05.12.2014
Bucarest — Il premier romeno Victor Ponta ha dichiarato oggi che i negoziati con il FMI sono in corso e che non pensa che l’accordo verrà sciolto. Ponta ha però definito inaccettabile un deficit dello 0,9% del PIL per l’anno prossimo, come sollecitato dal FMI. Anteriormente, anche il ministro con delega al Bilancio, Darius Vâlcov aveva affermato che la Romania non si può permettere di scendere sotto un deficit dell’1,4% del PIL e che un livello dello 0,9% porterebbe al crollo definitivo dell’economia romena. Una missione del Fondo Monetario Internazionale e della Commissione Europea si trova a Bucarest per colloqui con le autorità romene sulla bozza della finanziaria per il 2015.
România Internațional, 05.12.2014, 16:58
Bruxelles — La Romania ha registrato la maggiore crescita economica dell’UE nel terzo trimestre dell’anno, rispetto al precedente — lo ha reso pubblico oggi l’Ufficio di Statistica dell’Unione Europea Eurostat. Stando al corrispondente di Radio Romania a Bruxelles, la crescita economica della Romania è dell’1,8%. Seguono Polonia, Gran Bretagna, Slovenia e Grecia, tutte con un avanzo dello 0,7%. Cali hanno registrato invece il Cipro, l’Austria e l’Italia.
Bucarest — Centinaia di sindacalisti dell’industria alimentare hanno protestato oggi a Bucarest contro il rifiuto del Governo di diminuire l’IVA dal 24% al 5% per la carne e i prodotti a base di carne, a cominciare dal 1 gennaio 2015. La campagna per la diminuzione dell’IVA per questi prodotti è stata avviata a livello nazionale dalle compagnie attive in questo settore lo scorso aprile, quando più di 200 mila romeni hanno firmato una petizione in tal senso. Nel documento si afferma che l’IVA del 24% significa il 50% di evasione fiscale e che l’industria della carne romena potrebbe entrare in fallimento. Dal 1 settembre 2013, il Governo romeno ha abbassato l’IVA per il pane e i prodotti di panificazione, fatto che ha determinato, secondo le autorità romene, il calo dell’evasione fiscale nel settore di 300 milioni di lei (circa 67 milioni di euro).
Bucarest — Il Ministero degli Esteri di Bucarest rimpiange e condanna fermamente ciò che definisce le dichiarazioni con sfumature antisemitiche ed omofobe dell’ambasciatore di Romania in Armenia, Sorin Vasile. In un comunicato trasmesso oggi, il MAE annuncia che il ministro Bogdan Aurescu ha richiamato subito Sorin Vasile chiedendogli di fornire spiegazioni in merito ai commenti fatti ad una conferenza pubblica tenuta presso l’Università Americana di Erevan. Il Ministero condanna fermamente ogni deriva comportamentale o di espressione che promuove l’intolleranza e gli stereotipi e non accetterà derive comportamentali o di linguaggio da parte dei rappresentanti della diplomazia romena in carica — si precisa inoltre nel comunicato. Bucarest deterrà nel 2016, la presidenza dell’Alleanza Internazionale per la Memoria dell’Olocausto, un’organizzazione intergovernativa fondata nel 1998, di cui la Romania è membro dal 2004.
Bucarest — Il Ministro degli Esteri romeno, Bogdan Aurescu, ha incontrato ieri il segretario di stato americano, John Kerry, in margine alla riunione del Consiglio Ministeriale dell’OSCE a Basilea (in Svizzera). Per l’occasione, Aurescu ha ribadito l’impegno della Romania nello sviluppo del Partenariato Strategico con gli USA, quale pilastro centrale della politica estera di Bucarest. Il capo della diplomazia romena ha invitato Kerry a fare l’anno prossimo una visita ufficiale a Bucarest, in occasione dei 135 anni di rapporti diplomatici tra la Romania e gli USA. I due hanno inoltre parlato dei preparativi alla base militare di Deveselu, che ospiterà elementi dello scudo antimissile americano in Europa.
Chişinău — I tre partiti pro europei dell’attuale coalizione governativa di Chişinău, – il Partito Liberale Democratico, il Partito Democratico e quello Liberale — discutono del futuro programma di governo. Ciascun partito ha delegato i rappresentanti che elaboreranno il futuro programma di governo, la cui priorità sarà l’integrazione europea della Moldova (repubblica ex-sovietica, a maggioranza romenofona). Alle politiche del 30 novembre scorso, i partiti Liberale Democratico, Democratico e Liberale hanno ottenuto insieme 55 sui 101 seggi di deputati. Il Governo di Chisinau spera di ottenere per la Moldova lo statuto di candidato all’adesione all’UE nel 2017 e quello di membro dell’Unione nel 2020.
(traduzione di Gabriela Petre)