07.02.2023
Terremoto – Le forti scosse di terremoto che hanno colpito ieri la Turchia e la Siria hanno ucciso più di 5.000 persone, mentre le squadre di soccorso continuano i tentativi di estrarre i sopravvissuti dalle macerie. Secondo le stime del governo di Ankara, solo in Turchia, 13 milioni di persone sono state colpite dagli effetti disatrosi del terremoto di magnitudo 7,8, seguito da numerose forti scosse di assestamento, che ha devastato la regione di confine turco-siriana. Il presidente Tayyip Erdogan ha dichiarato le 10 province colpite dal sisma zone disastrate, imponendo lo stato di emergenza per tre mesi. Secondo Erdogan, 70 paesi hanno offerto aiuto alle operazioni di ricerca e soccorso. La Romania si è unita allo sforzo di sostegno internazionale per la Turchia, inviando tre aerei militari con 60 soccorritori, squadre specializzate di ricerca-soccorso, medici e assistenti, un team composto da personale specializzato e una squadra cinofila.
România Internațional, 07.02.2023, 17:06
Terremoto – Le forti scosse di terremoto che hanno colpito ieri la Turchia e la Siria hanno ucciso più di 5.000 persone, mentre le squadre di soccorso continuano i tentativi di estrarre i sopravvissuti dalle macerie. Secondo le stime del governo di Ankara, solo in Turchia, 13 milioni di persone sono state colpite dagli effetti disatrosi del terremoto di magnitudo 7,8, seguito da numerose forti scosse di assestamento, che ha devastato la regione di confine turco-siriana. Il presidente Tayyip Erdogan ha dichiarato le 10 province colpite dal sisma zone disastrate, imponendo lo stato di emergenza per tre mesi. Secondo Erdogan, 70 paesi hanno offerto aiuto alle operazioni di ricerca e soccorso. La Romania si è unita allo sforzo di sostegno internazionale per la Turchia, inviando tre aerei militari con 60 soccorritori, squadre specializzate di ricerca-soccorso, medici e assistenti, un team composto da personale specializzato e una squadra cinofila.
CE – In vista della riunione straordinaria del Consiglio Europeo di Bruxelles, il presidente della Romania, Klaus Iohannis, ha partecipato ad un incontro in videocollegamento assieme al presidente del Consiglio Europeo, Charles Michel, e a un gruppo di leader europei. Nella riunione preparatoria odierna, ospitata dal Presidente del Consiglio Europeo, ci siamo concentrati sul sostegno fornito all’Ucraina, sul rafforzamento della competitività economica dell’Unione Europea e sull’attuazione di misure concrete per combattere l’immigrazione clandestina, scrive il capo dello stato in un post sui social. Il Consiglio Europeo si riunisce, giovedi e venerdi, a Bruxelles in un vertice straordinario dedicato all’aggressione militare della Russia contro l’Ucraina, alla situazione economica nell’UE e alla migrazione.
Proteste – Continuano le proteste della Federazione Sanitas contro la legge sulla retribuzione e contro il sottofinanziamento delle istituzioni mediche in Romania. Tra le principali rivendicazioni l’aumento di almeno il 15% degli stipendi nel settore della sanità e della previdenza, l’avvio delle trattative tra il governo e le parti sociali sulla bozza della nuova legge sulla retribuzione dei dipendenti del settore pubblico, nonchè un finanziamento adeguato per le istituzioni sanitarie e di previdenza sociale. Ieri, nel primo giorno di proteste, una delegazione della Federazione Sanitas è stata ricevuta al Governo. L’organizzazione sindacale ha annunciato la continuazione delle manifestazioni di protesta.
Sicurezza stradale – A Bucarest, i senatori hanno votato all’unanimità una proposta legislativa di modifica del codice penale, che prevede l’arresto immediato degli automobilisti in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di sostanze proibite, nonché di coloro che guidano senza patente, nelle situazioni in cui sono coinvolti in incidenti stradale con vittime. In Romania, 100 persone muoiono ogni anno in incidenti stradali causati da simili autisti, ha affermato l’iniziatore della proposta legislativa, il senatore socialdemocratico Robert Cazanciuc. Ogni anno, circa 20.000 persone sono rinviate a giudizio per guida senza patente, in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di stupefacenti. Dopo l’adozione della proposta legislativa, i giudici non potranno più sospendere l’esecuzione delle pene detentive. Il documento passa ora alla Camera dei Deputati, che ha il ruolo decisionale in questo caso.
Schengen – Romania e Bulgaria auspicano l’ingresso nell’Area Schengen entro la fine dell’anno. Lo hanno ribadito i primi ministri dei due Paesi, Nicolae Ciucă e Galab Donev, sottolineando l’importanza del mantenimento di una buona cooperazione, nonchè dell’adozione di soluzioni europee per il contrasto della migrazione clandestina. In un incontro in videocollegamento, i due premier si sono pronunciati anche per garantire la navigabilità permanente sul Danubio e per la costruzione di un nuovo ponte nella zona Giurgiu-Ruse.
Romania-Ungheria – Il Ministero degli Affari Esteri ha convocato l’ambasciatore ungherese a Bucarest per informarlo sulla disapprovazione della parte romena nei confronti dei commenti del presidente della Commissione di Politica Estera del Parlamento di Budapest in merito alla presunta restrizione da parte della Romania al diritto di battere bandiera nella cosiddetta Contrada dei Sekleri. Il MAE afferma che l’ordinamento giuridico romeno sancisce il diritto delle persone appartenenti a tutte le 20 minoranze nazionali di utilizzare i propri simboli specifici in privato e in pubblico. Tuttavia, per quanto riguarda lo stemma della cosiddetta Contrada dei Szekler, non esiste alcuna unità amministrativo-territoriale con questo nome e, quindi, nessun diritto ad alcun segno ufficiale specifico. La parte romena riprende con insistenza l’appello alla moderazione nelle dichiarazioni pubbliche e riafferma l’aspettativa che gli esponenti ungheresi agiscano secondo la logica del rapporto strategico in corso tra i due stati.
Moldova – Nuova riunione a Bruxelles del Consiglio di associazione Unione Europea-Moldova, presieduta dal capo della diplomazia europea, Josep Borrell, insieme al primo ministro moldavo, Natalia Gavriliţa. Secondo gli esperti, si tratta del formato di dialogo più importante nella relazione Chisinau-Bruxelles. L’incontro è il primo di questo tipo dopo che Moldova (paese ex sovietico, a maggioranza romenofona), insieme all’Ucraina, hanno ottenuto lo status di candidato all’adesione all’UE. La cooperazione per superare le sfide generate dalla guerra in Ucraina, tra cui la crisi energetica, l’aumento delle quote di esportazione sul mercato europeo per i produttori moldavi o la sicurezza delle frontiere, sono solo alcuni dei temi affrontati nei colloqui bilaterali di Bruxelles.
Auto – Secondo i dati presentati dall’Associazione dei Costruttori Europei di Automobili (ACEA), lo scorso anno, nell’Unione Europea, sono state prodotte 10,8 milioni di auto, circa 3 milioni in meno rispetto al 2019, l’anno prima della pandemia. La Romania si colloca al sesto posto, con oltre mezzo milione di auto, davanti Paesi come Italia o Ungheria, unico nei primi 10 dove la produzione è aumentata rispetto al 2019. Lo scorso anno, il principale produttore è stata la Germania, seguita da Spagna e Repubblica Ceca.
Cultura – Daniel Jinga, manager generale dell’Opera Nazionale di Bucarest, e Malikov Akif Turan Oglu, direttore generale dell’Azerbaijan State Academic Opera and Ballet Theatre, hanno firmato a Baku un partenariato strategico tra le due istituzioni culturali nazionali. Secondo un comunicato dell’ONB, il protocollo di collaborazione prevede la costruzione di un partenariato creativo. Le due parti confermano la loro apertura per lo scambio di registi, solisti, direttori, tecnici, nonché di produzioni, per il comune interesse di entrambe le parti. In questo contesto, il 4 febbraio, Daniel Jinga, direttore generale dell’Opera Nazionale di Bucarest, ha diretto il Rigoletto di Giuseppe Verdi sul primo palcoscenico operistico in Azerbaigian, con un cast di livello internazionale.