06.12.2023 (aggiornamento)
Morbillo: Ministero della Salute dichiara epidemia nazionale/MO: altri 30 cittadini romeni evacuati dalla Striscia di Gaza
România Internațional, 06.12.2023, 19:38
Morbillo – Il Ministero della Salute romeno ha dichiarato epidemia nazionale di morbillo, a seguito di quasi 2.000 contagi accertati dall’inizio dell’anno. Solo nell’ultima settimana di novembre sono stati rilevati quasi 200 casi. Il Ministero sottolinea che non è aumentato solo il numero di contagi, ma anche quello dei bambini che necessitano cure ospedaliere nei reparti pediatrici e di malattie infettive. La misura adottata dalle autorità consente la vaccinazione dei bambini di età compresa tra i 9 e gli 11 mesi, nonché la ripresa di coloro che non sono stati vaccinati o il cui calendario è incompleto. Il morbillo è una malattia virale estremamente contagiosa, che può portare a complicazioni come encefalite o polmonite e persino alla morte. Chiunque è a rischio se non ha avuto la malattia o se non è stato vaccinato.
MO – Il Ministero degli Affari Esteri di Bucarest ha annunciato oggi che 30 persone, cittadini romeni assieme ai loro familiari, evacuati dalla Striscia di Gaza, sono stati trasferiti in Romania a bordo di un aereo militare. Il volo è stato effettuato con il sostegno del Ministero della Difesa, con un aereo Spartan dell’Aeronautica Romena. Su richiesta delle autorità della Repubblica di Moldova, è stato fornito sostegno anche per l’evacuazione dalla Striscia di Gaza di altre quattro persone che si trovavano sotto l’attenzione della missione diplomatica di questo Stato. Finora, 279 cittadini romeni assieme ai familiari sono stati evacuati dalla Striscia di Gaza. Il Ministero degli Esteri prosegue il dialogo con le autorità israeliane ed egiziane per l’agevolare l’evacuazione degli altri cittadini che ne hanno fatto richiesta.
Schengen – Al termine del Consiglio Giustizia e Affari Interni svoltosi a Bruxelles, la commissaria europea agli Affari interni, Ylva Johansson, ha dichiarato che l’obiettivo della Commissione resta quello di prendere quest’anno una decisione sull’allargamento di Schengen e sull’accoglienza della Romania e della Bulgaria nello spazio di libera circolazione. Da Washington, il primo ministro Marcel Ciolacu ha spiegato che il momento politico non era uno favorevole per sollecitare un nuovo voto nel Consiglio GAI, ma si è dichiarato ottimista sul fatto che ciò possa avvenire presto. L’anno scorso, l’Austria ha votato contro l’ammissione di entrambi i paesi all’area Schengen, mentre i Paesi Bassi hanno espresso riserve solo nei confronti della Bulgaria. Per l’adesione a Schengen è necessaria l’unanimità di tutti gli stati membri.
Eurobarometro – Secondo il più recente Eurobarometro condotto dal Parlamento Europeo, 7 romeni su 10 ritengono che lo statuto di membro dell’Unione Europea sia benefico per la Romania. Le ragioni principali invocate dagli intervistati sono le nuove opportunità di lavoro, il miglioramento del tenore di vita, seguite dal contributo comunitario al mantenimento della pace. Secondo il sondaggio, se tra una settimana si tenessero elezioni europee, il 75% dei romeni si presenterebbe al voto, una delle percentuali più alte dell’UE. L’Eurobarometro è stato presentato dal Legislativo di Strasburgo 6 mesi prima delle elezioni per il Parlamento Europeo, previste dal 6 al 9 giugno 2024. Alle europee del 2019, in Romania, l’affluenza alle urne è stata del 51%.
Eurostat – La Romania ha il più alto tasso di cittadini che possiedono la casa in cui vivono. I dati Eurostat rilevano che circa il 95% dei romeni possiede la propria casa, ripetto alla media europea del 70%. D’altra parte, la percentuale più alta di persone che vivono in case prese in affitto si registra in Germania, oltre il 50%. Nonostante la Romania abbia il più alto tasso di proprietari di case, il paese ha lo spazio abitativo più piccolo in rapporto al numero di abitanti, in questo caso 1,1 stanze per abitante, come Polonia e Slovacchia. La media europea è di 1,6 stanze per abitante.
Corruzione – In Romania, l’ex primo ministro Florin Cîţu è stato accusato di complicità in abuso d’ufficio nel caso dell’acquisizione di vaccini anti-COVID durante la pandemia. Gli inquirenti ritengono che siano state ordinate troppe dosi, il danno stimato dalla Direzione Nazionale Anticorruzione ammontando a oltre 1.000.000.000 di lei. Dal canto suo, Cîţu sostiene di non aver infranto la legge e di avere fiducia nella giustizia. Attualmente senatore, il liberale Florin Cîţu ha perso la sua immunità parlamentare dopo il voto dei suoi colleghi senatori la settimana scorsa. Il fascicolo dei vaccini riguarda anche gli ex ministri della Salute dell’USR, Vlad Voiculescu e Ioana Mihăilă, che compariranno davanti alla Procura nei prossimi giorni.
San Nicola – I fedeli cristiani celebrano oggi San Nicola, uno dei santi più popolari, al quale è legata anche la tradizione di fare regali ai bambini. Inoltre, circa 800.000 romeni festeggiano il loro onomastico. All’inizio del IV secolo a Myra, l’attuale città di Demre in Turchia, Nicola era un vescovo generoso che aiutava i bisognosi senza lasciare sapere chi fosse l’autore, onde la tradizione che Babbo Nicola lasci i regali nelle scarpe di ogni bambino, la mattina del 6 dicembre. Le reliquie di San Nicola sono conservate a Bari. A partire dal XVI secolo, la sua mano destra è custodita dalla Chiesa di San Giorgio il Nuovo nella capitale romena Bucarest.