06.10.2022
Vertice CPE – Lunità dellUE può essere rafforzata se Romania, Bulgaria e Croazia diventano parte dellarea Schengen. Lo ha affermato, oggi, a Praga, il presidente romeno, Klaus Iohannis. Leader di 42 Paesi si sono riuniti nella capitale ceca per il primo incontro della Comunità Politica Europea, una nuova struttura proposta dal presidente francese Emmanuel Macron in risposta alla guerra russa in Ucraina. Linvasione russa ha generato un totale ripensamento geopolitico e la Comunità Politica Europea si propone come una piattaforma per la cooperazione su temi di sicurezza tra i Paesi membri dellUE e i partner continentali. Durante la riunione informale del Consiglio Europeo, che si svolgerà domani, sempre a Praga, i leader dellUE affronteranno la situazione in Ucraina dalla prospettiva della risposta europea alle azioni della Russia di escalation del conflitto e della continuazione del sostegno allUcraina a livello finanziario e politico, militare e umanitario. Inoltre, la situazione del mercato energetico sarà esaminata dal punto di vista dellimpatto dei prezzi elevati dellenergia sui costi della vita, nonchè delle azioni volte a garantire la sicurezza dellapprovvigionamento energetico.
România Internațional, 06.10.2022, 16:40
Schengen – Nella sessione plenaria del Parlamento Europeo di ieri, gli eurodeputati romeni hanno sostenuto ladesione al più presto di Romania e Bulgaria allarea Schengen, nel contesto in cui i due Paesi riuniscono dal 2011 tutti i requisiti tecnici necessari. La maggior parte degli eurodeputati ha chiesto lammissione dei due stati nellarea di libera circolazione. Solo pochi rappresentanti di alcuni partiti di estrema destra di Germania e Italia si sono opposti allestensione dellarea Schengen, temendo una possibile migrazione di massa. La Presidenza ceca del Consiglio dellUnione Europea ha assicurato che, durante il vertice di dicembre, farà tutto il possibile per raggiungere lunanimità sulladesione a Schengen di Romania e Bulgaria.
Tasso d’interesse di riferimento – Il Consiglio di Amministrazione della Banca Centrale di Romania ha deciso di aumentare il tasso di interesse di riferimento dal 5,5% fino al 6,25% allanno. Inoltre, la Banca Centrale ha aumentato il tasso di interesse per la linea di credito (Lombard) dal 6,50% al 7,25%, nonchè il tasso di interesse per i depositi dal 4,5% fino al 5,25%. Gli aumenti sono stati decisi dalla Banca Centrale nel tentativo di mantenere il controllo delle liquidità sul mercato monetario, nonchè dei livelli attuali delle riserve minime obbligatorie per le passività in lei e in valuta estera delle istituzioni di credito.
Moldova – Il Parlamento della Repubblica di Moldova (Paese ex sovietico, a maggioranza romenofona) vota, oggi, la richiesta del governo filo-occidentale guidato dalla premier Natalia Gavrilița di proroga dello stato di emergenza per altri 60 giorni, nel contesto della guerra in corso nella confinante Ucraina. Dato che il partito del premier, Azione e Solidarietà (PAS), detiene circa due terzi dei mandati, il voto dovrebbe dimostrarsi una semplice formalità. Secondo lEsecutivo, la necessità della proroga dello stato di emergenza, a partire dal 7 ottobre, è determinata dai rischi riguardanti la sicurezza dellapprovvigionamento energetico del Paese, da possibili nuovi flussi di profughi dallUcraina e dalla garanzia della sicurezza ai confini. Lo stato di emergenza è stato proclamato il 27 febbraio scorso, tre giorni dopo linizio dellinvasione russa in Ucraina, ed è stato successivamente prorogato. Con la proclamazione dello stato di emergenza, il Parlamento cede parte dei suoi poteri alla Commissione per le Situazioni Eccezionali, guidata dal capo del Governo.
Rifugiati – LIspettorato generale della Polizia di Frontiera romena (IGPF) informa che, ieri, sono entrate in Romania 71.642 persone, di cui 8.486 cittadini ucraini, un aumento di circa il 10% rispetto al giorno precedente. A partire dal 10 febbraio scorso, due settimane prima dellinizio dellinvasione russa, in Romania sono entrati 2.508.047 cittadini ucraini. La maggior parte ha proseguito il viaggio verso Paesi dellEuropa occidentale, ma, secondo il Ministero dellInterno di Bucarest, oltre 4.300 hanno chiesto e ricevuto asilo in Romania, godendo di tutti i diritti previsti dalla legislazione nazionale. Altri circa 70.000 hanno ottenuto un permesso di soggiorno.