06.06.2020 (aggiornamento)
COVID-19 — Un’eventuale seconda ondata dell’epidemia di COVID-19 non avrà la stessa intensità come la prima, è del parere il ministro della Salute, Nelu Tătaru. Ha sottolineato, però, che vanno prese tutte le misure di preparazione necessarie, compresa la vaccinazione antinfluenzale e antipneumococcica delle categorie vulnerabili e creare riserve di farmaci, materiali sanitari ed equipaggiamenti. Nell’opinione del ministro, se la popolazione osserverà le misure preventive, verso la fine di luglio e l’inizio di agosto si potrà tornare a una vita quasi normale. In Romania, sono oltre 20200 i contagi dal virus COVID-19, secondo il più recente bilancio annunciato dal Gruppo di Comunicazione Strategica. Oltre 14400 persone sono guarite e sono state dimesse, mentre 1318 sono morte. Tra i connazionali all’estero, circa 3.100 sono stati rilevati positivi al coronavirus e 114 sono morti.
România Internațional, 06.06.2020, 19:02
Rating — L’Agenzia Standard and Poors ha mantenuto il rating della Romania nella categoria raccomandata per gli investimenti. La prospettiva rimane però negativa, con rischi sull’equilibrio di bilancio nei prossimi 18 mesi, in assenza di un intervento dei fattori politici per il consolidamento fiscale. Uno dei problemi sarebbe l’aumento delle pensioni a settembre, precisa il Ministero delle Finanze di Bucarest, in un comunicato in cui saluta la decisione dell’agenzia. Il mantenimento del rating al BBB- vuol dire, secondo gli analisti, che l’economia non sta attraversando proprio una crisi seria, mentre per il ministro delle Finanze, Florin Cîţu, la decisione dell’agenzia di rating conferma che le misure del governo per contrastare gli effetti della crisi di COVID-19 e garantire finanze pubbliche sostenibili sono state corrette. Gli esperti internazionali stimano che l’economia registrerà un calo del 5,5% quest’anno, dopo che in precedenza avevano anticipato un avanzo del 3,5%. La Romania gode di un rating favorevole agli investimenti da parte della Standard and Poors dal 2014.
Studio clinico – Tre ospedali di Romania sono stati inseriti nello studio clinico intitolato “Solidarity”, svolto dall’Organizzazione Mondiale della Sanità sugli schemi di trattamento del COVID-19. Il progetto — al quale partecipano l’Ospedale Militare Centrale, l’Istituto di Malattie Infettive “Matei Balş” e l’Ospedale di Malattie Infettive “Victor Babeş”, tutti di Bucarest — è coordinato dal medico Alexandru Rafila, uno dei più noti specialisti romeni nel settore. Nell’ambito dello studio saranno applicati quattro schemi terapeutici già utilizzati, che si sono dimostrati, nella maggior parte dei casi, sicuri ed efficaci. I malati saranno selezionati a caso, secondo alcuni criteri: età, patologie associate e malattie preesistenti. Stando agli specialisti, lo scopo è di individuare, entro il più breve periodo possibile, la migliore risposta a uno dei quattro schemi, di modo che possa essere raccomandato a livello internazionale come cura specifica di questa patologia.
Festa — I cristiani ortodossi e greco-cattolici di tutto il mondo, compresa la Romania, Paese a maggioranza ortodossa, celebrano, domenica, le Pentecoste oppure la Discesa dello Spirito Santo sui 12 apostoli, che hanno potuto trasmettere in questo modo la Parola di Dio in lingue che non avevano mai parlato. Nello stesso giorno, dopo il discorso dell’apostolo Pietro, si sono convertiti al cristianesimo circa 3.000 persone, che hanno formato la prima comunità cristiana di Gerusalemme, il nucleo della Chiesa di dopo. Nella minivacanza di Pentecoste, migliaia di turisti si trovano nelle stazioni sulla Valle del Prahova (sud) o sul litorale del Mar Nero (sud-est). Molti romeni hanno scelto di passare questi giorni nel Delta del Danubio (sud-est), dove le associazioni turistiche annunciano un grado di occupazione di almeno l’80%.
Sicurezza — Il Ministero dell’Interno Romeno ha aumentato gli effettivi durante la minivacanza di Pentecoste. Circa 21.000 poliziotti, gendarmi e vigili del fuoco veglieranno sull’ordine pubblico. Sulle strade ci saranno 1.700 agenti della Polizia Stradale, con oltre 300 radar e sostegno da parte degli aerei dell’Ispettorato Generale di Aviazione. Circa 5.200 gendarmi saranno attivi ogni giorni per garantire le misure di ordine e sicurezza pubblica, soprattutto nelle zone in cui è atteso un gran numero di persone, come le stazioni turistiche.