patrimonio culturale nazionale. Allevento è stato presenta anche il presidente romeno Klaus Iohannis, il quale ha valutato che la Romania ha fatto progressi notevoli nel campo della giustizia. Il capo dello stato ha pure detto che aspetta lultimazione delle indagini sulla Rivoluzione anticomunista del 1989 e sulle Marce dei minatori degli anni 90.
Bucarest – Il Governo romeno vuole che fino alla fine del secondo trimestre sia pronta la legge sulla retribuzione unica. Lo ha annunciato, oggi, il premier socialdemocratico Sorin Grindeanu, a Radio Romania Attualità. Grindeanu ha affermato che i salari sotto 4000 lei dei dipendenti statali potrebbero raddoppiare in tre-quattro anni, e limpatto sul bilancio sarà di 32 miliardi di lei. Grindeanu ha precisato però che tutto dipende dalle performance delleconomia romena. Daltra parte, il capo dellEsecutivo di Bucarest ha affermato che il Governo non sostiene gli emendamenti formulati di recente dal senatore socialdemocratico Şerban Nicolae al progetto di legge sulla grazia, stando al quale dovrebbero beneficiare dellatto di clemenza inclusivamente quelli che sono stati condannati per reati di corruzione. Anche il leader socialdemocratico, Liviu Dragnea, ha dichiarato, oggi, di non sostenere la concessione della grazia a chi ha compiuto reati di corruzione.
Bucarest — A Bucarest, i rappresentanti dei sindacati dei poliziotti hanno avuto, oggi, un nuovo round di discussioni sulla Legge sulla retribuzione unica, cui hanno partecipato anche i ministri dell’Interno, Carmen Dan, e delle Finanze, Viorel Ştefan. I ministri hanno dichiarato che i negoziati continueranno giovedi’, dopo che il Ministero delle Finanze presenterà un’analisi dell’impatto sul bilancio delle richieste dei poliziotti, ma affermano che lo stato di conflitto è stato superato al 50%. Il principale malcontento è legato al fatto che gli scatti salariali non vengono applicati al salario minimo garantito, che è di 450 lei (circa 320 euro), ma ad un valore rimasto congelato dallo scorso dicembre. Negoziati sulla legge sulla retribuzione unitaria si sono svolti oggi con i sindacati del settore sanitario, mentre giovedi’ sono previsti quelli con i sindacati del settore istruzione e venerdi’ con quelli del settore cultura.
Bruxelles — Il ministro romeno con delega agli Affari Europei, Ana Birchall, ha partecipato, oggi, a Bruxelles, alla riunione del Consiglio Affari Generali. In questa occasione è stato adottato formalmente il progetto di conclusioni del Consiglio sul rapporto relativo al Meccanismo di Cooperazione e Verifica nel campo della giustizia nei confronti della Romania. Stando a Birchall, le conclusioni sono equilibrate e riflettono l’impegno delle autorità romene a continuare la lotta alla corruzione e la riforma del sistema giudiziaria. Esse raccomandano anche la continuazione del dialogo con l’Esecutivo comunitario in vista del raggiungimento dell’obiettivo di rimozione del Meccanismo di Cooperazione e Verifica. La riunione di Bruxelles ha preparato l’agenda del Consiglio Europeo di primavera, dell’8-9 marzo. Un altro punto sull’ordine del giorno del Consiglio Affari Generali di Bruxelles è stato l’informazione dei ministri dalla presidenza di turno maltese del Consiglio, sull’applicazione dell’Accordo interistituzionale per una migliore legiferazione, adottato, l’anno scorso, a marzo. Con questo accordo il processo legislativo a livello dell’Ue diventera’ piu’ trasparente e più facile da seguire.
Bucarest — Il Ministero romeno degli Esteri ha condannato con fermezza il recente lancio di missili ballistici da parte della Corea del Nord. Stando ad un comunicato del dicastero romeno, con questa azione le autorità di Pyongyang hanno violato le risoluzioni del Consiglio di Sicurezza dell’Onu che chiedevano a questo Paese di rinunciare ai programmi ballistici e hanno sfidato l’appello della comunità internazionale che ha chiesto loro di rinuniciare a compiere un atto provocatorio contro la pace e la stabilità nella Penisola Coreana. Bucarest esorta la Corea del Nord a rispettare le norme internazionali in vigore e a tornare ai tavolo dei negoziati a sei. Ieri, Pyongyang ha lanciato più razzi nel Mar del Giappone.
Bucarest — Il Principe Carlo, erede della Corona Britannica, effettuerà una visita ufficiale in Romania, tra il 29 e il 31 marzo. Lo ha reso noto l’Ambasciata della Gran Bretagna a Bucarest. E’ la seconda visita ufficiale in Romania del Principe Carlo, dal 1998 ad oggi. La Romania è la prima tappa di un tour regionale con tappe anche in Italia ed Austria. L’erede della Corona Britannica è venuto spesso negli ultimi anni in visite private in Romania, dove ha alcune proprieta e passa una parte delle vacanze. L’ultima simile visita si è svolta a maggio 2016. Il principe Carlo è appassionato dell’architettura medievale sassone nel centro della Romania — citadelle, chiese fortificate e case costruite dai coloni sassoni stabilitisi in Transilvania nel Medio Evo. (traduzione di Adina Vasile)