06.02.2020
Politica – Il presidente romeno, Klaus Iohannis ha proposto, oggi, il liberale Ludovic Orban per la carica di primo ministro dopo le consultazioni con i partiti parlamentari. Il governo presieduto dallo stesso Orban era stato rimosso ieri tramite una mozione di sfiducia inoltrata dal PSD e dall’UDMR, dopo che aveva posto la fiducia sul ritorno all’elezione dei sindaci in due turni. Iohannis ha sottolineato, nuovamente, che la sua prima opzione è il ritorno all’elettorato, tramite l’organizzazione di elezioni politiche anticipate. Allincontro con il capo dello stato, il PNL ha ribadito che desidera elezioni anticipate, come anche l’USR (di orientamento liberale). Il PSD e Pro Romania (partito staccato dal PSD) hanno proposto come primo ministro Remus Pricopie, ex ministro in un governo socialdemocratico precedente. LUDMR ha affermato di non avere un candidato proprio, ma di non sostenere neanche quello del PSD. Nemmeno lALDE ha avuto una proposta per la carica di premier, ma si è opposta alle anticipate. Il PMP (di centro-destra) stabilirà domenica se sosterrà o no le anticipate.
România Internațional, 06.02.2020, 16:19
Procura Europea – Il procuratore capo europeo, la romena Laura Codruţa Kovesi, ha chiesto oggi a Bruxelles, al Parlamento Europeo un budget più consistente per listituzione che dirige. La richiesta si basa sulla stima che nel primo anno di attività saranno aperti 2.000 nuovi fascicoli. La Kovesi ha precisato che i due parametri principali da definire sono il numero di procuratori delegati europei che esisteranno negli Stati membri partecipanti e il numero dei dipendenti della Procura Europea presso lufficio centrale di Lussemburgo. La decisione sul budget non è solo un esercizio per gli esperti di bilancio, ma anche una politica molto importante, ha affermato Kovesi. Il nuovo procuratore europeo ha citato un recente rapporto che stima le frodi sull’IVA nellUE fra 30 e 60 miliardi di euro allanno. “Penso che valga la pena di investire nella Procura europea”, ha concluso Laura Codruţa Kovesi.
Maltempo – Londata di maltempo che ha colpito la notte scorsa la Romania ha provocato disagi nel traffico stradale, ferroviario e aereo. Numerose abitazioni sono rimaste senza elettricità e molte scuole hanno sospeso le lezioni. Le zone montane continuano ad essere sotto codice giallo di vento forte e bufere. Le massime della giornata sono comprese fra 3 e 7 gradi centigradi.
Influenza – Nellultima settimana, in Romania, è stato registrato un aumento di oltre il 99% del numero dei casi di influenza stagionale rispetto al livello previsto. Di conseguenza, le autorità hanno dichiarato l’esistenza di un’epidemia per il secondo anno consecutivo. Secondo il Centro Nazionale per la Sorveglianza e il Controllo delle Malattie Trasmissibili, il numero dei casi d’influenza ha superato 7000 e il numero di decessi è arrivato a 18. Le ultime due vittime sono un bambino di un anno e sei mesi e una donna di 49 anni. Entrambi avevano anche altri problemi di salute e non erano stati vaccinati contro linfluenza.
Coronavirus – 17 cittadini romeni si trovano a bordo di una nave da crociera in quarantena nel porto giapponese di Yokohama, dopo che a bordo sono stati individuati diversi casi di contagio dal coronavirus. Lo ha riferito, oggi, il Ministero degli Esteri di Bucarest, secondo cui, lambasciata romena a Tokyo è stata informata in tal senso dal Ministero degli Affari Esteri giapponese. Si tratta di 2 turisti e di 15 membri dellequipaggio della nave. Inoltre, aggiunge il Ministero degli Affari Esteri, il Consolato Generale di Romania a Hong Kong ha richiesto, con urgenza, alle autorità locali informazioni sulla presenza di cittadini romeni a bordo di una nave attraccata in questo porto. Lambasciata romena a Tokyo e il consolato generale di Romania a Hong Kong continuano le pratiche presso le autorità locali per ottenere informazioni supplementari e sono pronte a offrire assistenza in caso di necessità. Al momento, in Romania non ci sono segnalazioni di contagio dal coronavirus.
Eurostat – Secondo i dati resi pubblici oggi dall’Eurostat, nel 2018, nellUE, circa il 5,2% delle persone che hanno un lavoro, con età compresa tra 15 e 64 anni, ha lavorato da casa. Al primo posto di piazza lOlanda, Paese in cui il 14% dei dipendenti lavora da casa, seguito dalla Finlandia (13,3%), il Lussemburgo (11%) e l’Austria (10%). Al polo opposto si piazzano la Romania e la Bulgaria, rispettivamente con lo 0,4% e lo 0,3% dei dipendenti.