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06.09.2023 (aggiornamento)

Drone russo Romania: presidente Iohannis, in caso di conferma, grave violazione della sovranità di un Paese NATO/ Summit: Bucarest ospita il Vertice dell'Iniziativa dei Tre Mari

06.09.2023 (aggiornamento)
06.09.2023 (aggiornamento)

, 06.09.2023, 18:37

Drone russo Romania – Il presidente della
Romania, Klaus Iohannis, ha dichiarato di essere stato informato in tempo
reale dal Ministero della Difesa del ritrovamento sul territorio romeno
di componenti che sembrano appartenere a un drone. In apertura del Summit
dell’Iniziativa Tre Mari, che si svolge a Bucarest, Iohannis ha dichiarato di
aver richiesto un’indagine urgente e professionale sull’origine dei componenti,
nonché sul momento e sulle circostanze in cui sono arrivati ​​sul territorio romeno.
Nel caso in cui si conferma che gli elementi appartengono ad un drone russo, ha
affermato il presidente romeno, si tratta di una situazione inammissibile e costituisce
una grave violazione della sovranità e dell’integrità territoriale della
Romania, Stato alleato della NATO. Il capo dello stato ha precisato che
le autorità romene sono in contatto permanente con gli altri alleati della NATO, sottolineando che la Romania beneficia di garanzie di sicurezza
estremamente forti, le più forti di tutta la sua storia. In precedenza, il
ministro della Difesa romeno, Angel Tîlvăr, aveva dichiarato che nella provincia
di Tulcea (sud-est), erano stati rinvenuti frammenti di un equipaggiamento
che potrebbe essere assimilato a un drone. Gli elementi in causa
sono stati individuati nei pressi del villaggio di Plauru, ad una distanza di
70-80 metri dal Danubio, in una zona difficilmente accessibile, con vegetazione
abbondante.






Summit Tre Mari – A Bucarest è in corso il
Summit dell’Iniziativa dei Tre Mari, piattaforma politica dei paesi membri
dell’Unione Europea dell’Europa centrale e orientale. In questa ottava
edizione, la Grecia diventerà il 13° paese partecipante, mentre l’Ucraina e la
Repubblica di Moldova, confinanti con la Romania, riceveranno lo statuto di Paesi
associati. In apertura dei lavori, ai
quali è intervenuto in videoconferenza anche il presidente ucraino Volodymyr
Zelenski, il capo dello stato romeno, Klaus Iohannis, ha dichiarato che la concessione
dello statuto di paese partecipante associato all’Iniziativa dei Tre Mari
consentirà all’Ucraina di essere coinvolta in tutti gli strumenti dell’organizzazione,
rispettivamente, di accedere agli investimenti per progetti strategici di
interconnessione. Il presidente romeno considera che, in questo modo,
l’Ucraina sarà più vicina all’Ue e si preparerà meglio alla ricostruzione
e alla ripresa. L’Iniziativa dei Tre Mari include, al momento, 12 stati
membri dell’Unione Europea collocati sui mari Baltico, Adriatico e Mar Nero.
L’organizzazione gode anche del sostegno degli Stati Uniti, la cui delegazione
a Bucarest è guidata dal rappresentante speciale per il clima della Casa Bianca, l’ex segretario di stato John Kerry.






Moldova – La Romania sostiene la richiesta
della Repubblica di Moldova (paese a maggioranza romenofona) di aderire al
formato di cooperazione nell’ambito dell’Iniziativa dei Tre Mari. Così il primo ministro Marcel Ciolacu, durante l’incontro avuto a Bucarest con la
presidente del Paese confinante, Maia Sandu. Per l’occasione è stato valutato
lo stato delle relazioni bilaterali e il primo ministro Marcel Ciolacu ha precisato che la Romania ha recentemente versato la prima tranche, del valore di 10
milioni di euro, per il finanziamento di progetti prioritari, fondi che saranno destinati all’acquisto di
minibus per il trasporto scolastico, nonchè per progetti infrastrutturali e di
sviluppo locale. Il premier Ciolacu ha ribadito anche il sostegno della
Romania all’integrazione della Moldova anche nell’Unione Europea sottolineando
che al momento è prioritario ottenere una decisione positiva sull’apertura dei
negoziati, durante il Consiglio Europeo di dicembre.








Digitalizzazione – I romeni aspettano da
tempo servizi pubblici moderni ed efficienti, e la riforma digitale è la
componente più importante della riforma amministrativa che il Governo di
Bucarest intende attuare. Lo ha affermato i primo ministro Marcel Ciolacu
durante l’incontro con i rappresentanti di Apple, Amazon e IBM. I tre colossi
americani del settore tecnologico partecipano al Forum d’affari organizzato
giovedì, a margine del Summit dei Tre Mari. Oltre alla digitalizzazione del
sistema amministrativo, le discussioni si sono concentrate anche sullo sviluppo
di progetti di ricerca e innovazione in campi come l’intelligenza artificiale,
l’analisi dei dati o la sicurezza informatica. Presente all’incontro, il
ministro romeno per la Ricerca, Bogdan Ivan, ha affermato che le future
collaborazioni con le tre società faranno davvero la differenza nella vita
quotidiana dei romeni, consentendo lo sviluppo del settore IT in Romania e
avvicinando i cittadini a un click dalla pubblica amministrazione.




Deficit – Durante un incontro con il
vicepresidente della Commissione europea e commissario al Commercio, Valdis
Dombrovskis, il ministro dell’Economia romeno, Ştefan Radu Oprea, ha fatto
appello alla necessità di una maggiore flessibilità della Commissione nelle
discussioni relative al deficit, nel contesto in cui il bilancio della Romania
risente dei costi diretti e indiretti della guerra in Ucraina. L’incontro bilaterale
si è concentrato anche sulle relazioni commerciali con l’Ucraina, con
particolare attenzione alle misure legate ​​commercio con i cereali. Nel
contempo è stata discussa anche la necessità di individuare misure a sostegno
degli agricoltori romeni.







Esplosione GPL – I due proprietari della
stazione di rifornimento con GPL di Crevedia, dove sono avvenute le esplosioni
del 26 agosto, che hanno provocato morti e decine di feriti, a maggioranza
vigili del fuoco, sono stati fermati ieri dopo le prime audizioni alla Procura
Generale, con l’accusa di danneggiamento colposo seguito da un disastro.
Nell’esplosione, cinque
persone hanno perso la vita e oltre 50 sono rimaste ferite, tra cui molti
vigili del fuoco. Stando agli inquirenti, la stazione funzionava illegalmente
dal 2020. D’altra parte è tornato in patria anche il primo paziente romeno ricoverato
all’estero dopo le esplosioni. Si tratta di un pompiere di 28 anni, curato all’Ospedale Universitario di Graz in Austria. Al momento, 11 persone con ustioni restano
ricoverate in strutture mediche in altri paesi.






Istruzione – A pochi giorni dall’apertura
del nuovo anno scolastico in Romania, l’11 settembre, le autorità lavorano per
prevenire e contrastare il traffico e il consumo di sostanze psicoattive tra
gli allievi. Nel contempo, viene perseguita anche la riduzione dei casi di bullismo e del rischio di
esporre gli studenti ai reati, soprattutto quelli commessi con violenza. Sono
gli elementi più importanti del Piano nazionale sulla sicurezza nazionale,
firmato ieri da diversi ministri. Secondo il ministro dell’Istruzione, Ligia
Deca, per quello che riguarda il tema dei test antidroga sugli studenti, verrà
ideato un sistema che permetterà i test solo in caso di fondati sospett e con il consenso
del genitori.






Covid – Torna ad aumentare il numero dei casi di
Covid-19 in Romania, con quasi 4.500 casi confermati. Secondo i medici, si tratta sopratutto di forme lievi. Tuttavia,
nell’ultima settimana sono stati segnalati anche 12 decessi, trattandosi di persone che presentavano anche altre patologie. Gli specialisti raccomandano la
mascherina protettiva nelle aree affollate e l’isolamento delle persone con
infezioni respiratorie. Il tasso di cotagi da Covid-19 potrebbe aumentare con
l’inizio del nuovo anno scolastico.





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