06.11.2019
Commissario Europeo – Leurodeputata romena Adina Vălean è stata accettata dalla presidente eletta della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, per la carica di commissario europeo per i Trasporti. L’annuncio è stato fatto oggi dal portavoce della squadra di transizione della CE. La candidata romena sarà ascoltata nella Commissione Trasporti del Parlamento Europeo il 14 novembre. Il nuovo primo ministro, il liberale Ludovic Orban, ha dichiarato che gli eurodeputati PNL-PPE Siegfried Mureşan e Adina Vălean sono le proposte del governo di Bucarest per la carica di commissario europeo. Ludovic Orban ha precisato di aver preso questa decisione in seguito alle consultazioni avute con il presidente Klaus Iohannis. La scorsa settimana la portavoce della Commissione Europea, Mina Andreeva, aveva affermato che “ci sono seri dubbi” sulla “legittimità” della proposta di Commissario formulata dallex Esecutivo socialdemocratico, in quanto lex primo ministro Viorica Dancila non si è coordinata con il capo dello stato. La Dancila aveva proposto lex ministro con delega agli Affari Europei, Victor Negrescu. In precedenza, altre due proposte del PSD erano state bocciate: gli ex ministri Rovana Plumb, per motivi di integrità, e Dan Nica, per il quale i procedimenti non sono neanche iniziati, perché il governo che lo aveva proposto è stato sfiduciato dal Parlamento.
România Internațional, 06.11.2019, 17:02
Governo – Il nuovo governo liberale di Bucarest, guidato da Ludovic Orban, ha approvato, oggi, l’ordinanza durgenza sulla diminuzione del numero di ministeri da 24 a 16. Lannuncio è stato fatto dal capo della cancelleria del primo ministro, Ionel Dancă. I nuovi ministri hanno assunto le funzioni presso i dicasteri che gestiranno, dopo che il nuovo governo di minoranza è stato investito dal Parlamento. Ludovic Orban ha promesso che l’Esecutivo sarà aperto al dialogo e terrà conto delle aspettative dei romeni. Il nuovo governo liberale subentra a quello socialdemocratico di Viorica Dăncilă, sfiduciato dal Parlamento il 10 ottobre scorso.
NATO – Il nuovo capo della diplomazia di Bucarest, Bogdan Aurescu, ha avuto, oggi, una conversazione telefonica con il segretario generale della NATO, Jens Stoltenberg. Per loccasione, il ministro degli Esteri ha ribadito limpegno della Romania nelladempimento degli obiettivi dellAlleanza. Secondo un comunicato del Ministero degli Affari Esteri di Bucarest, il ministro Aurescu ha sottolineato limportanza concessa dalla Romania al rafforzamento del ruolo della NATO nella regione del Mar Nero, tramite il potenziamento della presenza sul lato sud del fianco Est. Aurescu ha sottolineato la necessità di una presenza navale intensificata dellAlleanza nel Mar Nero e dellaumento del contributo degli alleati alla Brigata Multinazionale di Romania. Dal canto suo, Stoltenberg ha ringraziato per il sostegno e i contributi della Romania allinterno dellAlleanza, con riferimento al coinvolgimento della Romania sia nel sud, che nel nord del fianco Est, allo stanziamento del 2% del PIL alla Difesa o alla partecipazione alle missioni NATO in Afghanistan e Kosovo. Jens Stoltenberg ha ricordato limportanza della componente in Romania del sistema antimissile della NATO.
Trasporti – Segnale dallarme dei trasportatori romeni sulla situazione creata negli ultimi giorni al confine con lUngheria, dove i camion aspettano in code che hanno raggiunto la lunghezza record di 25 chilometri. Una delle più importanti associazioni del settore annuncia ampie proteste, minacciando con il blocco dei punti di di confine anche per il traffico leggero. I rappresentanti dellAssociazione Padronale dei Trasportatori Europa 2002 (APTE 2002) Arad hanno dichiarato che si confrontano con i maggiori problemi riscontrati finora nellattraversare il confine con lUngheria. Loro accusano le autorità ungheresi che, dal 1° novembre, stiano effettuando controlli più approfonditi sulle macchine di trasporto merci, il che porta a tempi di attesa più lunghi e alla creazione di code ai punti di confine.
BERS – La Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo (BERS) ha migliorato le sue previsioni sullevoluzione delleconomia romena nel 2019, mantenendo le previsioni sul PIL nel 2020. Secondo le più recenti previsioni rese pubbliche dalla BERS, leconomia romena dovrebbe registrare quest’anno una crescita del 4%, rispetto a quanto previsto a maggio, del 3,2%. Per il 2020, la BERS ha mantenuto le stime relative allespansione del PIL della Romania fino al 3,2%. Anche il Fondo Monetario Internazionale (FMI) ha rivisto al rialzo, lo scorso mese, le stime sullevoluzione delleconomia romena nel 2019 fino al 4% e al 3,5% nel 2020.
Romania-Israele – Il presidente Klaus Iohannis ha discusso, oggi, con il presidente dellOrganizzazione Sionista Mondiale, Avraham Duvdevani, sui rapporti tra la Romania e Israele e sulle iniziative di Bucarest volte a cotrastare lantisemitismo, la xenofobia e lintolleranza. Secondo un comunicato dellamministrazione presidenziale, Klaus Iohannis ha sottolineato che Israele è un partner di fiducia della Romania e che tra i due stati esistono 71 anni di relazioni diplomatiche ininterrotte, basate sul dialogo politico e sulla buona cooperazione. Il capo dello stato ha affermato che continuerà a prestare particolare attenzione al partenariato tra la Romania e Israele. Per quanto riguarda il contrasto dellantisemitismo, della xenofobia e dellintolleranza, il presidente ha presentato le iniziative romene in tal senso ed ha precisato che è necessario, anche nel futuro, applicare rigorosamente la legislazione in materia e promuovere leducazione sull’Olocausto.
Proteste – I minatori romeni delle miniere Paroşeni e Uricani (centro-ovest) hanno continuato oggi la protesta avviata 10 giorni fa, essendo disposti a rinunciare solo nel caso dell’approvazione da parte del governo della normativa relativa ai redditi supplementari per il personale licenziato. LEsecutivo ha presentato oggi, in prima lettura, il testo dellordinanza, ma latto normativo sarà sottoposto allapprovazione nella prossima seduta del governo. I minatori, che saranno licenziati il 1° gennaio, chiedono unordinanza d’urgenza per ricevere gli stessi diritti degli altri dipendenti licenziati in questo settore: un reddito mensile aggiuntivo concesso per due anni e la registrazione di questo periodo come anzianità lavorativa. Secondo i sindacalisti, è la protesta più lunga dei minatori negli ultimi 15 anni. Alla fine del 2017, le due miniere sono entrate in un programma di chiusura e inverdimento.