06.03.2022
Nato – Il presidente della Romania, Klaus Iohannis, e
il premier, Nicolae Ciuca, effettuano, oggi, una visita alla Base Aerea
57 di Mihail Kogălniceanu, nell sud-est della Romania. Secondo il sito del Governo
di Bucarest, a Kogălniceanu sono presenti anche il ministro della Difesa,
Vasile Dîncu, il Capo di Stato Maggiore della Difesa, il generale Daniel
Petrescu, e il ministro della Difesa francese, Florence Parly, il quale si incontra
con i soldati inviati dal suo Paese in Romania. Il battaglione francese
rappresenta il primo elemento di terra della Forza di Risposta della NATO
schierata in Romania,
in seguito alle misure recentemente adottate dall’Alleanza per consolidare il
suo Fianco Orientale, a causa dell’invasione russa in Ucraina. I militari
francesi si sono affiancati a quelli già inviati dagli Stati Uniti,
dall’Italia e dalla Germania.
România Internațional, 06.03.2022, 13:30
Nato – Il presidente della Romania, Klaus Iohannis, e
il premier, Nicolae Ciuca, effettuano, oggi, una visita alla Base Aerea
57 di Mihail Kogălniceanu, nell sud-est della Romania. Secondo il sito del Governo
di Bucarest, a Kogălniceanu sono presenti anche il ministro della Difesa,
Vasile Dîncu, il Capo di Stato Maggiore della Difesa, il generale Daniel
Petrescu, e il ministro della Difesa francese, Florence Parly, il quale si incontra
con i soldati inviati dal suo Paese in Romania. Il battaglione francese
rappresenta il primo elemento di terra della Forza di Risposta della NATO
schierata in Romania,
in seguito alle misure recentemente adottate dall’Alleanza per consolidare il
suo Fianco Orientale, a causa dell’invasione russa in Ucraina. I militari
francesi si sono affiancati a quelli già inviati dagli Stati Uniti,
dall’Italia e dalla Germania.
Crisi umanitaria – Il capo dell’Esecutivo della Repubblica di Moldova (Paese ex
sovietico, a maggioranza romenofona), la filo-occidentale Natalia Gavriliţa, ha
sollecitato agli Stati Uniti di aumentare la loro assistenza umanitaria verso
Chisinau, di modo che le autorità siano in grado di aiutare i rifugiati
ucraini. Il loro numero ammonta attualmente a 120.000, molto alto per uno degli
stati più poveri d’Europa e che, senza la regione separatista filo-russa della
Transnistria (est), conta solo 2,6 milioni di abitanti – ha detto la premier
moldava al capo della diplomazia di Washington, Antony Blinken, in visita a
Chisinau. Dall’inizio dell’invasione russa, più di 230.000 persone sono fuggite
dall’Ucraina verso la Repubblica di Moldova. Blinken ha promesso il pieno
sostegno degli Stati Uniti e ha espresso ammirazione per quello che ha definito
la generosità, l’ospitalità e la gentilezza con cui i rifugiati sono stati
accolti nella Repubblica di Moldova. In precedenza, dalla Polonia, Blinken ha
annunciato che l’amministrazione Biden ha chiesto al Congresso di approvare un
aiuto umanitario di 2,75 miliardi di dollari per i rifugiati e i Paesi
confinanti che li accolgono: Romania,
Moldova,
Polonia, Ungheria e Slovacchia.
Ucraina, crisi umanitaria – Il numero delle persone
in fuga dalla guerra in Ucraina ha superato un milione e mezzo. Lo ha affermato l’Alto
Commissario delle Nazioni Unite per i Rifugiati, Filippo Grandi, citato dalle
agenzie stampa. Si tratta, ha aggiunto Grandi, della crisi dei rifugiati con la
più rapida crescita in Europa dopo la Seconda Guerra Mondiale. La Polonia resta
la principale destinazione dei rifugiati ucraini, con un numero che si avvicina
a un milione. A loro si aggiungono anche cittadini di altri Paesi che vivevano
in Ucraina, da polacchi e bielorussi ad afghani e uzbeki. D’altra parte,
l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) accusa le truppe russe di aver
attaccato le strutture sanitarie in Ucraina, il che trasgredisce la neutralità
sanitaria e il diritto umanitario internazionale.