06.06.2015
Bucarest — Il presidente romeno Klaus Iohannis ha annunciato che discuterà la situazione politica creata dal caso di corruzione in cui sarebbe coinvolto il premier socialdemocratico Victor Ponta alle consultazioni di lunedì con i partiti parlamentari. Il presidente ha dichiarato che aspetta, però, che il premier si dimetta, secondo quanto gli ha sollecitato, per evitare una crisi politica prolungata e non mettere di nessuna maniera in pericolo l’immagine del Paese. Victor Ponta ha respinto, però, venerdì, la variante delle dimissioni e ha sottolineato che solo il legislativo è in grado di destituirlo. Lunedì, la Commissione Giuridica della Camera dei Deputati annuncierà il calendario di dibattito della sollecitazione dei procuratori anticorruzione sull’autorizzazione dell’avvio dell’inchiesta penale nei confronti del capo del governo per possibile conflitto d’interessi, commesso nel periodo in cui era primo-ministro. Per gli altri reati, che sarebbero stati commessi da Victor Ponta nel periodo in cui era avvocato, i procuratori della DNA non hanno avuto bisogno dell’approvazione del Parlamento e hanno annunciato di aver già avviato l’inchiesta penale. Essi lo accusano di falsità in documenti, complicità in evasione fiscale in forma continuata, e riciclaggio di denaro. I reati sarebbero connessi al fascicolo del senatore PSD Dan Sova, ex ministro dei Trasporti nel governo Ponta, accusato di corruzione nel caso dei complessi energetici di Rovinari e Turceni (sud). Da queste due compagnie, lo studio legale di Sova avrebbe ottenuto vantaggi indebiti di 3,45 milioni di lei (circa 750 mila euro), nel periodo 2007-2008. Una parte di questi soldi sarebbe arrivata all’avvocato Victor Ponta, che sempre nel 2007 ha concluso una collaborazione con la società di Dan Sova.
România Internațional, 06.06.2015, 15:15
Bucarest — La messa sotto accusa del premier e la sollecitazione di dimissioni formulata dal presidente hanno generato reazioni sulla scena politica di Bucarest. Il PSD considera che il suo leader, Victor Ponta, dirige un governo legittimo e non esiste alcun motivo legale e costituzionale in grado di giustificare le sue dimissioni dalla carica di premier. Invece, l’opposizione liberale e popolare ha chiesto a Ponta di rinunciare alla guida dell’esecutivo. D’altra parte, prima che scoppiasse lo scandalo in cui è coinvolto Victor Ponta, il PNL, il principale partito all’opposizione, ha inoltrato una mozione di sfiducia contro il governo, che accusa di eccesso di potere tramite il blocco del diritto costituzionale di voto per i romeni del paese e dall’estero. Nel documento si sottolinea che Victor Ponta ha voluto diventare presidente tramite il sabotaggio deliberato dei cittadini romeni all’estero, e ora rifiuta l’organizzazione di elezioni parziali, amministrative e parlamentari, tramite cui verrebbero completati i seggi del legislativo e delle amministrazioni locali rimasti vacanti per vari motivi.
Bucarest — L’attore romeno Marin Moraru e la stella tedesca Nastassja Kinski sono ospiti speciali a Cluj-Napoca, nell’ultimo giorno del Festival Internazionale del Cinema Transilvania, il più grande evento del genere in Romania. A Nastassja Kinski sarà conferito il Premio Speciale per il contributo al cinema mondiale, mentre a Marin Moraru andrà il Premio di Eccellenza TIFF 2015. Per 10 giorni, oltre 220 produzioni di 60 paesi sono state presentate sui grandi schermi, e 850 ospiti di Romania e dall’estero sono stati presenti al TIFF. L’edizione di quest’anno ha portato anche alcune prime, tra cui la Cinepiscina, nell’ambito della quale gli spettatori hanno seguito dalla piscina alcuni brevi documentari sulla febbre del calcio. Inoltre, a Cluj-Napoca si sono svolti concerti, mostre, masterclass e dibattiti.
Belgrado — La squadra di pallamano femminile della Romania gioca oggi a Sarajevo con quella della Serbia, vicecampione mondiale, una partita di spareggio per la qualificazione al Campionato Mondiale. La partita di ritorno si terrà fra una settimana a Cluj-Napoca (nord-ovest). Il CM 2015 sarà ospitato dalla Danimarca a dicembre. All’EURO 2014, la Romania si è piazzata al 9/o posto, mentre la Serbia non è riuscita a superare la prima tappa dei gironi e ha concluso la gara al penultimo posto. La squadra della Romania è l’unica della pallamano femminile a non essere mancata da nessun Campionato Mondiale.