06.09.2017
Bucarest — Ogni istituzione scolastica di Romania deve rispettare senza eccezioni la legge romena, che non viene applicata in modo discriminatorio su criteri etnici, religiosi o di altra natura. Lo sostiene il ministero romeno degli Esteri (MAE), dopo che la sospensione dell’atività di un liceo della città di Targu Mures è stata criticata dall’Ungheria vicina. Secondo il MAE, qualsiasi tentativo di presentare la situazione al Liceo Romano-Cattolico di Targu Mures come un caso di mancato rispetto dei diritti delle persone appartenenti alle minoranze nazionali è contraria alla realtà, perche ci sono altre numerose istituzioni di insegnamento a confermare il fatto che lo stato romeno assicura, ai più alti standards , il diritto all’educazione in lingua materna per la minoranza ungherese. L’ambasciatore di Romania in Ungheria, Marius Gabriel Lazurca è stato convocato per spiegazioni al ministero ungherese degli Esteri. D’altra parte, il segretario di stato nel ministero ungherese degli Esteri Levente Magyar ha dichiarato che il governo di Budapest ha deciso di bloccare per un periodo indeterminato il sostegno della candidatura della Romania presso diverse organizzazioni internazionali, come l’Organizzazione per Cooperazione e Sviluppo Economico. L’attività del liceo è stata sospesa perche, dal punto di vista giuridico, questo non esiste più, in seguito a una decisione giudiziaria definitiva.
România Internațional, 06.09.2017, 16:42
Bucarest – Il rapporto della Commissione dinchiesta del Parlamento romeno sullo svolgimento delle elezioni presidenziali del 2009 afferma che sono state costatate azioni concrete da parte della Presidenza e del Governo di quel periodo per frodare lo scrutinio, a favore del candidato Traian Basescu, il quale ha vinto, per altro, un nuovo mandato. Secondo il rapporto, le azioni sono state premedidate e perfettamente sincronizzate. Tenuto conto del fatto che la differenza tra i due candidati è stata di solo 70.000 voti, circa il 0,7% del totale dei voti validi espressi, le azioni sono state in grado di cambiare il risultato delle elezioni, si afferma nel rapporto. Nel documento sono precisati come possibili reati, la costituzione di gruppo organizato con lo scopo di generare frodi elettorali, falso intelettuale, uso di falso e abuso dufficio. Prima del voto sul rapporto i rappresentanti della principale formazione di opposizione, il PNL si sono ritirati, accusando la mancanza di un dibattito esteso sul tema. La commissione invierà il rapporto allle istituzioni competenti. Anche la Procura Generale ha aperto un fascicolo sulle presidenziali del 2009, che ulteriormente è stato chiuso. Le due inchieste sono state avviate in seguito alle rivelazioni di un giornalista controverso, secondo cui le presidenziali sarebbero state influenzate da importanti esponenti dello stato, tra cui anche dirigenti di alcune istituzioni di forza. Lo scrutinio è stato vinto dal rappresentante della destra, Traian Basescu il quale ha sconfitto il social-democratico Mircea Geoana.
Bucarest – A Bucarest, il PNL e lUSR hanno inoltrato alla Camera dei Deputati una mozione semplice contro il ministro della Giustizia. I firmatari del documento affermano che gli emmendamenti proposti dal ministro Tudorel Toader alle leggi sulla Giustizia rappresentano un attacco contro lindipendenza dellatto di giustizia e un tentativo di annullare i progressi registrati nel settore. Fortemente criticato dallopposizione, società civile e dalla stampa, il disegno di modifica delle leggi sulla Giustizia prevede, tra laltro che il presidente non sarà più in grado di nominare i capi della DNA e della Direzione per la Lotta contro il Crimine Organizzato, il trasferimento dellIspezione Giudiziaria al Ministero della Giustizia e laumento dellanzianità nel campo del lavoro per la promozione dei magistrati. La mozione dovrà essere affrontata nella plenaria della Camera dei Deputati martedi prossimo, mentre il voto è previsto un giorno dopo. Daltra parte, i senatori del PNL e dellUSR hanno annunciato sempre per martedi prossimo una mozione di censura contro il ministro dellIstruzione, Liviu Pop. I firmatari sostengono, tra laltro, che lanno scolastico 2017-2018 inizia senza i manuali per la quinta classe e senza autorizzazioni di funzionamento nelle scuole (su un totale di 31.000 unità di insegnamento solo 6.500 hanno avvisi e autorizzazioni).
Bucarest – Lambasciatore della Gran Bretagna in Romania, Paul Brummel, ha discusso oggi con il ministro romeno della Giustizia, Tudorel Toader sulle modifiche proposte alle leggi sulla Giustizia.Dopo lincontro egli ha dichiarato che i cambiamenti legislativi dovrebbero avere come scopo il rafforzamento della lotta contro la corruzione e dello stato di diritto. Brummel ha sottolineato che la Romania deve decidere in base alla Costituzione e alle procedure parlamentari sul tipo di sistema di giustizia che vuole, e che qualsiasi modifica dovrebbe generare discussioni con le parti interessate. Ieri, Tudorel Toader ha avuto un incontro sullo stesso tema anche con lambasciatore americano Hans Klemm, in seguito al quale lautorità americana ha dichiarato che i colloqui sono stati fruttuosi e completi, a favore della cooperazione nellambito del Partenariato Strategico.
Bucarest – Il Commissario europeo per le Politiche Regionali, Corina Cretu effettua domani e dopodomani una visita ufficiale in Romania. Sono previsti incontri con il premier Mihai Tudose e con i presidenti del Senato e della Camera dei Deputati Calin Popescu Tariceanu e Liviu Dragnea ma anche la partecipazione alla conferenza intitolata “Dialogo con i cittadini”. Per altro, Corina Cretu, rappresentante della Romania nellEsecutivo Europeo incontrerà anche il vicepremier Sevil Shhaideh, il ministro dei Trasporti, Razvan Cuc, il ministro con delega per i Fondi Europei, Rovana Plumb e il ministro con delega per gli Affari Europei, Victor Negrescu.
Bucarest – La richiesta della Romania di acquistare una serie di sistemi lanciamissile tipo HIMARS ha ottenuto l’approvazione del Congresso statunitense, secondo le procedure standard americane. Lo afferma un comunicato del Ministero romeno della Difesa(MAPN). L’istituzione precisa che, nell’ambito del programma di dotazione la Romania ha chiesto di acquistare 54 impianti lancio. Dopo l’approvazione da parte del Congresso degli Stati Uniti, avranno luogo negoziati di ordine tecnico, afferma il comunicato MAPN.