05.03.2022
Profughi – Il presidente della Romania, Klaus Iohannis, ha visitato il campo mobile allestito per i profughi ucraini a Siret, in provincia di Suceava (nord). Stando a fonti della Prefettura locale, i campi temporanei allestiti nella provincia hanno una capienza di 1.977 posti. Al momento circa 1.400 restano vacanti. Il campo profughi di Siret è diventato operativo il 26 febbraio e offre alloggio temporaneo ai cittadini ucraini in arrivo dalla zona di conflitto. Nelle ultime 24 ore, 9.455 cittadini ucraini hanno attraversato il confine verso la in Romania. Sempre oggi, il primo ministro Nicolae Ciucă ha annunciato che le autorità romene hanno speso finora oltre 50 milioni di lei per i rifugiati (l’equivalente di circa 10 milioni di euro). Ciucă ha detto che la prossima settimana il Governo invierà a Bruxelles i documenti necessari per il rimborso delle spese da fondi europei.
România Internațional, 05.03.2022, 13:22
Profughi – Il presidente della Romania, Klaus Iohannis, ha visitato il campo mobile allestito per i profughi ucraini a Siret, in provincia di Suceava (nord). Stando a fonti della Prefettura locale, i campi temporanei allestiti nella provincia hanno una capienza di 1.977 posti. Al momento circa 1.400 restano vacanti. Il campo profughi di Siret è diventato operativo il 26 febbraio e offre alloggio temporaneo ai cittadini ucraini in arrivo dalla zona di conflitto. Nelle ultime 24 ore, 9.455 cittadini ucraini hanno attraversato il confine verso la in Romania. Sempre oggi, il primo ministro Nicolae Ciucă ha annunciato che le autorità romene hanno speso finora oltre 50 milioni di lei per i rifugiati (l’equivalente di circa 10 milioni di euro). Ciucă ha detto che la prossima settimana il Governo invierà a Bruxelles i documenti necessari per il rimborso delle spese da fondi europei.
NATO – La vicepresidente degli Stati Uniti, Kamala Harris, visiterà la Polonia e la Romania dal 9 all’11 marzo, per confermare il sostegno degli Stati Uniti ai due Paesi, in un momento in cui la guerra sta devastando l’Ucraina. Attraverso la sua presenza a Varsavia e Bucarest, la vicepresidente degli Stati Uniti dimostrerà la forza e l’unità della NATO, così come il sostegno americano agli alleati del fianco orientale dell’Alleanza, informa un comunicato stampa. Kamala Harris intende esaminare anche il modo in cui gli Stati Uniti possono fare di più per aiutare i vicini dell’Ucraina, nelle condizioni in cui accolgono e sostengono migliaia di rifugiati ucraini, precisa la stessa fonte. Stando ai dati forniti dall’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) oltre 1,2 milioni di persone sono fuggite dalla guerra in Ucraina, a causa dell’invasione delle forze russe. L’ultimo viaggio internazionale della vicepresidente statunitense è stato il mese scorso, alla Conferenza sulla Sicurezza di Monaco, dove ha incontrato gli alleati e i partner degli Stati Uniti, compreso il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.
Esercitazioni – Bombardieri americani tipo B-52 Stratofortress hanno sorvolato la Romania e il fianco orientale della NATO, in una serie di esercitazioni svolte assieme agli eserciti romeno e tedesco, in segno di unità, nel contesto in cui l’invasione russa dell’Ucraina entra nella seconda settimana, informa la CNN. Secondo un comunicato delle Forze aeree statunitensi in Europa, i bombardieri strategici della US Air Force sono decollati dalla RAF Fairford, un centro della Royal British Air Force, ed hanno svolto missioni di addestramento, supporto aereo e missioni di integrazione. I bombardieri B-52 sono poi volati verso la Romania, dove hanno svolto una missione di addestramento di supporto aereo ravvicinato. Il sorvolo dello spazio aereo romeno ha avvicinato i bombardieri al ‘limite’ dei paesi NATO, adiacente allo spazio aereo ucraino, dove l’aviazione russa sta cercando di ottenere la supremazia aerea.
Moldova – La presidente della Repubblica di Moldova (paese ex sovietico, a maggioranza romenofona), la filo-occidentale Maia Sandu, incontrerà domani il segretario di stato americano, Antony J. Blinken – annuncia Radio Chisinau. La visita si svolge nel contesto del massiccio afflusso di profughi dall’Ucraina nella Repubblica di Moldova e dopo che il regime separatista filo-russo della Transnistria ha sollecitato nuovamente al Governo di Chisinau di avviare un dialogo su quello che chiama la definitiva regolamentazione civile delle relazioni basate su un’esistenza pacifica, di buon vicinato tra due stati indipendenti, firmando un ampio accordo interstatale. La Transnistria è uscita de facto dal controllo delle autorità centrali nel 1992, dopo un conflitto armato che ha provocato centinaia di morti e concluso con l’intervento delle truppe di Mosca al fianco dei separatisti. La richiesta arriva dopo la presentazione della domanda di adesione all’UE da parte della Repubblica di Moldova. I separatisti affermano che la decisione delle autorità di Chisinau significa la volontà di trasferire la sovranità della Repubblica di Moldova agli organismi sovranazionali di Bruxelles e il passaggio all’utilizzo finale politico-militare ed economico del territorio della Repubblica di Moldova da parte dell’Occidente.
Ucraina – Le autorità della città portuale ucraina di Mariupol hanno deciso rinviare l’evacuazione della popolazione civile, a causa delle condizoni di sicurezza. Fonti del Comune hanno affermato che il corridoio umanitario concordato viene continuamente bombardato dai russi. In precedenza, il Consiglio comunale di Mariupol aveva annunciato che la Russia non rispetta pienamente il cessate il fuoco. Le autorità ucraine hanno affermato che vengono analizzate le notizie secondo cui le truppe russe usano la tregua per avanzare su Mariupol. Dal canto suo, il ministero della Difesa russo ha affermato che nessuno ha utilizzato i due corridoi umanitari creati vicino alle città ucraine di Mariupol e Volnovaha, accusando quelli che ha definito nazionalisti ucraini di impedire i civili di partire. Inoltre, il ministero ha riferito che le forze russe sono state attaccate dopo aver allestito i corridoi umanitari durante un cessate il fuoco parziale.
Istruzione – Oltre 50 istituzioni educative estere presentano le loro offerte di studio alla Fiera dell’Educazione, organizzata oggi e domani a Bucarest e Constanţa (sud-est). Secondo gli organizzatori, ai primi posti delle università dove i giovani romeni sono interessati a studiare si trovano i Paesi Bassi, seguiti da Gran Bretagna, Italia, Danimarca, Germania e Spagna. Dal punto di vista delle aree scelte, non ci sono cambiamenti importanti rispetto agli anni precedenti. In prima posizione si trovano l’informatica e l’ingegneria, seguite dagli studi europei, economia, pubblicità, ingegneria spaziale e giurisprudenza. Nellambito della fiera, potranno ricevere informazioni anche coloro che vogliono recarsi all’estero per studiare nelle scuole superiori. Nel contesto della pandemia, negli ultimi due anni , il numero di richieste per questo tipo di insegnamento è aumentato del 20%. Le scuole superiori più ricercate si trovano nel Regno Unito, in Svizzera, in Germania e Spagna.