07.01.2018 (aggiornamento)
Bucarest – Il Comitato Esecutivo Nazionale del PSD, principale componente della coalizione governativa in Romania, si riunirà domani a Bucarest. L’ordine del giorno include la nomina di un nuovo ministro delle Risorse idriche e forestali, in seguito alle recenti dimissioni della socialdemocratica Doina Pană per motivi di salute. Fonti del PSD ipotizzano anche discussioni sull’organizzazione di un congresso straordinario del partito, sulla nomima del candidato alle elezioni presidenziali dell’anno prossimo, nonchè su un eventuale rimpasto di governo. La riunione si svolgerà sullo sfondo delle speculazioni sulle relazioni sempre più fredde tra il leader PSD, Liviu Dragnea, e il premier Mihai Tudose.
România Internațional, 07.01.2018, 17:17
Bucarest – In una lettera aperta resa pubblica oggi, più organizzazioni non governative romene sollecitano al presidente Klaus Iohannis di mediare il conflitto esistente in questo momento tra Stato e società. Le 19 ong firmatarie sostengono che il potere politico tenta di minare la lotta alla corruzione, di mettere in pericolo l’indipendenza dei procuratori e di subordinarsi il potere giudiziario. Le ong chiedono al capo dello stato di sollecitare alla Commissione di Venezia un punto di vista in grado di accertare se le modifiche apportate alle leggi sulla giustizia adottate dal Parlamento a dicembre sono compatibili con gli standard fondamentali dello stato di diritto. Le recenti modifiche volute dalla maggioranza PSD-ALDE sono state contestate sia dall’opposizione politica di destra, che da una parte della società civile e dei magistrati. I contestatari affermano che, nella nuova forma, le normative violano la Legge fondamentale e hanno un contenuto confuso. Invece, la maggioranza sostiene che le leggi non erano più state riviste da 13 anni, avevano generato anomalie riguardanti la carriera dei magistrati e consentito abusi da parte di alcuni procuratori e giudici.
Bucarest – L’Ambasciata di Palestina a Bucarest saluta la dichiarazione tramite cui il presidente Klaus Iohannis ribadisce la posizione dello stato romeno sullo status di Gerusalemme. In un comunicato, l’ambasciatore Fuad Kokaly valuta che tramite la decisione di non considerare il trasferimento dell’Ambasciata a Gerusalemme come un’opzione legittima, la Romania dimostra una volta in più rispetto per i principi di diritto e per la legge internazionale. La dichiarazione fa seguito alla conversazione telefonica nel corso della quale il presidente romeno ha detto venerdì al premier israeliano Benjamin Netanyahu che Gerusalemme rappresenta un tema centrale nei negoziati di pace nel Medio Oriente e il suo status va stabilito in seguito a un accordo diretto tra israeliani e palestinesi. La Romania sottolinea anche la necessità della soluzione giusta e durevole del conflitto israeliano-palestinese attraverso la soluzione dei due stati, Israele e Palestina, che coesistano in pace e sicurezza, come unica variante valida. Di conseguenza, un’eventuale decisione sul trasferimento dell’Ambasciata di Romania da Tel Aviv a Gerusalemme potrà essere presa solo in base a questi elementi, considerando gli ulteriori sviluppi nel processo di pace nella zona. Nella conversazione con Netanyahu, Iohannis ha ribadito che la Romania continua a sostenere lo sviluppo, il consolidamento e la diversificazione delle relazioni con Israele, che hanno un carattere strategico. La conversazione telefonica si è svolta su iniziativa del premier israeliano, il quale ha ringraziato a sua volta la Romania per il voto di astensione lo scorso mese, quando l’Assemblea Generale dell’ONU ha condannato il riconoscimento di Gerusalemme come capitale d’Israele da parte degli Stati Uniti.
Bucarest – I cristiani ortodossi, maggioritari, e greco-cattolici di Romania hanno celebrato oggi San Giovanni Battista, l’ultimo profeta dell’Antico Testamento, che battezzò Gesù Cristo nelle acque del Giordano. Quasi due milioni di romeni hanno festeggiato l’onomastico. Sempre oggi, gli ortodossi di antico rito, appartenenti principalmente alle etnie russa, ucraina, armena e serba, hanno festeggiato il Natale, posticipato di 13 giorni rispetto al calendario gregoriano. La separazione delle chiese ortodosse di antico rito è avvenuta all’inizio del Novecento, quando il Patriarcato Ecumenico di Costantinopoli ha deciso il passaggio dal calendario giuliano a quello gregoriano.
Bucarest – Cristina Neagu, giocatrice della nazionale di pallamano romena e della squadra CSM Bucarest, è stata designata la migliore del 2017 in un sondaggio condotto dalla Federazione Europea specializzata, in base al voto di oltre 40.000 tifosi. Cristina Neagu ha stravinto con il 52% dei voti, assecondata a una notevole distanza dall’ungherese Anita Gorbicz, che ha riunito il 38% dei consensi. La norvegese Nora Mork ha ottenuto il 4%, la ceca Iveta Luzumova è indicata al 3%, mentre la montenegrina Katarina Bulatovic all’1%. Nello stesso sondaggio, i tifosi hanno designato il croato Luka Cindric come il migliore giocatore di pallamano nel 2017. Cristina Neagu, designata la migliore giocatrice di pallamano del mondo nel 2016, si è aggiudicata di recente il titolo, per la quinta volta, anche a livello nazionale.