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06.06.2023 (aggiornamento)

Sciopero Istruzione – In Romania, lo sciopero dell’istruzione preuniversitaria è entrato ormai nella terza settimana, nelle condizioni in cui si avvicinano gli esami della Valutazione Nazionale e di Maturità, ai quali dovrebbero partecipare circa 325.000 studenti. Il governo ritiene di aver esaudito tutte le richieste dei dipendenti del settore, mentre i sindacati affermano che l’ultima offerta non corrisponde alle loro richieste. La ministra dell’Istruzione, Ligia Deca, ha sollecitato al personale docente di tornare nelle aule spiegando che dopo l’applicazione degli aumenti varati dal Governo – 1.000 lei (circa 200 euro) per gli insegnanti e 400 lei (circa 80 euro) per il personale non docente – lo stipendio medio nell’Istruzione sale a 8.500 lei lordi (circa 1.700 euro). I rappresentanti del Ministero dell’Istruzione, studenti, genitori e sindacati lavorano per trovare soluzioni per lo svolgimento degli esami di fine anno alle date stabilite. La ministra Deca ha comunicato che non vengono ancora considerate le varianti dello spostamento del calendario degli esami o il prolungamento dell’anno scolastico.

06.06.2023 (aggiornamento)
06.06.2023 (aggiornamento)

, 06.06.2023, 18:47

Sciopero Istruzione – In Romania, lo sciopero dell’istruzione preuniversitaria è entrato ormai nella terza settimana, nelle condizioni in cui si avvicinano gli esami della Valutazione Nazionale e di Maturità, ai quali dovrebbero partecipare circa 325.000 studenti. Il governo ritiene di aver esaudito tutte le richieste dei dipendenti del settore, mentre i sindacati affermano che l’ultima offerta non corrisponde alle loro richieste. La ministra dell’Istruzione, Ligia Deca, ha sollecitato al personale docente di tornare nelle aule spiegando che dopo l’applicazione degli aumenti varati dal Governo – 1.000 lei (circa 200 euro) per gli insegnanti e 400 lei (circa 80 euro) per il personale non docente – lo stipendio medio nell’Istruzione sale a 8.500 lei lordi (circa 1.700 euro). I rappresentanti del Ministero dell’Istruzione, studenti, genitori e sindacati lavorano per trovare soluzioni per lo svolgimento degli esami di fine anno alle date stabilite. La ministra Deca ha comunicato che non vengono ancora considerate le varianti dello spostamento del calendario degli esami o il prolungamento dell’anno scolastico.


Bucarest 9 – I leader dei Paesi membri del Formato Bucarest 9, riuniti a Bratislava, hanno ribadito il loro sostegno all’adesione dell’Ucraina alla NATO nel momento in cui le condizioni lo consentiranno. L’Ucraina è parte integrante dell’area euro-atlantica e la sua sicurezza è interconnessa con quella degli alleati. Sosteniamo fermamente le aspirazioni euro-atlantiche dell’Ucraina e ribadiamo le decisioni prese a Bucarest nel 2008, in base alle quali l’Ucraina diventerà membro della NATO, rileva il documento firmato dai capi di stato e di governo di Bulgaria, Repubblica Ceca, Estonia, Lettonia, Lituania, Polonia, Romania, Slovacchia e Ungheria. La visione comune degli stati del formato Bucarest 9 è essenziale per la sicurezza del Fianco Orientale della NATO. Continueremo a sostenere l’Ucraina finché sarà necessario, ha dichiarato, dal canto suo, il presidente romeno Klaus Iohannis. Nel contesto, il capo dello stato ha sollecitato il rafforzamento del sostegno ai partner vulnerabili, in particolare alla Moldova (paese a maggioranza romeofona). Iohannis ha co-presieduto l’incontro, insieme ai presidenti della Slovacchia, Zuzana Caputova, e della Polonia, Andrzej Duda. Al summit di Bratislava ha partecipato anche il segretario generale della NATO, Jens Stoltenberg.


Ucraina – La distruzione della diga di Kahovka è un altro crimine di guerra russo contro civili innocenti, ha postato sui social il presidente romeno Klaus Iohannis. La Russia e gli aggressori russi devono essere ritenuti responsabili. I nostri pensieri vanno verso tutti coloro che sono stati colpiti da questo orribile attacco, ha aggiunto il capo dello stato. In precedenza, il Segretario Generale della NATO, Jens Stoltenberg, si era dichiarato scandalizzato dell’attacco. L’esercito ucraino ha accusato la Russia dell’esplosione alla centrale idroelettrica di Kahovka, situata a 150 km dalla centrale nucleare di Zaporozhye. Tuttavia, la direzione della centrale nucleare, attualmente sotto occupazione russa, ha dichiarato che la parziale distruzione della diga, le cui acque servono a raffreddare la centrale, non rappresenta, per ora, una minaccia per l’impianto. La diga, occupata dai russi dall’inizio delloffensiva in Ucraina, consente anche l’approvvigionamento idrico della penisola di Crimea, annessa alla Russia nel 2014.



Esercitazioni – 5.000 soldati romeni, 2.700 americani assieme ad altri 2.300 militari delle nazioni alleate e partner partecipano alla più importante esercitazione NATO organizzata in Romania, nella regione del Mar Nero, la Saber Guardian 23. L’esercitazione ha lo scopo di garantire una migliore collaborazione tra le forze alleate in caso di missioni di rapido intervento. La rilevanza di questa esercitazione sul fianco orientale dell’Alleanza Nord Atlantica è più importante che mai. I cambiamenti nel contesto di sicurezza generati dalla guerra di aggressione lanciata dalla Russia contro l’Ucraina hanno confermato che il Mar Nero assume un importanza fondamentale per l’architettura della sicurezza europea. L’importanza strategica del Mar Nero è cresciuta in modo esponenziale’, ha sottolineato il ministro della Difesa romeno, Angel Tîlvăr. Saber Guardian fa parte dell’applicazione Defender Europe 23, pianificata dal Comando delle Forze Armate statunitensi in Europa.



Re Carlo III in Romania – Nel quinto e ultimo giorno della sua visita privata in Romania, Re Carlo III di Gran Bretagna si è recato a Viscri, un villaggio della Transilvania dove ha acquistato la sua prima casa nel 2006. L’abitazione è stata trasformata in un piccolo museo dedicato alla sua passione per la botanica. In precedenza, il sovrano britannico ha visitato il villaggio di Valea Zălanului, dove ha trascorso la domenica visitando alcuni luoghi pittoreschi della zona. Venerdì, all’arrivo in Romania, Re Carlo ha fatto una visita di cortesia al presidente Klaus Iohannis. Si tratta della prima visita di un monarca britannico in Romania, ma anche del primo viaggio all’estero del sovrano dalla sua incoronazione.







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