05.10.2018
Bucarest – Circa 19 milioni di elettori romeni sono attesi, domani e dopodomani, alle urne, al referendum sulla revisione della Costituzione, nel senso della ridefinizione della famiglia come matrimonio liberamente contratto tra un uomo e una donna, non tra coniugi, come è definito attualmente. Il progetto di revisione è stato votato nel Parlamento ed è partito da uniniziativa cittadina che ha raccolto 3 milioni di firme. Il referendum sulla ridefinizione della famiglia ha destato un acceso dibattito tra i promotori, una coalizione di organizzazioni cristiane sostenuta, principalmente, dalla Chiesa ortodossa (maggioritaria in Romania), e da chi difende i diritti delle minoranze sessuali. I romeni della diaspora voteranno al referendum in 378 seggi, aperti presso le missioni diplomatiche, gli uffici consolari, gli istituti di cultura e altre istituzioni. Il maggior numero di seggi saranno allestiti in Italia, Spagna, Repubblica Moldova, negli Stati Uniti, in Gran Bretagna, Francia e Germania. Il referendum è valido se si presentano alle urne almeno il 30% delle persone iscritte sulle liste elettorali permanenti e sarà validato se le opzioni validamente espresse saranno pari ad almeno il 25% degli iscritti sulle liste.
România Internațional, 05.10.2018, 15:34
XXX – Lex ministro romeno del Turismo Elena Udrea e lex capo della Direzione Investigativa dei Reati di Criminalità Organizzata (DIRCOT – la Procura antimafia), Alina Bica, saranno per due mesi in custodia cautelare in attesa del processo di estradizione. Lo ha reso noto, ieri, lUfficio Interpol di Costa Rica, dove sono state fermate. Ambedue avevano inoltrato in precedenza domanda di asilo in questo Paese. Elena Udrea è stata condannata in via definitiva dallAlta Corte di Cassazione e Giustizia a 6 anni di reclusione per tangenti e abuso dufficio. Lex capo della DIRCOT, Alina Bica, è stata condannata in via definitiva dai magistrati dellAlta Corte a 4 anni di reclusione con esecuzione in un fascicolo in cui era accusata di favoreggiamento del delinquente. Udrea e Bica non sono le uniche persone ad aver ricoperto alti incarichi pubblici e ad essersi sottrate allesecuzione delle pene ricevute per reati di corruzione scappando allestero. È anche il caso dellex sindaco di Costanza (sud-est), Radu Mazare, scappato in Madagascar, e dellex deputato Sebastian Ghita, scappato in Serbia.
Bucarest – La fregata “Re Ferdinando” è entrata, da oggi, sotto lautorità del Comando Marittimo Alleato della Nato (MARCOM) ed effettua missioni di monitoraggio del traffico marittimo nel Mediterraneo, nellambito dellOperazione Sea Guardian. Lo ha reso noto un comunicato del Ministero dela Difesa di Bucarest. Loperazione Sea Guardian è stata avviata in seguito alle decisioni prese al Vertice Nato di Varsavia nel 2016, ha precisato la fonte. Stando al dicastero, i 240 militari a bordo della fregata “Re Ferdinando” eseguiranno missioni di sorveglianza del traffico navale nel Mediterraneo, dimostrando cosi che la Romania è un fornitore di sicurezza che detiene piattaforme operative dislocabili in varie zone instabili del globo, laddove si impone la presenza militare della NATO al fine di raggiungere gli obiettivi di sicurezza. La fregata concluderà le sue missioni nel Mediterraneo a fine ottobre.
XXX – UNESCO stima a 69 milioni il numero di insegnati necessario a livello mondiale per raggiungere i target di scolarizzazione prefissi fino al 2030. La scarsità di insegnanti colpisce gravemente le categorie vulnerabili, le ragazze, i bambini con disabilità, i rifugiati e i migranti o i membri delle comunità povere delle zone rurali o isolate, ha ammonito l’organizzazione in occasione della Giornata Internazionale dell’Educazione, celebrata oggi anche in Romania. Nel suo messaggio, la premier romena Viorica Dăncilă ha valutato che l’educazione è la chance di ciascuna persona all’evoluzione e la base di uno stato sviluppato, forte e con una voce ferma su piano estero, come la Romania. Dal canto suo, il presidente Klaus Iohannis ha sottolineato che il sistema educativo deve offrire ai giovani le competenze necessarie sul mercato del lavoro, inclusivamente per l’adattamento alle sfide di una società digitale.
XXX — L’Ungheria sostiene le aspirazioni della Romania di affiancarsi all’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico — ha dichiarato il capo della diplomazia di Budapest, Péter Szijjártó. Dell’Organizzazione fanno parte 35 stati che detengono insieme circa il 60% dell’economia mondiale. Il ministero degli Esteri dell’Ungheria ha informato in un comunicato che Péter Szijjártó, ha avuto, venerdì, un incontro a Innsbruck (Austria) col ministro per l’ambiete d’affari, il commercio e l’imprenditoria romeno, Ştefan Radu Oprea, occasione in cui i due esponenti hanno discusso dei rapporti economici bilaterali. Péter Szijjártó ha precisato che la Romania è il secondo più importante mercato di esportazione per l’Ungheria e perciò esiste un interesse per quanto riguarda lo sviluppo continuo dei rapporti, la realizzazione delle connessioni stradali nella zona dei confini e lo sviluppo delle connessioni nel settore energetico.
XXX — Papa Francesco potrebbe visitare l’anno prossimo la Romania, probabilmente a maggio. L’informazione, che non è stata finora confermata dal Vaticano, è apparsa sulla stampa spagnola. La prima visita di un Sommo Pontefice in Romania, Paese a maggioranza cristiana ortodossa, è avvenuta a maggio 1999, quando il papa Giovanni Paolo II si è incontrato con il Patriarca della Chiesa Ortodossa Romena, Teoctist.
Oslo — Il ginecologo congolese Denis Mukwege, che ha trattato le vittime della violenza sessuale nel suo Paese, e Nadia Murad, attivista kurda per i diritti umani sopravvisuta alla schiavitu’ sessuale cui è stata sottoposta dallo Stato Islamico, sono i Nobel per la Pace di quest’anno. Il Comitato Nobel norvegese ha precisato di aver concesso il premio ai due per i loro sforzi di porre fine alla violenza sessuale come arma di guerra. Ambedue hanno avuto un contributo cruciale nel richiamare l’attenzione su simili crimini di guerra e nel combatterli. La stagione dei Nobel si conclude, lunedi’, la concessione, a Stoccolma, del Nobel per l’Economia.
Chisinau — Chisinau ha ospitato, oggi, la riunione dei capi di governo dagli stati dell’Organizzazione per la Democrazia e lo Sviluppo Economico (GUAM), di cui fanno parte le ex repubbliche sovietiche Georgia, Ucraina, Azerbaigian e Repubblica Moldova. Il premier moldavo Pavel Filip ha annunciato l’avvio di discussioni sulla creazione di una zona di libero scambio tra i 4 stati, ma anche la possibilità di abrogare le tariffe per il roaming e la creazione di un corridoio comune di trasporto. Allo stesso tempo, egli ha menzionato la necessità della cooperazione comune nel garantire la sicurezza regionale. Secondo Radio Chisinau, le discussioni hanno riguardato l’intensificazione della cooperazione in campo politico, inclusivamente l’unione degli sforzi al fine di internazionalizzare l’argomento dei conflitti territoriali con cui si confrontano tutti i 4 stati membri. In occasione del vertice, il premier moldavo, Pavel Filip, ha avuto incontri con i colleghi dall’Ucraina e Georgia, Volodimir Groisman e Mamuka Bakhtadze, e con il vicepremier dell’Azerbaigian, Ali Akhmedov. La Repubblica Moldova ricopre da quest’anno la Presidenza del GUAM, organizzazione creata nel 1997 come alternativa alla Comunità degli Stati Indipendenti.