06.12.2020
Elezioni politiche – Più di 18 milioni di romeni sono attesi oggi negli oltre 18.000 seggi aperti nel Paese, per eleggere i 136 senatori e 329 deputati che li rappresenteranno al Parlamento nei prossimi quattro anni, in base al sistema proprozionale. L’Ufficio Elettorale Centrale ha annunciato un’affluenza nazionale di circa il 13,80% nelle prime sei ore dall’apertura dei seggi, con una quota più elevata negli ambienti urbani. Nella capitale Bucarest, che riunisce circa un decimo dell’elettorato, l’affluenza ha superato il 13,14%. Fino alle 13.00 (ore romene), avevano votato 135.000 connazionali che vivono oltre confine, dove il Ministero degli Esteri ha aperto sin da ieri 748 seggi. Sono oltre 740.000 i romeni all’estero registrati sulle liste elettorali, di cui oltre 39.000 hanno scelto il voto per corrispondenza. Le elezioni si svolgono nel rispetto delle misure speciali di protezione stabilite dalle autorità nel contesto della pandemia di coronavirus: mascherine di protezione, distanziamento, igienizzazione delle mani e sanificazione degli spazi e degli oggetti. Nelle località romene in quarantena, i cittadini potranno recarsi alle urne senza il modulo di autocertificazione.
România Internațional, 06.12.2020, 13:27
Elezioni politiche – Più di 18 milioni di romeni sono attesi oggi negli oltre 18.000 seggi aperti nel Paese, per eleggere i 136 senatori e 329 deputati che li rappresenteranno al Parlamento nei prossimi quattro anni, in base al sistema proprozionale. L’Ufficio Elettorale Centrale ha annunciato un’affluenza nazionale di circa il 13,80% nelle prime sei ore dall’apertura dei seggi, con una quota più elevata negli ambienti urbani. Nella capitale Bucarest, che riunisce circa un decimo dell’elettorato, l’affluenza ha superato il 13,14%. Fino alle 13.00 (ore romene), avevano votato 135.000 connazionali che vivono oltre confine, dove il Ministero degli Esteri ha aperto sin da ieri 748 seggi. Sono oltre 740.000 i romeni all’estero registrati sulle liste elettorali, di cui oltre 39.000 hanno scelto il voto per corrispondenza. Le elezioni si svolgono nel rispetto delle misure speciali di protezione stabilite dalle autorità nel contesto della pandemia di coronavirus: mascherine di protezione, distanziamento, igienizzazione delle mani e sanificazione degli spazi e degli oggetti. Nelle località romene in quarantena, i cittadini potranno recarsi alle urne senza il modulo di autocertificazione.
COVID-19 – Il Gruppo di Comunicazione Strategica ha riferito oggi 5.231 nuove infezioni dal COVID-19 in Romania, con oltre 17.000 tamponi, che portano a 513.576 il totale dei casi dall’inizio dell’epidemia, di cui 405.612 guariti. Altri 134 decessi fanno salire a 12.320 il bilancio delle vittime del nuovo coronavirus in Romania. 1.289 pazienti sono ricoverati nelle terapie intensive. Finora, nel Paese sono state raccolte meno di 10.000 sacche di plasma dai donatori. L’Istituto nazionale di ematologia trasfusionale indica che solo l’1% delle persone contagiate ha donato plasma convalescente. Oltre 650 romeni sono finora guariti in seguito alla plasmaterapia, rilevano ancora i dati ufficiali.
Ingresso Italia – Fino al 21 dicembre e dal 6 al 15 gennaio 2021, i cittadini che soggiornano o transitano la Romania, potranno entrare in Italia presentando l’attestazione di un tampone negativo al COVID-19 effettuato nelle 48 ore antecedenti all’ingresso. In mancanza dell’attestazione, scatta l’obbligo dell’isolamento fiduciario per 14 giorni. La misura dell’isolamento è applicabile dal 21 dicembre al 6 gennaio, senza l’obbligo di presentare l’attestazione del tampone negativo. Lo riferisce il Ministero degli Esteri di Bucarest, raccomandando la redazione del certificato medico di negatività in lingua italiana o inglese.
Moldova – Protesta indetta oggi a Chisinau dalla presidente eletta della Moldova, la filo-occidentale Maia Sandu, e appoggiata dalla maggioranza dei partiti all’opposizione. Radio Chisinau riferisce che i partecipanti sollecitano le dimissioni del governo socialista filorusso e lo scioglimento del Parlamento, in seguito all’adozione di alcune leggi controverse. I corrispondenti di Radio Romania a Chisinau ricordano che una maggioranza filorussa, che include i deputati del partito di Igor Dodon, sconfitto da Maia Sandu alle recenti presidenziali, e quelli dell’oligarca latitante Ilan Şor, ha deciso di rimuovere il Servizio di intelligence nazionale dall’autorità del capo dello stato, rafforzare lo statuto della lingua russa e diminuire le quote dei programmi televisivi in lingua romena. Osservando che le leggi sono state appoggiate da persone coinvolte in reati di corruzione e nell’ingente frode bancaria del 2014, l’Unione Europea ha sollecitato a tutti i fattori decisionali della Moldova di rispettare lo stato di diritto e garantire la democrazia, conformemente alle aspirazioni della popolazione.
Pallamano – La nazionale di pallamano femminile della Romania scendera’ lunedi in campo contro la Norvegia, nell’ultima partita del Gruppo D del Campionato europeo in corso in Danimarca. La Romania sarà, comunque, presente nei gruppi principali, dopo aver sconfitto ieri la Polonia (28-24) a Kolding. Giovedì, nelle prime partite, la squadra romena è stata sconfitta da quella tedesca, per 19-22, mentre la Polonia ha perso la partita contro la Norvegia, per 22-35.