06.05.2015
Bucarest — Il presidente romeno, Klaus Iohannis, partecipa, domani, a Gdansk, in Polonia, alle manifestazioni in occasione del 70esimo anniversario della Seconda Guerra Mondiale, e del 45esimo dell’inizio della dominazione sovietica nell’Europa Orientale. Secondo le autorità polacche, alle cerimonie hanno confermato la partecipazione, oltre al presidente romeno, quelli di Bulgaria, Rep. Ceca, Cipro, Croazia, Estonia, Lituania e Ucraina, ma anche il premier della Slovacchia. La Francia vi sarà rappresentata dal ministro della difesa, mentre la Germania dall’ex presidente Horst Koehler. Sono attesi anche il segretario generale dell’ONU, Ban Ki-moon, e il presidente del Consiglio Europeo, Donald Tusk. Gli esponenti russi hanno definito le cerimonie di Gdansk un evento organizzato contro la tradizionale parata militare del 9 maggio, nella Piazza Rossa di Mosca. Quest’anno la parata si svolgerà in assenza di molti leader occidentali, in segno di protesta contro l’implicazione della Russia nel conflitto in Ucraina.
România Internațional, 06.05.2015, 16:21
Bucarest — Il presidente romeno, Klaus Iohannis, partecipa, domani, a Gdansk, in Polonia, alle manifestazioni in occasione del 70esimo anniversario della Seconda Guerra Mondiale, e del 45esimo dell’inizio della dominazione sovietica nell’Europa Orientale. Secondo le autorità polacche, alle cerimonie hanno confermato la partecipazione, oltre al presidente romeno, quelli di Bulgaria, Rep. Ceca, Cipro, Croazia, Estonia, Lituania e Ucraina, ma anche il premier della Slovacchia. La Francia vi sarà rappresentata dal ministro della difesa, mentre la Germania dall’ex presidente Horst Koehler. Sono attesi anche il segretario generale dell’ONU, Ban Ki-moon, e il presidente del Consiglio Europeo, Donald Tusk. Gli esponenti russi hanno definito le cerimonie di Gdansk un evento organizzato contro la tradizionale parata militare del 9 maggio, nella Piazza Rossa di Mosca. Quest’anno la parata si svolgerà in assenza di molti leader occidentali, in segno di protesta contro l’implicazione della Russia nel conflitto in Ucraina.
Bucarest — I leader dei partiti politici romeni hanno firmato oggi, all’incontro con il presidente Klaus Iohannis, un’iniziativa parlamentare di modifica e completamento della legge sulla gestione dei dati personali e la tutela della vita privata nel settore delle comunicazioni elettroniche. Lo ha reso noto l’Amministrazione Presidenziale, secondo cui l’iniziativa non riguarda la Legge sulla sicurezza cibernetica e neanche la Legge sulla registrazione dei dati — le cosiddette leggi “Big Brother”, dichiarate non-costituzionali, dopo che la Corte Costituzionale le ha dichiarate non conformi alla legge fondamentale. Il progetto concordato oggi mira ad offrire garanzie supplementari per la tutela dei dati personali e del diritto alla vita privata e ad apportare una serie di chiarimenti volti a eliminare i rischi di abuso. L’accesso ai dati personali può essere realizzato solo in un quadro precisamente delimitato dal tribunale e solo previa autorizzazione da parte del giudice. Il capo dello stato ha auspicato che il progetto sarà approvato dal Parlamento ed ha sottolineato che, in una società democratica, bisogna creare un accordo tra la sicurezza, l’osservazione della legge e la libertà.
Bucarest — La Camera dei Deputati di Bucarest ha adottato oggi la bozza della legge sulle elezioni amministrative che prevede, tra l’altro, l’elezione dei sindaci in un unico turno, del presidente del consiglio provinciale da parte dei consiglieri provinciali e il mantenimento della soglia elettorale del 5% per i partiti politici. Il progetto, già adottato dal Senato, prevede inoltre che un cittadino dell’UE possa candidarsi alle prossime elezioni amministrative anche per la carica di sindaco, mentre finora avevano accesso solo a quelle di consigliere locale e provinciale. Sempre oggi, i deputati romeni hanno adottato il ddl sulla modifica e il completamento della Legge sui partiti politici che prevede, tra l’altro, che il documento di fondazione di un partito possa essere firmato almeno da tre membri fondatori.
Bucarest – 250 militari romeni, con circa 30 mezzi tecnici, partecipano, nel periodo 7 maggio – 6 giugno, a Hohenfels, in Germania, ad un’esercitazione multinazionale. Secondo un comunicato del Ministero della Difesa di Bucarest, l’esercitazione — “Combined Resolve IV” — si svolge secondo una sceneggiatura fittizia, che ha come scopo l’addestramento delle forze partecipanti per la pianificazione e l’esecuzione di un’ampia gamma di operazioni terrestre offensive, difensive, di sostegno e stabilità. Alla “Combined Resolve IV” partecipano oltre 4.700 militari di dieci stati membri NATO e degli stati partner.
Bucarest — La Corte Costituzionale di Bucarest ha approvato oggi la contestazione del Partito Nazionale Liberale (all’opposizione) inoltrata in seguito alla decisione del Senato di bocciare la domanda della Direzione Nazionale Anticorruzione di fermo e custodia cautelare nei confronti di Dan Şova, già ministro socialdemocratico dei trasporti. La Corte Costituzionale ha precisato che la decisione del Senato non è costituzionale. Il senatore Dan Şova è accusato di concorso in abuso d’ufficio. Il 25 marzo, la maggior parte dei senatori presenti in sala hanno votato a favore della sollecitazione della Direzione Nazionale Anticorruzione di approvazione della custodia cautelare nei suoi confronti, bocciata però per mancanza di quorum. In seguito alla decisione della Corte Costituzionale, è stata convocata una seduta d’urgenza al Senato.
Bucarest — L’Alta Corte di Cassazione e Giustizia di Bucarest ha rinviato al 15 maggio la decisione nel fascicolo in cui il ministro dello Sviluppo Regionale, Liviu Dragnea, è accusato, accanto ad altre 74 persone, di brogli elettorali al referendum per la destituzione del presidente Traian Băsescu. Una decisione in merito era attesa oggi. Il dossier di Liviu Dragnea riguarda presunti reati commessi nel periodo in cui era segretario generale del Partito Socialdemocratico, al governo. Dragnea è stato rinviato a giudizio dai procuratori della DNA a ottobre 2013, con l’accusa di aver utilizzato la propria influenza — in condizioni diverse da quelle legali — per influire sul risultato del voto al referendum per la destituzione del presidente Băsescu. Liviu Dragnea sostiene di essere innocente, aggiungendo che non esiste alcuna prova “seria” contro di lui. Sebbene l’87% degli elettori abbiano votato a favore della destituzione del presidente, il referendum del 2012 non è stato validato per mancanza di quorum.
Bucarest — Il premier romeno, Victor Ponta, è tornato ieri notte a Bucarest dal tour di sei giorni effettuato nella zona del Golfo. In un’intervista a Radio Romania, Ponta ha riconosciuto che lo sviluppo dei rapporti economici con i Paesi della zona dipende solo dal modo in cui le autorità di Bucarest promuoveranno i loro interessi.
Madrid — La romena Irina Begu (n.37 WTA) si è qualificata oggi nei quarti di finale del torneo di tennis di Madrid, con un montepremi di quasi 4,2 milioni di euro, ritenuto uno dei più importanti prima di quello di Roland Garros, il secondo di Grande Slam dell’anno. Irina Begu ha sconfitto negli ottavi per 6-4, 6-4, la ceca Barbora Strycova (n.23 WTA). Per la qualificazione nei quarti, Begu ha vinto un assegno di circa 100 mila euro e 215 punti WTA. Nei quarti, Irina Begu incontrerà la ceca Petra Kvitova, n.4 mondiale con la quale non ha mai giocato finora.
(traduzione di Gabriela Petre)