06.05.2014
Bruxelles — Nel 2014 la Romania avrà una crescita economica del 2,5%, per arrivare al 2,6% nel 2015. Lo rileva un rapporto della Commissione Europea, indicando che il principale motore economico del Paese sarà la domanda interna, che supererà le esportazioni. Anche gli investimenti aumenteranno in questi due anni, sostenuti da un maggiore assorbimento dei fondi europei e dallo sviluppo di importanti progetti infrastrutturali. La crescita economica prevista nell’UE è dell’1,6%.
România Internațional, 06.05.2014, 16:05
Bruxelles — Nel 2014 la Romania avrà una crescita economica del 2,5%, per arrivare al 2,6% nel 2015. Lo rileva un rapporto della Commissione Europea, indicando che il principale motore economico del Paese sarà la domanda interna, che supererà le esportazioni. Anche gli investimenti aumenteranno in questi due anni, sostenuti da un maggiore assorbimento dei fondi europei e dallo sviluppo di importanti progetti infrastrutturali. La crescita economica prevista nell’UE è dell’1,6%.
Vienna — Il ministro romeno degli Esteri, Titus Corlăţean, ha partecipat, lunedì e martedì, a Vienna, alla riunione del Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa, ed ha ribadito la solidarietà con l’Ucraina, l’importanza del pieno respetto della sua integrità territoriale, unità, sovranità e indipendenza, sottolineando la preoccupazione di Bucarest per il peggioramento della sicurezza regionale nell’est europeo. Secondo un comunicato del MAE, Titus Corlăţean ha ribadito l’importanza della tutela dei diritti dell’uomo, le minoranze nazionali incluse, tema di particolare interesse per la Romania anche alla luce della numerosa comunità romena sul territorio della Moldova confinante. In margine alla riunione, il capo della diplomazia romena ha svolto colloqui con il suo omologo di Kiev, Andrej Descitsa, con i capi delle delegazioni di Austria, Svizzera, Azerbaigian, Moldova, Georgia, Gran Bretagna, Serbia, Estonia, Germania, Turchia, Olanda, Norvegia, Bulgaria, Slovacchia ed Italia, nonchè col presidente della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo.
Chisinau — Il presidente del Senato Romeno, Calin Popescu-Tariceanu, comincerà mercoledì una visita di due giorni nella confinante Moldova (repubblica ex-sovietica, a maggioranza romenofona). Un comunicato del Parlamento di Chisinau precisa che l’agenda prevede incontri con il presidente Nicolae Timofti, col premier Iurie Leanca, con il sindaco della capitale, Dorin Chirtoaca, nonchè con il Presidente del Parlamento, Igor Corman, e con altre autorità politiche. La Romania è il principale sostenitore degli sforzi della Moldova di integrarsi nell’UE.
Bucarest — Il progetto di restauro degli affreschi risalenti al XVII-esimo secolo della Chiesa del Monastero di Dragomirna, in provincia di Suceava (nord della Romania), è stato insignito di uno dei sei Grandi Premi alla conservazione del patrimonio culturale assegnati dall’UE e dal movimento Europa Nostra. La cerimonia, svoltasi a Vienna, è stata presieduta dal tenore spagnolo Plácido Domingo e dal commissario europeo Androulla Vassiliou. La Commissione Europea precisa che che, per quanto riguarda Dragomirna, la giuria è stata impressionata dall’alto livello di professionalità dimostrato nel complesso processo di restauro e conservazione di questa enorme opera d’arte, che copre quasi 900 metri quadri di muro. I restauratori hanno seguito e osservato le tecniche originali, usando materiali naturali, tradizionali e riversibili, conservando pienamente il tocco originale e lo stato d’animo trasmesso da questi affreschi unici del XVII-esimo secolo. Il progetto ha ricevuto anche il premio del pubblico, in seguito ad un sondaggio svoltosi online sul sito Europa Nostra, cui hanno partecipato oltre 10.000 persone.
Bruxelles — A marzo, il commercio al dettaglio in Romania è aumentato del 13,4%, rispetto al corrispondente periodo del 2013, la maggiore crescita registrata da un Paese UE. I dati resi pubblici dall’Eurostat indicano ai successivi posti il Lussemburgo (12,1%) e l’Ungheria (8,4%). Gli unici cali sono stati registrati in Malta (2%), Finlandia (1,3%), Slovenia (1,1%) e Spagna (0,6%). Nell’eurozona, il commercio al dettaglio è aumentato dello 0,9%, mentre nell’UE l’avanzo registrato è ammontato all’1,6%. Il commercio al dettaglio nell’UE è stato influenzato anche dal fatto che le vendite di prodotti non-alimentari sono aumentate del 3,3%, mentre quelle di alimenti, bevande e tabacco sono calate dello 0,1%.