06.04.2020
Bucarest – Il presidente Klaus Iohannis ha dichiarato oggi che sarà necessario prorogare lo stato di emergenza in Romania, indetto per un mese dal 16 marzo. Il capo dello stato ha spiegato che il testo del decreto sarà elaborato nei giorni prossimi e la settimana prossima prorogherà di un altro mese lo stato di emergenza. La decisione è stata annunciata al termine di una nuova seduta di valutazione delle misure adottate per il contenimento dell’epidemia di Covid-19, alla quale hanno partecipato il primo ministro e alcuni ministri. Il capo dello stato ha ammonito che in Romania non è stato ancora raggiunto il picco dell’epidemia e che, malgrado un numero inferiore di contagi rispetto ad altri Paesi, le misure adottate finora non vanno allentate. Klaus Iohannis ha annunciato che in settimana parecchi milioni di maschere protettive arriveranno al personale medico, alle forze dell’ordine e alla popolazione. Inoltre, saranno fornite tute protettive ai medici e agli operatori sanitari. D’altra parte, la Romania invierà in Italia 11 medici e sei operatori sanitari, a supporto dei colleghi dell’area di Milano. Il capo dello stato ha rinnovato il suo appello ai romeni di attenersi alle indicazioni delle autorità. Il Gruppo di Comunicazione Strategica ha annunciato che il numero di decessi in Romania è salito a 168. Sono 4.057 i contagi accertati, di 193 in più rispetto a ieri e 406 le persone guarite. A livello nazionale, circa 24.000 persone sono in quarantena istituzionalizzata e altre 106.000 in isolamento fiduciario, sotto sorveglianza medica. Per quanto riguarda i connazionali all’estero, i dati comunicati dalle missioni diplomatiche e consolari della Romania indicano al momento 627 romeni contagiati dal COVID-19 e 29 vittime.
România Internațional, 06.04.2020, 18:54
Bucarest – Il presidente Klaus Iohannis ha dichiarato oggi che sarà necessario prorogare lo stato di emergenza in Romania, indetto per un mese dal 16 marzo. Il capo dello stato ha spiegato che il testo del decreto sarà elaborato nei giorni prossimi e la settimana prossima prorogherà di un altro mese lo stato di emergenza. La decisione è stata annunciata al termine di una nuova seduta di valutazione delle misure adottate per il contenimento dell’epidemia di Covid-19, alla quale hanno partecipato il primo ministro e alcuni ministri. Il capo dello stato ha ammonito che in Romania non è stato ancora raggiunto il picco dell’epidemia e che, malgrado un numero inferiore di contagi rispetto ad altri Paesi, le misure adottate finora non vanno allentate. Klaus Iohannis ha annunciato che in settimana parecchi milioni di maschere protettive arriveranno al personale medico, alle forze dell’ordine e alla popolazione. Inoltre, saranno fornite tute protettive ai medici e agli operatori sanitari. D’altra parte, la Romania invierà in Italia 11 medici e sei operatori sanitari, a supporto dei colleghi dell’area di Milano. Il capo dello stato ha rinnovato il suo appello ai romeni di attenersi alle indicazioni delle autorità. Il Gruppo di Comunicazione Strategica ha annunciato che il numero di decessi in Romania è salito a 168. Sono 4.057 i contagi accertati, di 193 in più rispetto a ieri e 406 le persone guarite. A livello nazionale, circa 24.000 persone sono in quarantena istituzionalizzata e altre 106.000 in isolamento fiduciario, sotto sorveglianza medica. Per quanto riguarda i connazionali all’estero, i dati comunicati dalle missioni diplomatiche e consolari della Romania indicano al momento 627 romeni contagiati dal COVID-19 e 29 vittime.
Agricoltura – Le province di Calarasi e Ialomita (sud-est della Romania) si annoverano tra le regioni europee altamente specializzate nell’agricoltura. Lo rilevano i dati resi noti dall’Eurostat, indicando la regione dell’Ileia, sulla costa occidentale della Grecia, come la più specializzata nell’UE in materia di agricoltura, silvicoltura e pesca, seguita da Silistra, nel nord-est della Bulgaria. Sull’altra sponda del Danubio, in Romania, la provincia di Calarasi ha generato nel 2017 il 20,4% del valore aggiunto lordo nella regione. D’altra parte, quest’anno l’Unione Europea ha rimborsato alla Romania oltre due miliardi di euro dalle somme utilizzate dal bilancio di stato per i pagamenti diretti in agricoltura. Lo scorso anno, sono state inoltrate oltre 840.000 domande uniche di pagamento, per una superficie totale di 9,7 milioni di ettari.