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05.09.2023

NATO – Insieme ai nostri alleati, continueremo il rafforzamento delle strutture NATO sul territorio della Romania. Lo ha dichiarato il presidente Klaus Iohannis, aggiungendo che la Romania continuerà a sostenere la confinante Ucraina, invasa dalle truppe russe, per quanto tempo sarà necessario. Iohannis ha ricevuto oggi il primo ministro del Lussemburgo, Xavier Bettel, nella base militare di Cincu (in provincia di Brasov), occasione in cui si è rivolto anche ai soldati del Battlegroup della NATO operativo in Romania, composto da circa 1.000 soldati francesi, olandesi, belgi e lussemburghesi e guidato dalla Francia.

05.09.2023
05.09.2023

, 05.09.2023, 16:47


Esplosione GPL – Un altro paziente ferito gravemente nelle esplosioni di Crevedia (sud della Romania) è morto questa mattina, portando a 5 il numero delle vittime. Lo informa il Ministero della Sanità di Bucarest, precisando che si tratta di un cittadino di origine nepalese che presentava ustioni su oltre il 90% della superficie corporea. Più di una settimana fa, a Crevedia è saltata in aria una stazione di rifornimento con GPL (gas di petrolio liquefatto) che funzionava abusivamente.


Vertice Tre Mari – Bucarest ospita da un vertice e un forum d’affari dell’Iniziativa dei Tre Mari, piattaforma politica che riunisce 12 paesi dell’UE che si affacciano sul Mar Adriatico, sul Mar Baltico e sul Mar Nero. Sul tavolo la promozione della crescita economica e delle interconnessioni strategiche, ma anche la ridefinizione del rapporto dell’Iniziativa con il suo vicinato, ora geopoliticamente riconfigurato. Di recente, il presidente Klaus Iohannis ha annunciato che, al vertice di Bucarest, l’Iniziativa dei Tre Mari accoglierà un nuovo membro e che altri due paesi riceveranno lo statuto di associati. Gli Stati Uniti hanno ribadito il loro sostegno agli obiettivi dell’Iniziativa dei Tre Mari, ma anche la propria disponibilità a collaborare strettamente con i paesi partner. Al vertice di Bucarest, la delegazione statunitense sarà guidata dall’inviato speciale del presidente americano, John Kerry.


Misure – Il Governo PSD-PNL di Bucarest, porrà la fiducia nel Parlamento per le misure volte a ridurre il deficit di bilancio. Secondo il primo ministro Marcel Ciolacu, si tratta di un pacchetto legislativo che prevede la lotta all’evasione, riforme nell’amministrazione locale e cambiamenti fiscali. Dal canto loro, i liberali sollecitano il mantenimento dell’aliquota fiscale unica e rifiutano l’aumento dell’imposta sui dividendi e la diminuzione del tetto fiscale per le microimprese, mentre i partiti dell’opposizione minacciano con mozioni di sfiducia. L’assunzione della responsabilità di un progetto legislativo da parte dell’Esecutivo è una procedura eccezionale, con la quale il documento viene approvato senza dibattito parlamentare.


Rifugiati – A Timişoara (Romania occidentale), è stata lanciata la rete di coordinamento per i rifugiati della provincia di Timiş, che potrebbe rispondere in modo più efficace a problemi specifici. Secondo l’Agenzia delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNCHR), dall’inizio della guerra in Ucraina, in Romania sono entrati circa quattro milioni di rifugiati, di cui circa 95.000 sono ancora presenti, essendo necessaria la loro integrazione nella società. Il rappresentante dell’UNCHR, Pablo Zapata, ha dichiarato che la Romania ha dimostrato coerenza nell’adempiere ai suoi obblighi internazionali nei confronti dei rifugiati. Ieri, il Ministero del Lavoro di Bucarest ha annunciato che in Romania lavorano oltre oltre 6.500 cittadini ucraini.


Moldova – La presidente della Repubblica di Moldova (paese ex sovietico, a maggioranza romenofona), la filo-occidentale Maia Sandu, si trova al primo posto nelle intenzioni di voto per le future elezioni presidenziali del Paese confinante. Lo rivelano i risultati di un sondaggio, citato da Radio Chisinau, secondo il quale il 29,4% degli intervistati voterebbe per Sandu, il 18% per il suo predecessore, il socialista filorusso Igor Dodon, mentre il 5,6% si pronuncia per Ion Ceban, il sindaco in carica di Chisinau, anch’egli socialista. In caso di elezioni politiche, solo tre partiti entrerebbero nel Parlamento: la formazione presidenziale Azione e Solidarietà (PAS), accreditata con poco più del 24%, i socialisti, con il 13,4%, e il Partito della Rinascita, associato da media e analisti con la formazione populista filorussa Şor, messa fuori legge, con l’8.6%. Per l’adesione della Repubblica Moldova all’Unione Europea si è pronunciato il 47% degli intervistati, mentre il 32% ha optato per la cosiddetta Unione Doganale, dominata dalla Russia. Quasi il 60% dei partecipanti al sondaggio ha affermato che la direzione della Moldova è una sbagliata. I prezzi, la povertà e il futuro dei bambini rappresentano le principali preoccupazioni per i cittadini della repubblica.


Politica – La direzione del Partito Popolare Europeo (PPE), il più grande gruppo politico del Legislativo comunitario, ha deciso che il Partito Nazionale Liberale, che fa parte della coalizione governativa in Romania, ospiterà, a Bucarest, il congresso del PPE prima delle elezioni europee del 2024. Al congresso saranno presenti più di 2.000 delegati provenienti da 40 paesi, tra cui capi di stato e di governo, i presidenti dei partiti del PPE, nonchè le presidenti della Commissione, Ursula von der Leyen e dell’Eurocamera, Roberta Metsola, assieme ai commissari europei parte della famiglia politica. Secondo fonti interne, il congresso definirà la strategia elettorale europea del PPE, che porterà al consolidamento dello status di principale forza politica europea per il prossimo ciclo elettorale.


Cultura – Manca poco meno di un mese all’inaugurazione, a Timisoara, della mostra Brâncusi: fonti romene e prospettive universali. L’evento si svolgerà dal 30 settembre 2023 al 28 gennaio 2024 e sarà ospitato dal Museo Nazionale d’Arte. Riunirà sculture emblematiche del periodo maturo dello scultore romeno Constantin Brâncuşi, inviate da imprtanti musei del mondo come il Centro Pompidou o la Tate Gallery, ma anche della sua giovinezza, da musei e collezioni private romene. La più importante mostra degli ultimi 50 anni dedicata allo scultore e uno degli eventi più attesi di questo autunno, Brâncusi: fonti romene e prospettive universali rappresenta il punto centrale del programma Timișoara Capitale Europea della Cultura 2023.


Energia – La Romania è in grado di assicurarsi oltre il 40% del fabbisogno di elettricità da fonti eoliche, nel contesto in cui l’Amministrazione Meteorologica Nazionale ha emesso un codice giallo di forte vento valido in diverse regioni del sud e sud-est del paese, dove si trova anche la maggior parte dei parchi eolici operativi in Romania. Secondo l’Autorità nazionale di regolamentazione dell’energia, le turbine eoliche hanno una capacità installata totale di 3.026 MW e oggi la maggior parte delle turbine era in funzione. Al secondo posto tra le fonti di produzione energetica si trova il nucleare, seguito dall’idroelettrico e dal carbone.




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