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06.12.2017

Bucarest – Ai funerali di Re Michele I di Romania è atteso un centinaio di personalità, tra capi di stato e di governo, nonchè membri di famiglie reali dell’intero mondo, secondo le stime della Casa Reale di Romania. Le spoglie dell’ultimo Re di Romania saranno rimpatriate il 13 dicembre e deposte al Castello Peles di Sinaia, secondo quanto annunciato dalla Casa Reale. È il posto dove potranno inviare condoglianze la Presidenza della Romania e della confinante Moldova vicina (a maggioranza romenofona), i governi e i membri dei Parlamento dei due stati, i rappresentanti del corpo diplomatico, dell’Unione Europea, della NATO e delle organizzazioni internazionali. In serata, le spoglie saranno trasferite a Bucarest, nella Sala del Trono del Palazzo Reale, dove, fino al 15 dicembre, sono attesi tutti coloro che vogliono rendere un ultimo omaggio. I funerali si svolgeranno il 16 dicembre a Curtea de Arges, dove sono sepolti tutti i sovrani della Romania. Sempre oggi, il Governo di Bucarest ha indetto lutto nazionale dal 14 al 16 dicembre, mentre l’11 dicembre le Camere riunite del Parlamento romeno renderanno un omaggio alla personalità di Michele I in una seduta solenne. Re della Romania tra il 1940 e il 1947, Michele I si è spento all’età di 96 anni, alla sua residenza in Svizzera. Re Michele, ha affermato il presidente Klaus Iohannis, è stato una delle più importanti personalità della Romania e la sua scomparsa rappresenta una grande perdita per il Paese. Messaggi di cordoglio sono stati inviati anche dagli ex presidenti Ion Iliescu, Emil Constatinescu e Traian Basescu, dal premier Mihai Tudose, dai leader dei partiti della coalizione governativa e dell’opposizione, nonchè dai diplomatici accreditati a Bucarest.

06.12.2017
06.12.2017

, 06.12.2017, 16:35

Bucarest – Ai funerali di Re Michele I di Romania è atteso un centinaio di personalità, tra capi di stato e di governo, nonchè membri di famiglie reali dell’intero mondo, secondo le stime della Casa Reale di Romania. Le spoglie dell’ultimo Re di Romania saranno rimpatriate il 13 dicembre e deposte al Castello Peles di Sinaia, secondo quanto annunciato dalla Casa Reale. È il posto dove potranno inviare condoglianze la Presidenza della Romania e della confinante Moldova vicina (a maggioranza romenofona), i governi e i membri dei Parlamento dei due stati, i rappresentanti del corpo diplomatico, dell’Unione Europea, della NATO e delle organizzazioni internazionali. In serata, le spoglie saranno trasferite a Bucarest, nella Sala del Trono del Palazzo Reale, dove, fino al 15 dicembre, sono attesi tutti coloro che vogliono rendere un ultimo omaggio. I funerali si svolgeranno il 16 dicembre a Curtea de Arges, dove sono sepolti tutti i sovrani della Romania. Sempre oggi, il Governo di Bucarest ha indetto lutto nazionale dal 14 al 16 dicembre, mentre l’11 dicembre le Camere riunite del Parlamento romeno renderanno un omaggio alla personalità di Michele I in una seduta solenne. Re della Romania tra il 1940 e il 1947, Michele I si è spento all’età di 96 anni, alla sua residenza in Svizzera. Re Michele, ha affermato il presidente Klaus Iohannis, è stato una delle più importanti personalità della Romania e la sua scomparsa rappresenta una grande perdita per il Paese. Messaggi di cordoglio sono stati inviati anche dagli ex presidenti Ion Iliescu, Emil Constatinescu e Traian Basescu, dal premier Mihai Tudose, dai leader dei partiti della coalizione governativa e dell’opposizione, nonchè dai diplomatici accreditati a Bucarest.

XXX- Numerose le reazioni internazionali al decesso dell’ultimo sovrano della Romania. Il presidente della Commissione Europea, Jean Claude Junker, ha espresso il suo profondo rammarico, e ha reso omaggio a Re Michele, ricordando il giro del sovrano nelle capitali europee nel 1997 per promuovere l’ingresso della Romania nell’UE. La stampa internazionale ha evocato la personalità di Re Michele – l’ultimo capo di stato dai tempi della seconda Guerra mondiale che era ancora in vita. Per l’AFP, Sua Maestà ha incarnato il destino tragico della Romania, travolta nel tumulto della seconda Guerra Mondiale e poi del comunismo.

Bucarest – Il governo romeno ha approvato la bozza della Finanziaria per il 2018, che ha come priorità la sanità, l’istruzione e gli investimenti. Un comunicato del governo precisa che la bozza si basa, tra l’altro, su una crescita economica del 5,5%, un’inflazione annua del 3,1% e un deficit di bilancio inferiore al 3% del PIL. Sono previste anche le risorse necessarie alla crescita dello stipendio minimo e medio netto, nonchè per l’aumento delle pensioni. Uno degli obiettivi previsti per l’anno prossimo è la riduzione del tasso della disoccupazione sotto il limite del 4% e l’aumento del numero di impiegati a tempo pieno di oltre 200.000. L’Esecutivo rispetterà anche gli impegni assunti nei confronti degli alleati e stanzierà anche l’anno prossimo il 2% del PIL alla difesa. Per il 2018, il governo si propone anche di attirare fondi europei del 32% in più rispetto al 2017. La bozza della Finanziaria e quella sulla previdenza sociale saranno inoltrate al Parlamento.

Bucarest – Presente a Bruxelles, alla riunione dei ministri degli Esteri dei Paesi membri della NATO, il capo della diplomazia romena Teodor Melescanu ha sostenuto l’importanza del consolidamento e approfondimento del rapporto NATO-UE. Il ministro ha insistito sull’importanza di sfruttare il potenziale di cooperazione tra NATO e UE, particolarmente in settori come la mobilità delle forze, la lotta al terrorismo e il sostegno per i Paesi partner del vicinato. Un comunicato del MAE romeno precisa che, nell’ambito della riunione, momento importante per la preparazione del vertice NATO 2018, sono stati valutati i progressi raggiunti nell’attuazione delle decisioni prese al summit dell’Alleanza di Varsavia e le priorità di azione per il prossimo periodo, innanzitutto per quello che riguarda la cooperazione NATO-UE, la politica delle porte aperte e il ruolo della NATO nella lotta al terrorismo.

Bruxelles – Il ministro delle Finanze romeno, Ionut Misa, ha annunciato al Consiglio Affari Economici e Finanziari dell’UE (ECOFIN) che la Romania si impegna ad adottare le misure necessarie per mantenere il deficit di bilancio sotto il 3% del PIL. In un comunicato rilasciato alla termine della riunione, il Consiglio UE annuncia che la Romania non è riuscita ad adottare misure efficaci per correggere un importante deviazione del deficit di bilancio. In tal senso, il Consiglio ha fatto una nuova raccomandazione in cui stabilisce il 15 aprile prossimo come data limite entro la quale Bucarest dovrà presentare un rapporto sulle azioni attuate in risposta alle raccomandazioni. Secondo le previsioni economiche autunnali della Commissione, in Romania il deficit pubblico dovrebbe salire al 3% nel 2017, al 3,9 nel 2018 e al 4,1% nel 2019.

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