06.06.2018
Bucarest – La Corte Costituzionale di Romania ha adito il segretario generale del Consiglio d’Europa, la Commissione di Venezia e la Conferenza delle Corti Costituzionali Europee su quello che ha definito gli attacchi virulenti contro la Corte, attaverso i quali rappresentanti di certe autorità pubbliche e partiti parlamentari hanno screditato e delegittimato l’autorità dell’istituzione. La CCR ha reclamato che, in questo modo, sarebbe stata messa in dubbio l’obbligatorietà delle sue decisioni, nonchè il fatto che la popolazione e il capo dello stato sarebbero stati chiamati a non rispettare e a non applicare la recente decisione in cui la Corte ha constatato un conflitto di natura costituzionale tra il ministro della Giustizia e il presidente della Romania. In base alla segnalazione del ministro della Giustizia, Tudorel Toader, la Corte ha deciso che il capo dello stato Klaus Iohannis deve revocare il capo dalla DNA, Laura Codruta Kovesi. In precedenza, Iohannis aveva respinto, come infondata, la proposta di revoca inoltrata dal ministro della Giustizia. Ieri, il presidente ha dichiarato che si pronuncerà sulla revoca solo in seguito alla motivazione della Corte Costituzionale, prevista per domani. Iohannis ha sottolineato che rispetterà lo stato di diritto e sosterrà l’indipendenza dei procuratori, con il rispetto della Costituzione. La decisione in cui la CCR sollecita in modo imperativo al capo dello stato di revocare la Kovesi dalla carica ha provocato critiche, alimentando le speculazioni secondo cui, nella componenza attuale, la Corte sarebbe influenzata politicamente.
România Internațional, 06.06.2018, 16:42
Bucarest – La Corte Costituzionale di Romania ha adito il segretario generale del Consiglio d’Europa, la Commissione di Venezia e la Conferenza delle Corti Costituzionali Europee su quello che ha definito gli attacchi virulenti contro la Corte, attaverso i quali rappresentanti di certe autorità pubbliche e partiti parlamentari hanno screditato e delegittimato l’autorità dell’istituzione. La CCR ha reclamato che, in questo modo, sarebbe stata messa in dubbio l’obbligatorietà delle sue decisioni, nonchè il fatto che la popolazione e il capo dello stato sarebbero stati chiamati a non rispettare e a non applicare la recente decisione in cui la Corte ha constatato un conflitto di natura costituzionale tra il ministro della Giustizia e il presidente della Romania. In base alla segnalazione del ministro della Giustizia, Tudorel Toader, la Corte ha deciso che il capo dello stato Klaus Iohannis deve revocare il capo dalla DNA, Laura Codruta Kovesi. In precedenza, Iohannis aveva respinto, come infondata, la proposta di revoca inoltrata dal ministro della Giustizia. Ieri, il presidente ha dichiarato che si pronuncerà sulla revoca solo in seguito alla motivazione della Corte Costituzionale, prevista per domani. Iohannis ha sottolineato che rispetterà lo stato di diritto e sosterrà l’indipendenza dei procuratori, con il rispetto della Costituzione. La decisione in cui la CCR sollecita in modo imperativo al capo dello stato di revocare la Kovesi dalla carica ha provocato critiche, alimentando le speculazioni secondo cui, nella componenza attuale, la Corte sarebbe influenzata politicamente.
Lisbona – Nel corso della visita ufficiale di due giorni che effettua in Portogallo, la premier romena Viorica Dancila ha incontrato il suo omologo di Lisbona, Antonio Costa. I due hanno discusso dell’intensificazione dei rapporti economici e della cooperazione nel campo militare, strategico e della sicurezza digitale. L’agenda dei colloqui ha incluso la cooperazione a livello europeo, anche in vista del semestre romeno di Presidenza del Consiglio UE dal 1 gennaio prossimo. La Dancila ha annunciato la costituzione di un gruppo di lavoro nel settore dei fondi europei, di modo che anche la Romania possa raggiungere un livello di assorbimento più altro, come il Portogallo. La premier Dancila ha ringraziato l’omologo di Lisbona per l’atteggiamento nei confronti della comunità romena del Portogallo. Inoltre, la premier romena ha partecipato all’inaugurazione della Piazzetta Rotunda da Roménia di Estoril. Sempre oggi, i ministri della Salute e della Ricerca dei due Paesi hanno firmato due memorandum di cooperazione.
Bucarest – La Camera dei Deputati di Bucarest, decisionale in questo caso, ha adottato il disegno legge sulla creazione del Fondo Sovrano di Sviluppo e Investimenti (FSDI). Si tratta di un meccanismo di finanziamento che identifica e materializza le opportunità di investimento con impatto sullo sviluppo economico e sulla creazione di posti di lavoro a lungo termine. Il progetto è stato adottato dopo che, nella Commissione per politica economica, sono stati inoltrati emendamenti che prevedono l’aumento dei fondi a 9 miliardi di lei (circa 2 miliardi di euro) e l’estensione della lista di operatori economici. Tra le aziende azioniste di capitale sociale del Fondo si annoverano la Società Nazionale di Trasporto Ferroviario, le Poste Romene e la Società Nazionale di Radiocomunicazioni.
Bucarest – L’istruzione va adeguata al mercato del lavoro, in collaborazione con l’ambiente d’affari, però gli allievi devono studiare anche valori europei, come la correttezza, perchè solo in questo modo potranno avere accesso al mercato del lavoro. Lo ha dichiarato a Bucarest il commissario europeo per l’istruzione, la cultura, il multilinguismo e la gioventù, Tibor Navracsics. In visita in Romania, il commissario UE ha incontrato i ministri romeni dell’Istruzione e della Cultura, e ha avuto un dialogo con i cittadini sull’educazione e sul futuro dell’Europa. A Targu Mures (centro), Navracsics partecipa a un forum dedicato all’istruzione e al patrimonio culturale. In programma anche un incontro con il leader dell’UDMR (formazione parlamentare), Kelemen Hunor.
New York – L’ambasciatore di Romania presso l’ONU, Ion Jinga, è stato eletto dalla plenaria dell’Assemblea Generale a presidente della Commissione per il Disarmo e per la Sicurezza Internazionale per un mandato di un anno, da settembre 2018 a settembre 2019. E’ per la prima volta che un diplomatico romeno viene eletto nella carica di presidente di questa commissione principale dell’ONU. Altri diplomatici romeni avevano ricoperto per cinque volta la carica di vicepresidente della Commissione nel 1972, 1983, 2002, 2003 e 2014.
Atene – Il ministro della Difesa romeno, Mihai Fifor, assiste in Grecia, assieme al capo dello Stato Maggiore, il generale Nicolae Ciuca, all’esercitazione multinazionale Salamis Storm 18. Si tratta di un’azione di addestramento che, fino a sabato, vede impegnati militari di Bulgaria, Grecia, Romania e Serbia. L’esercitazione si propone di preparare i militari per rispondere alle sfide specifiche alle operazioni per il mantenimento della pace e la soluzione delle crisi legate all’ambiente di sicurezza.
Bucarest – Lanciato a Bucarest il programma RePatriot, che sostiene le autorità locali ad aiutare i romeni all’estero di tornare in patria attraverso opportunità imprenditoriali nelle località di origine. RePatriot è un progetto di rimpatrio attraverso gli affari, sostenuto dalla Fondaizone Romania Business Leaders. Secondo il più recente studio dell’ONU, 3,4 milioni di cittadini romeni, cioè circa il 17% della popolazione, hanno lasciato la Romania tra il 2007 e il 2017. Al capitolo migrazione, lo studio piazza la Romania al secondo posto, dopo la Siria.
Parigi – La tennista romena Simona Halep, numero uno mondiale e favorita principale, si è qualificata nelle semifinali di Roland Garros, dopo aver sconfitto la tedesca Angelique Kerber (12 WTA). La romena è ancora alla ricerca di una vittoria in un torneo di Grande Slam, dopo le finali perse a Parigi nel 2014 e 2017 e quest’anno a Melbourne. In semifinale, la Halep dovrà superare la spagnola Garbine Muguruza (3 WTA), che ha battuto la russa Maria Sharapova (28 WTA). L’altra semifinale vede impegnate le statunitensi Sloane Stephens (10 WTA) e Madison Keys (13 WTA).